Verso la Chimica Sostenibile. Soluzione per un Industria ed Economia allo Sbaraglio. Le Grandi Scelte che Puntano sulla Sostenibilità, l’Innovazione, la Qualità e l’Avanguardia

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Ambiente, Chimica Sostenibile

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Pubblicato il giorno 11 novembre 2008 - 1 commento



   


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Nel primo dopoguerra e negli anni ’50 con il boom di ottimismo e di innovazione grazie al denaro creato attraverso la seconda guerra mondiale dalle potenze vincitrici come gli USA, lo spirito dei tempi è stato catturato da un semplice mantra: “migliori condizioni di vita attraverso la chimica”. Con l’infinita fede nel potenziale della scienza moderna e nel progresso, chimici innamorati dalle nuove speranze offerte da un progresso che faceva sognare macchine volanti nel 1990, hanno promesso di rendere la nostra vita più facile, più sicura e più confortevole.

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Pesticidi per debellare pericolosi insetti e funghi dalle nostre colture agricole. Produrre frigoriferi sempre più efficienti. Creare farmaci per diminuire il nostro dolore e la nostra sofferenza. Ma c’era un problema: molte di queste innovazioni hanno creato impreviste e disastrose conseguenze. I pesticidi hanno decimato le popolazioni di uccelli ed ora si pensa anche le api. Il CFC scartato dai frigoriferi ha creato il buco nello strato di ozono. E miliardi di tonnellate e tonnellate di rifiuti pericolosi sono stati rilasciati nell’ambiente, per finire anche nel nostro sangue attraverso l’accumulo di metalli pesanti.

Così abbiamo iniziato a vietare le sostanze chimiche pericolose, dal DDT ai PCB. Tale percorso di rendere illegittimo l’utilizzo di diverse sostanze chimiche è in corso – anche se forse più rapidamente e accuratamente di come si potrebbe desiderare. Ma possiamo davvero dire che abbiamo deciso di eliminare ogni singolo agente chimico pericoloso che usiamo. Siamo davvero disposti a vivere senza elettronica, compresi computer, in quanto la loro fabbricazione richiede pericolosi solventi? Vogliamo davvero eliminare tutte le materie plastiche, comprese le forniture mediche? Stiamo cercando rimedi e nuovi farmaci per il cancro quando continuiamo a produrre rifiuti tossici.

Questa nuova branca della scienza che ci permette di avere la nostra torta ci fa anche ingrassare. Con la progettazione di nuovi composti e la scoperta di nuovi metodi per rendere i vecchi composti chimici più facilmente gestibili stanno aiutando a mantenere all’avanguardia le nostre moderne innovazioni e stanno riducendo al tempo stesso la nostra impronta ecologica. “Ora è possibile osservare le emissioni pericolosi di numerosi prodotti tossici ed esaminare il loro impatto ambientale”, afferma Beverley Thorpe,  del canadese Clean Production Action. “Ma l’ultima domanda rimane: come trasformare la nostra economia basata sulle sostanze tossiche in un’economia e industria è sana e sicura? Così nasce la chimica sostenibile che sta per svolgere un ruolo assolutamente cruciale in questo senso.”

Anche se la denominazione “chimica sostenibile è stato dato circa nei primi anni ’90, gli scienziati non l’anno mai percorsa per molti anni o solamente in modo sporadico come 40 anni fa, quando per esempio, una morbida schiuma bianca percorreva i fiumi e i torrenti trascinata dalla corrente proveniente principalmente da saponi sarebbe stata sostituita da tensioattivi chimici che che sarebbero rimasti intatti abbastanza a lungo per pulire e lavare i nostri vestiti, ma venivano degradati facilmente dai batteri, una volta raggiunte la rete fognaria.

