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Albert Mihranyan e colleghi spiegano nel loro studio come stanno cercando di sviluppare energia elettrica in modo sostenibile grazie a batterie economiche interamente costituite senza pericolosi parte metalliche o sostanze inquinanti. I materiali più promettenti sono i cosiddetti polimeri conduttori o “elettronica di plastica”. La cellulosa necessaria per la batteria vegetale è estratta da alcune specialità di alghe verdi. La batteria è costituita da elettrodi realizzati da parti identiche di carta separati da un filtro di carta imbevuto di cloruro di sodio che serve come elettrolita. Questa batteria può essere ricaricata in modo più veloce rispetto alle altre tradizionali batterie ricaricabili ed è, come possiamo immaginare facilmente adatta soprattutto per applicazioni che coinvolgono l’elettronica flessibile.
Il segreto delle prestazioni di questa batteria è la presenza di un omogeneo rivestimento ultrasottile dello spesso di un capello umano in PPy applicato su singole fibre di cellulosa. La superficie di carta porosa su cui la batteria viene implementata è stata fondamentale per creare l nuovo dispositivo che consente di trattenere e scaricare elettricità in modo molto efficiente. Come alternativa a basso costo, nel futuro questi dispositivi di immagazzinamento di elettricità potrebbero avere anche grandi dimensioni con elettrodi di diversi metri quadrati, immagazzinando grandi quantità di energia per poi essere facilmente ricaricati.
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