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Le risaie ricoprono ben oltre 1 milione di km quadrati di terra e sono responsabili del 7 – 20% delle emissioni di gas metano dell’intero pianeta. In un recente articolo pubblicato dall’Environmental Science & Technology un team di scienziati ha descritto un metodo produrre energia elettrica e ridurre le emissioni di metano dalle piante di riso, il metodo si avvale di un processo chiamato rizodeposizione ovvero l’afflusso di carbonio fotosintetico che si muove dalla radici al terreno.
La rizodeposizione è un processo naturale in cui le piante assorbono il materiale organico attraverso le loro radici dal suolo, così è possibile ridurre le emissioni di metano utilizzando il materiale organico che le piante di riso scartano (che di conseguenza diverrà gas metano) generato durante la rizodeposizione per creare energia elettrica tramite celle a combustibile microbiche, dove l’anodo è immerso nel suolo accanto alla pianta e un catodo nell’acqua sovrastante. Gli scienziati spiegano che l’intero processo funziona grazie alla vita delle piante di riso. Nel corso dei 2 anni di ricerca, gli scienziati hanno testato le prestazione delle celle a combustibile microbiche nelle risaie ed hanno scoperto che utilizzando questa tecnologia si può arrivare a produrre 330 KW per ettaro di coltivazione. Le celle a combustibile microbiche infatti riescono a raggiungere in questa situazione un’efficienza energetica del 9%.
Gli scienziati però non hanno fornito dati per quanto riguarda il livello delle emissioni di metano delle piante di riso accoppiate con le celle a combustibile microbiche ma il processo chimico è cambiato abbastanza per ridurre la formazione di metano, tuttavia le ricerche devono ancora determinare questo grado di riduzione delle piantagioni di riso sottoposte. Indipendentemente dalla riduzione di metano la capacità di generare energia elettrica dal processo di rizodeposizione ha molti vantaggi. Il metodo a celle a combustibile microbiche utilizzano un’energia rinnovabile non è distruttiva ed è conveniente. La costruzione di celle a combustibile microbiche è più costosa rispetto agli altri dispositivi per esempio fotovoltaici visto che i primi richiedono costosi materiali tecnologici. L’efficienza delle celle a combustibile microbiche comunque è in miglioramento ma nel complesso gli scienziati sono riusciti a dimostrare l’efficace e vero potenziale di produzione di energia elettrica sostenibile dall’accoppiamento di piante di riso alle celle a combustibile microbiche.
Le celle a combustibile microbiche sono una tecnologia emergente che può avere davvero delle utili applicazioni di nicchia. Quella forse più immediata e utile sembra essere per il trattamento delle acque reflue e la produzione di energia rinnovabile, quest’ultima prospettiva ancora a lungo termine che sta richiede ancora notevoli progressi tecnici. Le celle a combustibile microbiche potrebbero recuperare l’energia di un impianto di trattamento di acque reflue anche se tuttavia ancora non è chiaro il costo di un impianto e il ritorno economico reale. Sicuramente un sistema a celle a combustibile microbiche sarà utilizzato un giorno anche per le singole case o piccole applicazioni in zone remote o con poca e limitata potenza disponibile per gli impianti di deflusso e trattamento della acque reflue, trovando così un uso adatto civile.
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Attualmente non ci sono commenti per Celle a Combustibile Microbiche: come produrre energia dalle risaie. Grazie alla nuova tecnologia SMFC, una ricerca ha confermato il possibile utilizzo per produrre energia elettrica e diminuire le emissioni di CO2 delle piantagioni di riso. Perchè non ne aggiungi uno?