La Kalanchoe Fedtschenkoi, chiave per la carenza alimentare nel mondo. Una pianta che sopravvive e si riproduce nelle zone desertiche ora sotto studio per decifrarne il suo genoma

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Kalanchoe fedtschenkoi è il nome della pianta studiata dagli scienziati dell’Università di Liverpool che potrebbe essere coltivata in difficili condizioni ambientali. La Kalanchoe fedtschenkoi è unica, perché a differenza delle normali piante, assorbe una maggior quantità di biossido di carbonio durante la notte, quando l’aria è più fresca e più umida rendendo la coltura 10 volte più efficiente con l’acqua rispetto a colture come il grano.

Gli scienziati ora stanno studiando il DNA della Kalanchoe fedtschenkoi per meglio comprendere come queste piante reagiscano di notte. Gli scienziati puntano a ottenere una sequenza del genoma della Kalanchoe fedtschenkoi per metterla poi a disposizione degli scienziati e biologi di tutto il mondo. La ricerca sulla Kalanchoe fedtschenkoi, ritengono gli studiosi di Liverpool potrebbe fornire un modello di come potrebbero essere sviluppate colture bioenergetiche sostenibili da poter essere utilizzate in zone semi-desertiche piuttosto che su terreni agricoli necessari alla produzione di cibo. A proposito della Kalanchoe fedtschenkoi il Dr. Hartwell del team di Liverpool, finanziato dal Biotechnology and Biological Sciences Research Council (BBSRC),  ha spiegato: “C’è molta preoccupazione nel mondo per le carenze alimentari in questo momento, considerando come i fertili terreni agricoli vengono dedicate a colture per biocarburanti. Nel nostro team per questo è presente un gruppo di esperti intergovernativi specializzati nei cambiamenti climatici che hanno già previsto una grande espansione di regioni aride sulla terra ne consegue che esiste la necessità di ricercare nuove varietà vegetali che possano essere produttive anche nel deserto.”

“La Kalanchoe fedtschenkoi è un buon esempio di come le piante possano prosperare in ambienti ostili. Se capiamo come la Kalanchoe fedtschenkoi sia in grado di realizzare di compiere il proprio processo di fotosintesi utilizzando molto meno acqua rispetto alle tradizionali colture, potremmo essere in grado di utilizzare il suo codice genetico per sviluppare una coltura che possa sopportare le più dure siccità. In modo da poter restituire completamente i terreni agricoli fertili alla produzione di cibo.” Il codice genetico della Kalanchoe fedtschenkoi sarà decifrato grazie ad un macchinario che per leggere la sequenza di DNA utilizza un enzima presente nelle lucciole per sparare un flash per la lettura del codice genetico. La nuova tecnologia dell’Università di Liverpool può leggere fino a mezzo miliardo di lettere del DNA in poche ore rispetto alle tecnologie ampiamente diffuse che leggono solo 50.000 sequenze di lettere in un solo processo.

[ Links utili e approfondimenti ]

• Science Blog
  

• Science Daily

• University of Liverpool