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Questo è il racconto di Aidan Dwyer, 13 anni, che in un esperimento innovativo ha applicato dei pannelli fotovoltaici tradizionali all’ordine che notava dei rami degli alberi di quercia. L’ordine seguito da Aidan è quello della successione di Fibonacci, il matematico pisano del XIII secolo, il cui intento iniziale era quello di trovare una legge che descrivesse la crescita di una popolazione di conigli. Il risultato eccezionale ottenuto da Aidan nel giorno del solstizio d’inverno quando il sole si trova nel punto più basso, è stato quello di una potenza generata del 50% in più senza alcuna regolazione della declinazione. La successione di Fibonacci ha permesso ai pannelli fotovoltaici di raccogliere al meglio la luce del sole anche se gli altri nello stesso momento erano in ombra e ha impedito ai rami del’”albero” di ombreggiarne gli altri.
“Ho raccolto i campioni di rami che cadevano a terra di diversi alberi e ho fatto numerose misurazioni. I risultati hanno confermato che la successione di Fibonacci era un importante modello da seguire per realizzare il mio prototipo. Di seguito ho costruito due prototipi: uno di impianto fotovoltaico classico ed uno ad “albero” che utilizzasse nella disposizione dei pannelli fotovoltaici la successione di Fibonacci.” E conclude: “Dopo aver raccolto e analizzato i risultati è sotto chiaro che l’impianto che utilizzava il modello ad “albero” era il più efficiente. Ora devo solo capire perché ha funzionato meglio e come posso “usare” la natura per rendere i pannelli fotovoltaici e la loro disposizione ancora più efficiente.”
Ora il pluripremiato Aidan sta studiando altre specie arboree e migliorando il suo modello in PVC per determinare come potrebbe essere usato per aumentare ancora di più l’efficienza energetica dei pannelli fotovoltaici, brevettare al meglio la sua invenzione e conclude “la parte migliore di ciò che ho imparato è che nei giorni più bui dell’inverno, la natura sta ancora cercando di raccontarci i suoi segreti”, dimostrando come la biomimesi sia veramente una delle strade e metodi più importanti da seguire.
[ Links utili ed approfondimenti ]
23 agosto 2011 alle 07:41
Come al solito la natura insegna..
23 agosto 2011 alle 08:40
In realtà sembra che non sia una vera scoperta, ma che sia affetta da qualche errore grossolano…
Ne ho appena scritto qui: http://www.ripensa.it/?p=336, date un’occhiata anche voi e vediamo di capire se davvero si tratta di una “rivoluzione” o si è preso un abbaglio collettivo…
ciao
m
23 agosto 2011 alle 15:43
Grazie Marco del tuo ottimo contributo!
In realtà quello che più mi interessava sottolineare è l’aspetto di biomimesi dell’idea.
Continua a seguirci e a partecipare!
A presto!
Daniel
24 agosto 2011 alle 14:27
Grazie a voi degli spunti continui che ci date… Anche a me la notizia ha subito interessato, proprio per il concetto di biomimesi che citi (cfr. Blue Economy di Pauli…).
Segnalo ad integrazione che anche Ugo Bardi se ne è occupato, sconfessando il tutto.
http://www.aspoitalia.it/blog/nte/2011/08/23/genietto-13enne-del-fotovoltaico-non-lo-e/
A presto!
Marco