«Per garantirsi sviluppo, competitività, efficienza, in una visione sinergica»
Rimarca l’amministratore delegato Matteo Del Fante presentando le nuove iniziative insieme al presidente Catia Bastioli, forte di una ricerca sondaggio dell’istituto Piepoli. Terna celebra, in un convegno, quel che sembra già un ottimo risultato: 72mila ore di formazione ambientale dei dipendenti nel 2044, 1.700 vecchi tralicci e 420 km di elettrodotti dismessi, sostituiti con linee più moderne e meno invasive per il territorio (un palo “monostelo” ingombra 15 volte di meno) e più efficienti. Grazie a un piano di investimenti da 4 milioni di euro solo per le soluzioni progettuali.
«Grazie agli oltre 8 miliardi di euro gli investimenti fatti dal 2005 ad oggi abbiamo realizzato – garantisce Del Fante – una rete elettrica moderna, efficiente, tecnologicamente avanzata. Che ha già generato 6 miliardi di euro di minori costi per i cittadini e per le imprese».
«Le politiche ambientali delle imprese stanno diventando un elemento di valore anche economico, un requisito di competitività»
Insiste il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. Il contesto è favorevole, conferma la ricerca commissionata all’Istituto Piepoli. Per quasi due terzi delle aziende intervistate il miglioramento dell’efficienza e la diminuzione degli impatti ambientali rappresenta un’opportunità di sviluppo. E per oltre tre quarti delle imprese l’ambiente sta diventando addirittura uno dei motori centrali dell’economia. Le istituzioni dovrebbero però promuovere sia gli interventi che l’informazione su tutto ciò.
Anche per superare il fenomeno, ancora diffuso, dell’effetto “nimby” (not in my backyard, non nel mio giardino), ovvero l’apprezzamento corale per gli interventi sulle infrastrutture che possono comportare qualche disagio iniziale garantendo però benefici a tutti, salvo poi ostacolare lo svolgimento delle opere quando interessano il proprio territorio. Ne è preda – ci dice la ricerca Piepoli – il 46% dei cittadini e il 51% delle aziende intervistate. Con oltre 8 miliardi investiti nell’ammodernamento della rete elettrica, Terna rivendica di aver sempre messo tra le priorità la salvaguardia dell’ambiente. Il gruppo guidato dall’ad Matteo Del Fante in questi dieci anni ha conseguito così risparmi per 6 miliardi a beneficio di cittadini e imprese, aumentando l’efficienza e gli standard tecnologici delle infrastrutture di trasmissione.
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