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Utilizzando una tecnologia sviluppata dalla Caltech, da 3 anni la Gevo sta lavorando sull’ingegneria di alcuni enzimi in modo da poter convertire i rifiuti e altri materiali cellulosici in sostanze fermentabili in biocarburanti alternativi come butanolo che possono essere utilizzati nelle attuali catene distributive attuali di petrolio. Il butanolo, se impiegato come combustibile è più simile all’etanolo della benzina che ad altri biocarburanti. Come l’etanolo, il butanolo è un composto di alcool ma con 4 atomi di carbonio invece di 2, la diversa struttura chimica conferisce caratteristiche più compatibili con le attuali infrastrutture e motori esistenti.
Nella sua 2° fase di ricerca fondi nel luglio scorso Patrick Gruber della Gevo ha spiegato che i fondi sarebbero stati utilizzati per sviluppare ulteriormente la tecnologia al butanolo. La Gevo tutt’ora è concorrente alle altre società di ricerca sulla biologia sintetica per la produzione di biocarburanti come la Synthetic Genomics di Craig Venter il cui socio finanziatore Chuck McBride ha spiegato che la società è passata da finanziamenti di 100 milioni di $ a 200 milioni di $.
Patrick Gruber, il nuovo CEO di Gevo è in grado di parlare a lungo su come il nuovo biocarburante al butanolo un giorno potrebbe sostituire la benzina e il carburante degli aerei. Ciò che rende il butanolo un biocarburante ancora difficile da produrre su larga scala è il prezzo elevato della tecnologia. “Sappiamo che vi è un percorso più sostenibile per produrre biocarburante e distribuirlo. Gevo pre questo cercherà sempre di continuare lungo questa strada. Per creare il biocarburante al butanolo il nostro team di ricercatori hanno messo a punto un processo adatto a convertire i rifiuti agricoli in diversi tipi di fonti rinnovabili a base alcolica e liquidi.”
Stiamo elaborando organismi in grado di produrre un biocarburanti come il butanolo con una produttività e resa anche su larga scala. Produrre butanolo significa superare tutti quegli ostacoli presenti nei biocarburanti di prima generazione. “Abbiamo non solo la tecnologia ma l’imperativo economico e il dovere morale di trasformare l’industria” dichiara Shai Weiss managing partner della Virgin Green Fund per la Gevo. Ecco i vantaggi principali offerti dal butanolo:
- Il butanolo ha un contenuto energetico superiore di molti biocarburanti di prima generazione.
- Il butanolo non assorbe acqua e può essere trasportato con gli attuali infrastrutture distributive esistenti.
- Il butanolo può essere utilizzato come combustibile per veicoli senza modifiche eliminando la dipendenza dei combustibili fossili.
[ Links utili e approfondimenti ]
15 maggio 2008 alle 15:21
Il problema di base non è il carburante, ma il motore.
Il motore endotermico è ormai da considerare morto e trovare altre soluzioni a inquinamento zero… Bisognerebbe investire di più in quella direzione.
I nuovi carburanti secondo me sono dei pagliativi…