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LA IBM è riuscita a concentrare la potenza di 230 W su di un centimetro quadro di celle fotovoltaiche utilizzando un concentratore solare. La IBM spiega che dalla cella fotovoltaica l’energia viene convertita in 70 W di energia elettrica utilizzabile, 5 volte l’efficienza energetica generata dalle tradizionali celle fotovoltaiche utilizzando tecnologie solari diffuse ora in commercio. I ricercatori della IBM hanno realizzato un ulteriore passo avanti nella tecnologia fotovoltaica che potrebbe in maniera significativa ridurre i costi per produrre energia elettrica dal sole. La sfida per IBM ora riguarda il convertire il progetto di laboratorio su larga scala, in modo tale da poter ridurre il costo tipico di un sistema ad energia solare basato su celle fotovoltaiche. L’obiettivo del progetto della IBM è quello di utilizzare un numero molto inferiore di celle fotovoltaiche negli impianti solari e di concentrare più luce su ogni cella utilizzando più lenti, permettendo per il sistema della IBM costi più vantaggiosi visto il minor numero di componenti totali.
Supratik Guha, ricercatore del progetto della IBM, spiega “Crediamo che IBM sia in grado di portare abilmente le proprie conoscenze nel campo dei semiconduttori e nanotecnologie nel settore del fotovoltaico. Questo è solo uno dei numerosi progetti di ricerca sperimentale in incubazione nei nostri laboratori dove l’intenzione è quella di innovare e approfondire la scienza delle tecnologie applicate alle celle fotovoltaiche”. Il trucco della IBM (come è già avvenuto per i concentratori solari SUNRGI) è quello di poter raffreddare la piccola cella solare, concentrando l’equivalente di una temperatura in grado di fondere l’acciaio inossidabile. Le tecnologie della IBM infatti sono riuscite a ad abbassare la temperatura della cella fotovoltaica di 1600°C mantenendola a soli 85°C. Un metodo, spiega la IBM studiato per il raffreddamento dei microprocessori, in particolare ha usato composti liquidi molto sottili di indio e gallio applicati alla cella e ad un blocco di raffreddamento. Infine possiamo dire che la soluzione della IBM offre prestazioni d’avanguardia a basso costo.
E mentre i concentratori solari esistono dagli anni’70, essi hanno riscosso nuovo interesse come tecnologia fotovoltaica negli ultimi tempi. Grazie a concentrazioni molto elevate, i concentratori solari offrono un potenziale a basso costo per produrre energia elettrica oltre ad una riduzione dei materiali solari utilizzati come le celle. La IBM ad ora compie ricerche in 4 aree principali del settore del fotovoltaico, infatti utilizzando le tecnologie attuali per sviluppare a minor costo ed a maggior efficienza le celle fotovoltaiche al silicio, IBM punta ad un nuovo sviluppo dei film fotovoltaici sottili, nei concentratori solari e nella futura generazione del fotovoltaico basato su nanostrutture e semiconduttori come le nanoantenne. Grazie a decenni di comprovata capacità di risolvere complesse sfide senza precedenti di portata globale, IBM mira ad aumentare l’efficienza dei sistemi di oggi consentendo ai propri clienti uno sviluppo sostenibile possibile
[ Links utili e approfondimenti ]
1 dicembre 2010 alle 20:06
Desidero alimentare la mia azienda con un impianto ad energia solare che produca 120 kw. di giorno e 80 di notte. Gradirei un preventivo. Grazie