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Un altro importante esempio è rappresentato dalla graduale eliminazione dei CFC la sostanza chimica utilizzata come refrigerante e propellente di solventi per la pulizia, nell’ambito del protocollo di Montreal 1987. Grazie alla pressione dell’opinione pubblica mondiale, le industrie di tutto il pianeta sono state costrette a creare nuove sostanze che operassero come il CFC, ma non distruggessero lo strato di ozono. “Siamo costantemente in lotta su diversi fronti”, spiega il professor Audrey Moores, della Cattedra di Chimica alla Montreal University. “Stiamo cercando di affrontare una questione terribilmente complicata, ma che sicuramente vale la pena tentare ora il nostro pianeta è già così in grande difficoltà”.

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Un compito impegnativo che deve partire abilmente “ridisegnando l’atomo”, fino ai nuovi laboratori dove hanno scoperto nuove reazioni chimiche e creato nuovi prodotti che sono più sicuri e più puliti pur essendo efficace ugualmente (se non di più), come i vecchi prodotti o metodi. Prendete ad esempio gli estintori sviluppati da Pyrocool Technologies. I tradizionali estintori rilasciano pericolosi composti contenenti fluoro, ma la versione della Pyrocool Technologies no infatti la nuova sostanza utilizzata è biodegradabile e, la cosa migliore, è efficace a circa un decimo della concentrazione rispetto alle precedenti schiume. La chimica sostenibile è stata anche in grado di dare un nuovo volto ai pesticidi. Il biocida Messenger, non composta da proteine tossiche, fa scattare nella pianta il naturale sistema di difesa per la lotta ai funghi e alle malattie batteriche. Oppure Serenade un altro fungicida contenente un ceppo naturale di batteri che è anche stato approvato per l’uso in agricoltura biologica.

La ricerca nelle sostanze chimiche per ridurre l’uso dei combustibili fossili è un altro importante settore di sviluppo. La bioplastica, per esempio, è realizzata con piante (Mater B) invece di combustibili fossili. La bioplastica si comporta come la normale plastica, ma si biodegrada in discarica o  nel compost. Il gigante del commercio in dettaglio Wal-Mart, per esempio, sta cominciando ad utilizzare bioplastica a base di mais per alcuni dei suoi pacchetti ed alcuni dei suoi prodotti. E dove va Wal-Mart generalmente vanno anche gli altri negozi che probabilmente lo seguiranno. La chimica sostenibile può anche essere usata per rendere i processi chimici di produzione più sostenibili. Lo stesso riciclaggio di diversi tipi di carta possono danneggiare l’ambiente, perché alcuni pericolosi solventi sono necessari per rimuovere gli adesivi sulle buste. Ma la sintesi degli enzimi Optimyze può essere usata per rimuovere le colle. “Se si crea inquinamento, dovrete spendere denaro ogni anno per la pulizia e lo smaltimento di pericolosi rifiuti”, spiega il professor Philip Jessop, un ricercatore della Cattedra di Chimica della Queen’s University di Kingston.

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La chimica sostenibile ha trovato anche alcuni metodi per utilizzare CO2 come una risorsa. Al fine di limitare il nostro effetto serra, le emissioni di gas e il lento riscaldamento globale, abbiamo presto iniziato a raccogliere le emissioni di CO2.  Si chiede il Prof Jessop, “potrebbe essere utile per qualcosa? Siamo in grado di riciclare CO2 come facciamo con i rifiuti di carta? ” In effetti si può.

Ancora più impressionante, è il fatto che secondo la società americana NovaSterilis ha elaborato un metodo per utilizzare CO2 per sterilizzare materiali biologici, come il trapianto di tessuti e vaccini, che in precedenza sono stati mantenuti libera da batteri con il biossido di etilene o le radiazioni gamma, pericolosi, nonché inefficaci a preservare l’integrità dei delicati tessuti biologici. Come abbiamo già discusso scienziati canadesi stanno lavorando per trasformare le emissioni di CO2 in materie plastiche biodegradabili.  “La chimica sostenibile sta cambiando la nostra prospettiva e punto di vista riguardo la sostenibilità ambientale e umana. Piuttosto che concentrarsi sui problemi, è importante concentrarsi sulle soluzioni “.

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