Jatrophabook.com il Web 2.0 in Soccorso dei Nuovi Biocarburanti Sostenibili. La ONLUS che ha Creato un’Acceleratore per la Diffusione Intelligente della Coltivazione della Jatropha Curcas nel Mondo

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Jatrophabook.com è una piattaforma aperta e trasparente per la promozione dello sviluppo sostenibile della Jatropha. Un sistema di tracciabilità, che coinvolge tutti gli attori della supply chain, la catena di approvvigionamento della Jatropha, rappresentando un primo ma fondamentale passo verso la sostenibilità.

• Daniel Casarin: Jatrophabook.com è un progetto fin dall’inizio davvero ambizioso, volete raccontarci meglio ed in prima persona, da quali esigenze nasce e qual è il suo scopo?

Giovanni Venturini Del Greco – JatrophaBook: Il progetto effettivamente è molto ambizioso, ma dopo 5 mesi dal suo lancio abbiamo già raggiunto dei risultati straordinari con più di 800 membri della piattaforma che hanno registrato 240 progetti. Il Web ha avuto un ruolo centrale nel boom della Jatropha. Senza il Web molte persone probabilmente non avrebbero nemmeno mai saputo dell’esistenza di questa pianta. Jatrophabook.com nasce dalla consapevolezza della potenza del web e delle nuove forme di comunicazione, come il social networking, con in più una mission specifica: quella di coinvolgere attivamente tutti gli attori della filiera nella crescita sostenibile del settore.

Le esigenze a cui Jatrophabook.com intende rispondere sono:

1. Informazioni sulla Jatropha (pratiche agronomiche, stato dei progetti) sparse e confuse.
2. Mancanza di meccanismi di coordinazione nei mercati dei prodotti legati alla Jatropha.
3. Mancanza di criteri di sostenibilità e schemi di certificazione globalmente accettati.
4. Difficoltà pratiche soprattutto per i piccoli e medi produttori nel dimostrare il rispetto dei suddetti criteri nell’ambito degli schemi di certificazione esistenti.

Jatrophabook.com intende rispondere a queste esigenze attraverso:

1. La generazione di informazioni di alta qualità sulla Jatropha (utilizzo di strumenti multimediali, standardizzazione dei dati, dati forniti direttamente dai produttori).
2. La creazione di una piattaforma di scambio trasparente ed accessibile.
3. Il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera dai produttori ai consumatori finali nella promozione di filiere sostenibili.
4. La facilitazione del lavoro svolto dagli organismi preposti nel processo di definizione e adozione di schemi di certificazione aderenti al settore della Jatropha.

• Daniel Casarin: Jatrophabook.com è una ONLUS e già come il nome accenna la Jatropha curcas fa da protagonista, introducendo dei criteri di sostenibilità e tracciabilità veramente interessanti e ben progettati. Inoltre di recente avete partecipato al World Biofuel Markets Forum 2009, cosa ha rappresentato per voi questa opportunità e quale è stato il feedback del pubblico di fronte ai dati che avete presentato?

Giovanni Venturini Del Greco – JatrophaBook: Sì, abbiamo pensato che creare un’associazione no-profit fosse il modo migliore per coinvolgere tutti gli attori, produttori, aziende, centri di ricerca e Istituzioni. Al World Biofuel Markets 2009 abbiamo presentato i primi dati aggregati elaborati sulle informazioni fornite direttamente dagli utenti. E’stato un successo insperato tanto che nei giorni seguenti numerose riviste del settore e addirittura la European Biodiesel Board, l’associazione che riunisce i produttori di Biodiesel europei, si sono espresse con parole lusinghiere. Per quanto riguarda la sostenibilità, la Global Bioenergy Partnership, un’organizzazione che riunisce non solo numerosi Governi Europei ma anche il Brasile e gli Stati Uniti, ha accettato la nostra proposta di testare le metodologie per la sostenibilità (check-box) all’interno del Jatrophabook.com.

• Daniel Casarin: Vuoi descriverci brevemente a cosa serve e come funziona l’interessante la piattaforma web Jatrophabook.com ?

Giovanni Venturini Del Greco – JatrophaBook: In sostanza, la piattaforma da la possibilità a ognuno di registrarsi e descrivere la propria attività all’’interno di categorie definite (seeds producer, oil extraction plant, biodiesel producer, power plant, final user, research center, institution, etc). Per descrivere la propria attività è possibile riempire dei questionari on-line standard che abbiamo strutturato appositamente e che ovviamente variano a seconda dell’attività. E’ possibile arricchire le schede con foto, video e documenti, così come indicare i propri partner di progetto che verranno quindi inclusi nella scheda progetto. Inoltre è possibile contattare le persone attraverso un servizio di mail e commentare i progetti degli altri membri.

