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Gestione dell’Efficienza Energetica
L’efficienza energetica è un tema fondamentale: non soltanto a livello personale (77%) e sociale (81%), ma anche dal punto di vista delle dinamiche di business (69%). Il 57% delle aziende ha adottato una strategia ad hoc e il 55% si è dato degli obiettivi misurabili, con percentuali che aumentano di 10 punti circa per le imprese appartenenti ai settori ad alto consumo energetico. Tuttavia, l’efficienza energetica è ancora un’ambizione generica, con obiettivi fissati per lo più a livello aziendale in modo complessivo (37%). Sono molto poche le imprese che si danno obiettivi concreti legati alle singole attività; anche tra le aziende ad elevato consumo energetico.
La Sostenibilità è Dettata dai Costi
Il 67% delle aziende ha investito in iniziative di efficienza energetica negli ultimi tre anni. La sostenibilità è dettata dai costi: il 46% ha investito in strumenti più efficienti o in iniziative finalizzate a ridurre consumi e costi. Le aziende stanno compiendo sforzi concreti per ottimizzare la gestione energetica, ma senza una visione a lungo termine. Solo il 26% si è dotato di un piano di gestione dell’energia. Iniziative più sofisticate come la formazione del personale (21%), nominare un energy manager (20%) o attività di audit e assessment (20%) giocano un ruolo minore. Mancano una strategia chiara e un approccio sistematico: sono meno della metà le aziende che dopo aver intrapreso attività di efficienza energetica sono in grado di quantificare i risparmi ottenuti.
Ostacoli e Vantaggi Principali
La consapevolezza da parte del management non manca; soltanto il 18% delle aziende lo segnala come problema. Gli ostacoli che impediscono alle aziende di fare progressi in materia di efficienza energetica sono principalmente di natura economica: altre priorità richiedono risorse (36%), realizzazioni costose (33%), mancanza di ritorni economici (25%) e focalizzazione su risultati a breve termine (24%) sono in cima alla lista. Un approccio sistematico aiuterebbe le aziende a prendere le giuste decisioni e ottenere un ritorno adeguato dagli investimenti. Tuttavia, i vantaggi sono percepiti come superiori ai costi (59%), specialmente per quel che riguarda i risparmi (54%).
Uno Sguardo al Futuro
In futuro l’impegno aumenterà e l’approccio sarà più maturo. Le attività legate alla riduzione dei costi e dei consumi resteranno le azioni più comuni, ma si assisterà anche a un aumento significativo di iniziative strategiche come la formazione del personale (+13% rispetto a oggi), l’identificazione dei potenziali di risparmio energetico (+8%) e la preparazione di piani di gestione dell’energia (+7%). Luca Crisciotti, amministratore delegato di DNV GL – Business Assurance ha così commentato:
“Sfortunatamente la maggior parte delle aziende non sta adottando un approccio olistico. I criteri dell’efficienza energetica non vengono ancora applicati a tutti i livelli organizzativi. Le aziende si stanno focalizzando principalmente sulla riduzione dei costi e dei consumi – che è certamente buona cosa – ma mancano di un approccio a tutto tondo che consentirebbe di cogliere appieno il potenziale di un’efficiente gestione energetica. Adottare un sistema di gestione energetica aiuterebbe a definire una strategia e a tradurla in azione. Affrontare i temi dell’efficienza energetica soltanto a livello operativo non è sufficiente.”
Metodologia e Campione di Indagine
L’indagine è stata condotta nell’aprile 2015 su un campione di 1.577 professionisti che lavorano presso importanti aziende nei settori primario, secondario e terziario in differenti segmenti industriali in Europa, America e Asia.
- Il campione consiste di clienti DNV GL e non è statisticamente rappresentativo della popolazione delle aziende mondiali:
- il 22% delle aziende coinvolte ha meno di 50 dipendenti, il 35% da 50 a 249 e il 43% oltre 250;
- il 4% delle aziende opera nel settore primario, il 54% nel settore secondario e il 42% nel settore terziario.
- Il 18% delle aziende appartiene a settori ad alto utilizzo di energia:
- estrattivo e minerario; fornitura di energia elettrica, gas e acqua; lavorazione del legno e altri prodotti provenienti da legno e sughero; produzione di articoli di paglia e materiali intrecciati; produzione di polpa, carta e prodotti di carta; pubblicazione, stampa e riproduzione di materiali registrati; produzione di carbone, prodotti raffinati dal petrolio e combustibile nucleare; lavorazione di sostanze e prodotti chimici; produzione di gomma e prodotti plastici; produzione di altri prodotti minerali non metallici; produzione di metalli di base; riciclo.
- Il campione comprende 67 aziende definite “leader”.
- La classificazione di una azienda nella categoria “leader” è basata su un insieme di requisiti specifici definiti da DNV GL: avere una strategia di efficienza energetica; stabilire obiettivi di efficienza energetica misurabili; stabilire obiettivi di riduzione a livello aziendale, a livello di funzione, a livello di area; avere investito in iniziative di efficienza energetica negli ultimi tre anni; quantificare l’ammontare di risparmi energetici da queste iniziative; essere capaci di valutare il rapporto generale costi/benefici delle azioni intraprese. Maggiori informazioni sono disponibili nel Rapporto.
- Il questionario è stato somministrato utilizzando la metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interviewing).
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