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Oggi con la polemica e rischi salutari che riguardano le nanotecnologie ed in particolare i nanotubi in carbonio attorno al problema etico e biologico del ruolo che giocano gli scienziati che “giocano a Dio” nel tentativo di rimodellare gli organismi viventi, giustamente si possono delineare rischi e conseguenze non prevedibili ma secondo Agustin Otegui bisogna pensare e valutare anche tutti i benefici che potrebbero apportare. E più si impara dalla natura e dai suoi 4,5 miliardi di anni di esperienza e dal suo enorme “database” e più si evita di incorre in errori e vicoli ciechi. Traendo le conseguenze che non siamo in grado di migliorare la natura i nuovi organismi NanoVentSkin non è cercare di rimodellare o reinventare la natura ma solo fondere strumenti e approcci diversi per assorbire energia trasformandola in elettrica. Fatto che in natura non potrà mai accadere. Le NanoVentSkin si avvalgono di una conoscenza globalizzata di diverse specie viventi e delle risorse in modo da formare un organismo comune dove i 3 modi di assorbimento e trasformazione dell’energia avvengono in simbiosi. Utilizzando la nano-bio-ingegneria è possibile creare le NanoVentSkin fondendo diversi tipi di microrganismi che agiscono insieme per assorbire e trasformare energia naturale dall’ambiente. Le NanoVentSkin sono così in grado di utilizzare 2 delle più abbondanti fonti di energia rinnovabile sulla terra: luce del sole e del vento. Vie è un altro vantaggio di utilizzare organismi viventi come le NanoVentSkin: l’assorbimento di CO2 dall’aria.
- Come funzionano le NanoVentSkin di Agustin Otegui?
La struttura superficiale delle NanoVentSkin assorbono energia solare attraverso una “pelle fotovoltaica organica” trasferendo attraverso le sue nano-fibre e nano-fili l’energia ad un’unità di conversione. Ogni microturbina funziona inoltre come un filtro di assorbimento per la CO2 dall’ambiente, oltre a sfruttare l’energia eolica e il vento che vi passa attraverso. Il fatto di utilizzare bioingegneria e nanotecnologie per realizzare le NanoVentSkin fa si di creare efficienti materiali a zero emissioni che utilizzando il giusto tipo e la giusta quantità di materiale. Le NanoVentSkin non sono microrganismi geneticamente modificati, funzionano come una colonia in cui ogni membro ha un compito specifico in questo processo di simbiosi.
Bisogna immaginare le NanoVentSkin come la pelle umana, funzionano allo stesso modo. Ogni pannello di NanoVentSkin hanno un sensore su ogni angolo con un serbatoio di materiale. Quando una delle microturbine ha un guasto o una pausa, invia un segnale attraverso i nano-fili al sistema centrale e il materiale da costruzione (microrganismi) viene inviato attraverso il tubo centrale per rigenerare il settore che ha mandato il segnale grazie ad un processo autonomo di assemblaggio.
[ Links utili e approfondimenti ]
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