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“Riteniamo che la Norvegia sia un paese benedetto, è infatti molto fortunato a possedere grandi risorse energetiche e non vi è dubbio che ci sia un grande potenziale per l’energia eolica” così dichiara il Ministro per l’energia Aaslaug Haga, inoltre la Norvegia possiede la più lunga linea costiera d’Europa, dal Mare del Nord al Mare di Barents. La relazione di 30 pagine redatta dal concilio crea una mappatura di un grande cambiamento per il 5° esportatore di petrolio del mondo. “La Norvegia sarà in grado di produrre 40 TW da fonti rinnovabili entro il 2020-25, di cui circa la metà proverrà dall’eolico off-shore“. 5000 parchi eolici da 8000 MW di capacità installata l’uno per un costo di circa 28 miliardi di euro. L’energia prodotta equivarrebbe ad un massimo di circa 8 centrali nucleari. E poi la Norvegia pompa circa 2,2 milioni di barili di petrolio al giorno e 30 miliardi di euro rappresenterebbero il valore di circa metà anno di produzione del greggio.
Aaslaug Haga ha spiegato che parte dell’energia potrebbe essere accumulata in modo da trasformare la Norvegia in un serbatoio energetico per l’Europa. “Saremo in grado di fornire energia se il vento soffia o meno”. La Norvegia per ora ha detto che saranno necessarie nuove disposizioni legislative, sovvenzioni competitive e maggiori infrastrutture. Infatti ad ora la Norvegia ha problemi a volte a fornire il proprio fabbisogno energetico con le sue attuali centrali idroelettriche e ad ora la Danimarca, la Germania e la Gran Bretagna sono i paesi che hanno sviluppato meglio l’utilizzo di energia eolica, sia a terra sia nel mare. Sicuramente la Norvegia ha un vantaggio possedendo una vasta esperienza nel settore del off-shore nel mare ad acque profonde grazie ai suoi attuali giacimenti in mare aperto di petrolio e gas. Anche se saranno presi degli accordi a lungo termine per contratti di fornitura con i vari paesi dell’Unione Europea, Haga ha dichiarato che “Non mi aspetto che l’Europa sovvenzioni la produzione di energia eolica norvegese”. Resta il fatto comunque che per paesi come la Germania potrebbe essere necessario importare energia a causa di mancanza di spazio per costruire parchi eolici in modo da poter eliminare gradualmente l’energia nucleare. La soluzione ideale e necessaria continua ad essere la produzione di energia elettrica da una vasta gamma di fonti rinnovabili.
[ Links utili e approfondimenti ]
14 luglio 2009 alle 16:35
io preferisco comunque l’eolico all’idroelettrico, perchè il primo è revrsibile e utilizza solo l’atmosfera in movimento senza sporcarla, il secondo fa muorire i fiumi e i torrenti, che dimensionalmente sono infinitamente più piccoli dell’atmosfera e che, una volta che si vedono sottratta un certa quantità d’acqua sono per forza più inquinati (minor diluizione).
arch. marco leonardi