Eco-Carburanti: Italia in Ritardo Rispetto al Nord Europa

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Rifornimento di Gnl (gas naturale liquefatto) nei Porti

Pubblicato il giorno 04 marzo 2015 - Nessun commento



   


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Il Sole 24 Ore

Mentre l’Europa spinge per la realizzazione di servizi di rifornimento di Gnl (gas naturale liquefatto) nei porti degli Stati membri, per favorire l’utilizzo di navi con propulsione a metano, l’Italia risulta fortemente indietro rispetto agli scali del Nord Europa ma anche a quelli del Mediterraneo.

Un quadro dettagliato della situazione è emerso durante un incontro con player del settore Gnl, organizzato dal Propeller club di Genova. L’Ue sta puntando sul metano attraverso il progetto Costa, del Trans european network, che ha sviluppato un masterplan specifico sul Gnl. L’Ue chiede che le sia sottoposto entro il 2016, dagli Stati membri, un quadro strategico sul Gnl, per arrivare, nel 2025, alla realizzazione di stazioni di rifornimento di metano ogni 400 chilometri con la realizzazione di un sufficiente numero di punti di rifornimento nei porti europei.

Il problema è che, nonostante l’Italia abbia un tavolo aperto sulla questione, al quale partecipa il governo, la mancanza di norme ad hoc in materia per ora blocca la situazione. Uno studio dell’università di Anversa, illustrato da Alberto Albert della società Pmsc, mette in luce come i porti del Northen range siano già avanti nello sviluppo del bunkeraggio di Gnl, spinti anche dal fatto che si trovano in zone Eca (aree a emissioni controllate), dove si devono usare carburanti a basso contenuto di zolfo e dove esistono già traghetti alimentati con Gnl.

Rigassificatore di Panigaglia (LaSpezia)

L’Italia, viceversa, non ha progetti definiti per il settore se non un piano, sul rigassificatore di Panigaglia (LaSpezia) per il quale proprio ieri Snam ha lanciato un bando per la redazione dello studio di fattibilità. L’idea è di realizzare presso il rigassificatore un pontile di attracco, serbatoi e una transfer line per caricare direttamente a Gnl piccole navi, bettoline o autobotti.

Queste ultime potrebbero essere portate sul molo con un traghetto, sul quale sarebbero poi ricaricate, per essere trasportate in uno scalo vicino dal quale immettersi in autostrada e raggiungere altri porti, per dare carburante direttamente alle navi o lasciare il metano liquido in appositi depositi di stoccaggio. Finora, peraltro, solo una nave è stata rifornita di Gnl, tramite auto-botte, in un porto italiano. E’ successo a Civitavecchia, nel maggio 2014, per un traghetto con motore Rolls Royce a Gnl, diretto nel Nord Europa.

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