Le Grandi Batterie Liquide del MIT. Come Immagazzinare Facilmente Energia Rinnovabile ed Utilizzarla come Fonte di Sicurezza in Ospedali e Strutture Pubbliche

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Gli scienziati del MIT stanno partendo da un nuovo approccio per lo sviluppo di batterie di grandi dimensioni, eco-batterie stazionarie realizzate interamente da metalli ed un particolare liquido che serve ad immagazzina grandi quantità di energia proveniente da impianti eolici, celle solari o che potrebbe servire come fonti di alimentazione di sicurezza per gli ospedali. Ma naturalmente questa  corsa all’efficienza non riguarda lo sviluppo di batterie più piccole, più potenti o più solide, per dispositivi come computer portatili, telefoni cellulari, ricevitori GPS. “Dato che queste batterie non si troveranno in automobili non sarà necessario testarli a violenti impatti e non devono funzionare a determinate temperature” spiega Don Sadoway, uno scienziato presso il Massachusetts Institute of Technology, che, insieme a David Bradwell stanno pensando a creare una batteria che utilizzi metallo fuso.

• Una Batteria Liquida ed Efficiente

Ogni batteria, solido o liquida che sia punta semplicemente ad un modo per immagazzinare l’energia chimica. Per fare questo, ogni batteria ha bisogno di tre parti: una carica positiva catodo, un anodo, la carica negativa e una membrana tra le cariche positive e negative. La maggior parte delle batterie, compresa quella di un computer portatile o di un telecomando della TV, utilizza materiali solidi come zinco o litio e cobalto per il catodo, l’anodo generalmente è in grafite, ed una soluzione liquida di sale come membrana elettrolitica. Ma nella ricerca di Sadoway la batteria è differente. L’anodo, il catodo e la membrana, sono tutti liquidi fusi. Sadoway ha provato diverse combinazioni di utilizzo di materiali liquidi nel corso degli ultimi anni. Uno dei primi mix utilizzati utilizzavano antimonio fuso e magnesio ed uno strato di solfuro di sodio tra i due.

I tre strati di non si mescolavano gli uni con gli altri, perché ogni materiale ha un peso specifico diverso. Ma la ricerca ora è continuata e per ora Sadoway non intende rilasciare dettagli specifici dei materiali utilizzati nella sua attuale batteria. Le dimensioni della batteria devono essere naturalmente ancora da determinare, “Ma questo dovrebbe essere relativamente facile anche da scalare. Se vogliamo fare una batteria, delle dimensioni di un cestino di dollaro lo possiamo naturalmente fare”, ha spiegato Sadoway. “Come se vogliamo realizzare una batteria grande quanto un campo di calcio”.

Le nuove batterie in studio lavorano per ora ad una temperatura di 500°C e risulterebbero l’ideale per immagazzinare energia eolica o solare ed essere utilizzate in aziende agricole, quando il sole non brilla o il vento non soffia. Sostituendo inoltre completamente generatori e batterie di sicurezza per gli ospedali che utilizzano sodio e zolfo, dimostrando le loro potenzialità di utilizzo durante i periodi di interruzione, o potrebbe accumulare energia durante il giorno e comunque collegate alal rete elettrica, rilasciarla durante la notte quando è più necessario.

[ Links utili e approfondimenti ]

• MSNBC

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