Se qui sei nuovo ISCRIVITI alle News RSS feed. Thanks for visiting!
Attualmente come ben sappiamo oltre il 90% delle celle solari sono a base di silicio ed offrono una relativamente elevata efficienza di conversione, anche se ad un costo elevato. Le tecnologie convenzionali delle celle solari non sono state in grado di affrontare la questione fondamentale della convenienza di fronte all’immenso mercato dell’energia elettrica solare, dimostrando l’elevato costo in termini di una unità di energia prodotta. L’obiettivo di tutti i principali progetti che riguardano il fotovoltaico puntano ad un’alta efficienza per $ 1 Watt a cella, o più pragmaticamente al fatto che sia possibile ottenere un’efficienza di una cella solare significativamente elevata rispetto al suo costo che comprende la sua elettronica e i costi di installazione. L’emergere di celle solari in materiale organico e tecnologie ibride promettono e possiedono un grande potenziale per l’energia solare a basso costo, dimostrando soprattutto di offrire una soluzione basata su semplici tecniche di fabbricazione.
Il professor Silva del team presso l’Università di Surrey ha proprio lo scopo di migliorare ulteriormente queste tecnologie e di avvicinarle alla loro commercializzazione, incorporando materiali inorganici su scala nanometrica e materiali organici grazie alla propria esperienza nel campo delle nanotecnologie. Già conosciamo i nanotubi al carbonio, strutture su scala nanometrica, che possono essere inserite in celle organiche migliorandone notevolmente le loro prestazioni. L’università intanto possiede un buon numero di brevetti per lo sviluppo di sistemi ibridi per applicazioni pratiche comprese le celle solari e l’illuminazione a stato solido. Silva ritiene che con questo nuovo progetto di ricerca, questi materiali possono essere utilizzati efficacemente per risolvere una delle questioni scottanti del giorno, l’energia e il suo costo. Il professor Ben Murdin, associato alla ricerca, commenta: “Questo progetto è un ottimo esempio di ricerca di base, realizzato come parte di un portafoglio in partenariato EPSRC, così da passare facilmente alla prossima fase di utilizzazione. Promettendo un ottimo sviluppo della tecnologia”.
[ Links utili e approfondimenti ]
Nessun commento
Attualmente non ci sono commenti per Celle Solari Ibride: Unire Organico e Inorganico Grazie alle Nanotecnologie a Favore di un Ribasso dei Prezzi e alla Diffusione di Tecnologie Solari Convenienti. Perchè non ne aggiungi uno?