Un’altra applicazione già disponibile è rappresentata dalla possibilità di “taggare” il proprio progetto collegandolo visivamente nella mappa del proprio account ad altri progetti e quindi costruire una filiera.In pratica, una volta che la filiera è completa, l’utilizzatore finale, che potrebbe essere un automobilista in Italia o un utenza elettrica che viene fornita da un impianto di cogenerazione alimentato ad olio di Jatropha, può risalire la filiera e verificare direttamente come il biodiesel o l’elettricità che stanno impiegando sono stati prodotti, a partire proprio dal campo. Potrà instaurare un rapporto diretto con il coltivatore, vedere le foto e i video del suo progetto, i suoi collaboratori. Insomma potrà giudicare personalmente.

Ora stiamo lavorando ad una nuova funzione ma che richiederà uno sforzo anche economico non indifferente ed è rappresentata dalla possibilità di calcolare in tempo reale la riduzione di gas serra lungo la filiera. Abbiamo presentato un proposal al braccio filantropico di Google per trovare dei finanziamenti perché l’approccio all’argomento così come la natura dello stesso sono talmente innovativi e di rottura con il passato che non riusciamo a identificare chi potrebbe essere sensibile all’argomento in Italia.

• Daniel Casarin: Puoi descriverci come nasce un progetto di produzione di biocarburante da Jatropha e qual è il suo ciclo completo?

Giovanni Venturini Del Greco – JatrophaBook: In condizioni favorevoli, la Jatropha inizia a fruttificare a partire dall’arrivo dalle secondi piogge. Una volta raccolti i semi di Jatropha vengono spremuti meccanicamente o con solvente per estrarre l’olio. La parte rimanente, la sansa o panello, può essere valorizzata attraverso la produzione di biogas, ciò che rimane del processo viene riportata in campo per non impoverire il terreno. Un’applicazione in fase di test pilota è la possibilità di utilizzare la sansa, ricca in proteine, per la produzione di mangimi. A seconda dell’utilizzo finale, l’olio di Jatropha può subire diversi processi: si va dalla filtrazione, degommaggio e de-acidificazione per un utilizzo in motori stazionari destinati alla produzione di energia fino alla sua trasformazione in biodiesel che si ottiene attraverso comunemente un processo chiamato di trans-esterificazione.

• Daniel Casarin: Agricoltura sostenibile e paesi in via di sviluppo, può essere veramente a vostro parere una strada possibile, al di fuori soprattutto di un nuovo colonialismo che vede questa terra come ancora zona di conquista?

Giovanni Venturini Del Greco – JatrophaBook: A nostro avviso sì. In molti paesi in cui lavoriamo c’è un forte desiderio di coinvolgimento e partecipazione. Anche grazie al lavoro svolto da parte di associazioni non governative che in  questi decenni hanno avuto un ruolo fondamentale nel denunciare i casi di sfruttamento, in molti contesti e a più livelli della società si è creata la consapevolezza di non poter più rinunciare a promuovere pratiche sostenibili. Il processo di maturazione di molte democrazie africane ha avuto un ruolo altrettanto determinante.

In molti settori, purtroppo, permangono ancora pratiche sbagliate, eredità di un passato colonialista. Il settore della Jatropha proprio perché è “nuovo” ha la possibilità sin da subito di adottare un approccio differente, impiegando un modello dove sviluppo economico, sociale ed ambientale si coniughino in un approccio “win-win”. Il progetto Jatrophabook.com si inserisce proprio in questo filone.

• Daniel Casarin: Partecipando al World Biofuel Markets 2009, quali segnali (innovativi) avete notato e vi sono sembrati più interessanti?

Giovanni Venturini Del Greco – JatrophaBook: Il segnale più importante emerso dal World Biofuel Markets 2009, è che nonostante la crisi internazionale, il settore ha la voglia e le possibilità di crescere ancora. Le grandi società energetiche e petrolifere, dopo aver tentato in ogni modo di ostacolare il settore, sembrano ora essersi decise a fare la loro parte. Ci auguriamo tutti che lo facciano responsabilmente!

[ Links utili e approfondimenti ]

• Jatrophabook.com

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