Da un Batterio le Prossime Celle Solari Organiche. Mentre Semprius Punta a Creare Tecnologie di Celle Fotovoltaiche in Plastica, Flessibili, Stampabili ed Economicamente Efficienti

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Energia, Energie rinnovabili

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Pubblicato il giorno 06 maggio 2009 - 1 commento



   


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Una recente ricerca pubblicata sul Proceedings of the National Academy of Sciences esplora i nuovi orizzonti di utilizzo e sfruttamento dell’energia solare. Così un team di ricercatori del Leiden Institute of Chemistry, Groningen Biomolecular Sciences, Biotechnology Institute in the Netherlands e del Max Planck Institute hanno svolto un interessante studio su alcuni batteri verdi che contengono strutture chiamate “clorosomi”.

Secondo questa ricerca la clorofilla, che ha l’incredibile capacità di catturare la luce e rapidamente di trasformarla in energia chimica, contenuta in questi batteri in percentuale molto elevata potrebbe portare ad inventare sistemi fotosintetici artificiali per sfruttare l’energia del sole. Questi batteri vivono gran parte della propria vita in ambienti naturali estremi e con scarsa quantità di luce come sorgenti d’acqua calda sul Mar Nero. Gli scienziati, scoprendo questa particolare specie di batteri, ipotizzando che essi abbiamo una capacità di assorbire energia anche da un singolo fotone il che gli renderebbe energeticamente molto efficienti.

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“Abbiamo riscontrato che l’orientamento delle molecole di clorofilla presenti in questi batteri gli renderebbe estremamente efficaci al momento di assorbire energia dal sole”, spiega Donald Bryant del team di scienziati. Secondo Bryant, “la capacità di catturare la luce e trasformarla in energia rapidamente è essenziale per questi batteri, alcuni dei quali vedono solo pochi fotoni al giorno. Le interazioni che portano i clorosomi a contenere la clorofilla sono piuttosto semplici e dovrebbero essere riprodotti facilmente anche in sistemi artificiali. La ricerca sicuramente deve necessariamente continuare per meglio identificare alcune correlazioni, ma almeno ci troviamo di fronte ad aver individuato i protagonisti della sequenza, come questi sono disposti fra loro e le condizioni biologiche necessarie per poter puntare a trasformare energia solare in energia chimica e poi solare.”

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Abbiamo già parlato nei nostri precedenti articoli a proposito delle celle solari di Grätzel quanto sia importante considerare processi chimici come la fotosintesi nel creare nuove tecnologie fotovoltaiche e celle solari organiche sostenibili. Le applicazioni di celle solari di questo tipo sono inimmaginabili come sappiamo. Tutto questo mentre un ricercatore della Berkeley e colleghi hanno sviluppato un modo innovativo per stampare celle solari di plastica ultrasottili, flessibili e semitrasparenti su stoffa e altri materiali. Se la tecnologia da poco testata in laboratorio riesce, si potranno prevedere tutte le alternative alle installazioni fisse di impianti fotovoltaici comuni oggi. La tecnologia ora concessa in licenza a Semprius, una azienda di semiconduttori a Durham, NC,  attende di avviare un progetto pilota per creare moduli solari entro un anno. Ora il Dr. Rogers infatti ha saputo creare un approccio che offre una strategia trasversale che rende efficiente e flessibile la produzione di celle solari in plastica su vasta scala.

George M. Whitesides, noto chimico e professore del dipartimento di chimica e biologia chimica presso l’Università di Harvard, spiega che la ricerca di Dr. Rogers ha approfittato di anni di progressi nella fabbricazione di celle solari al silicio, mentre egli puntava al superamento del sistema, “Il silicio funziona bene, ma c’è sempre stata una limitazione nel suo utilizzo”. Inoltre la capacità di rendere le cellule semitrasparenti può portare a nuovi usi di questa tecnologia. La trasparenza nelle celle solari di plastica può essere regolata controllando la loro densità di stampa “allora è possibile vedere attraverso le cellule, come si potrebbe farlo attraverso un film colorato”. Intanto spiega Rogers, “la Semprius sta già lavorando su moduli fotovoltaici per i potenziali clienti tra cui imprese automobilistiche interessate alle nuove celle solari per auto. Il fatto che questa tecnologia sia stampabile e sia trasparente è importante. Ma il costo è di primaria importanza per allargare il campo delle applicazioni solari, che devono essere necessariamente a basso costo per ogni watt generato. Questo è il futuro che ci attende.”

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  1. esiste già ed è in commercio a bassissimo costo la cosi detta generica
    mente plastica.Con una particolare lavorazione crea il massimo ottenibile
    di plastica trasparente a alto rendimento (costo circa euro 5al mq.)con
    la lente di Fresmal e altra piccola aplicazione può dare energia da 50/60% in più del normale fotovoltaico tradizionale(silicio) e il costo a prodotto finito è meno di un terzo.In arrivo presto i nuovi panelli come
    campione di collaudo,contenitore in plastica,vetro il plastica,cella in
    plastica,durata garantita e certificata,resa molto,molto elevata,materiali
    di facile reperibilità ad ecetto della lente e dei Fullereni.A presto Nevio

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