Se qui sei nuovo ISCRIVITI alle News RSS feed. Thanks for visiting!
La città attualmente utilizza cloro per disinfettare la acqua potabile come d’altronde la maggior parte delle città che conosciamo. Ma l’US Environmental Protection Agency (EPA) abilitata dal Safe Drinking Water Act (SDWA) ha esortato le comunità per ridurre l’utilizzo del cloro, che produce effetti nocivi quando aggiunto all’acqua, compresi i trialometani e diversi acidi, noti agenti che provocano il cancro. Tutte le acque superficiali e sotterranee che entrano New York inoltre subiscono attraverso un sistema di distribuzione dell’acqua potabile un trattamento con un fluoruro per contribuire a prevenire la carie (!), nonché il famoso cloro per uccidere i microbi e gli agenti patogeni. L’obiettivo del progetto era quello quindi, di ridurre le sostanze chimiche per quanto possibile, senza aumentare la quantità di microrganismi patogeni in acqua.
Proposto per la prima volta nel 2003, attorno al progetto di un sistema di disinfezione tramite raggi UV l’attenzione aumentò solo quando l’EPA nel 2006 rafforzò le restrizioni sulla quantità di agenti patogeni consentiti nell’acqua potabile. L’innovativo impianto UV, sarà terminato nel 2012 e dovrebbe essere il più grande del mondo. Una volta completato, sarà composto di 56 vasche da 151 milioni di litri che grazie all’utilizzo di raggi UV vi si disinfetterà fino a 9 miliardi di litri di acqua al giorno. La città di NY, nel novembre 2005, ha commissionato così alla Trojan Technologies, Inc., una sussidio per realizzare un sistema di disinfezione a UV per l’acqua potabile in grado di rendere la preziosa fonte più conforme alle norme EPA.
New York non è l’unica città che intende utilizzare i raggi ultravioletti per purificare l’acqua. San Francisco infatti ha aggiudicato un contratto di $ 5 milioni alla Pittsburgh’s Calgon Carbon Corp. per iniziare l’installazione di 12 dei suoi 48 Sentinel Chevron UV, reattori per trattare fino a 11,5 miliardi di litri di acqua al giorno. C’è una forte necessità di ampliamento nell’uso di una tecnologia che può produrre acqua pulita senza l’uso di sostanze chimiche, afferma Thomas Harmon, professore associato di ingegneria presso l’Università della California, Los Angeles, e co-fondatore del Center for Embedded Network Sensing (CENS) , un gruppo di ricerca specializzato in sensori wireless, che tra le altre cose, misurano e controllano l’inquinamento delle acque. “Le nostre fonti d’acqua pulita sono diventate sempre più vulnerabili dato che la nostra popolazione è cresciuta e disteso fuori della città”, spiega Harmon.
Ma addirittura fare la vostra parte per conservare le risorse idriche potrebbe essere addirittura dannoso per la salute, così suggeriscono alcune curiose nuove ricerche. In Australia infatti, le restrizioni che riguardano l’acqua di comportano in risposta alla siccità che hanno costretto la popolazione a raccogliere la pioggia in cisterne. E questo ha dato nuovo impulso alla diffusione delle zanzare che trasmettono la dengue. Addirittura nel frattempo negli Stati Uniti, degli sforzi sono volti a limitare il non uso di acqua di famiglia in modo che l’acqua non ristagni nei tubi, permettendo il moltiplicarsi dei batteri e contaminare maggiormente l’acqua attraverso il piombo delle tubazioni.
[ Links utili e approfondimenti ]
3 gennaio 2012 alle 17:44
Interessante fonte di notizie sul tema dell’acqua!!