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Le case in paglia potrebbero migliorare notevolmente la condizione di sicurezza nelle zone sismiche. Questa è la conclusione di un’interessante studio e serie di test conclusasi da poco negli USA che ha avuto come oggetto cui una semplice Casa in Paglia e il successo ottenuto da questa architettura simulando un grande terremoto. Ma facciamo un passo indietro. Come abbiamo ampiamente già discusso nei nostri precedenti articoli riguardanti le case in balle di paglia, originariamente sviluppate un secolo fa, nel Nebraska, ora stanno conoscendo un ritorno negli USA come nella stessa Europa, dato che l’uso di materiali totalmente sostenibili e rinnovabili e la realizzazione di un eccellente isolamento dimostra come questa architettura ha ancora molto da insegnarci.
Così come abbiamo già ipotizzato questa tecnologia costruttiva può anche fornire protezione durante i terremoti. In ricordo del recente terremoto in Abruzzo e di come l’architettura possa fare la differenza nel salvare vite, vogliate considerare questo articolo come un nuovo manifesto a favore delle case in paglia e l’architettura sostenibile, ben realizzato e contro qualsiasi speculazione edilizia creata da progettisti, quanto da imprese e amministrazioni pubbliche.
Darcey Donovan, ingegnere civile, quando ha sentito parlare del terremoto che aveva appena ucciso più di 75.000 persone nella regione del Kashmir del nord del Pakistan nel mese di ottobre 2005, ha visto bene di progettare la propria Casa in Paglia a Truckee, California, in una zona altamente sismica. Considerando soprattutto il fatto che il maggior numero di vittime che crea il terremoto avvengono quando le loro case crollano. Aiutando le popolazioni locali al recupero nel maggio 2006 Donovan ha trascorso più di un mese nella zona devastata dal terremoto aveva notato come un enorme numero di persone senza tetto o che vivono ancora in tende avevano paura di tornare a ricostruire tradizionali case in pietra o case di fango, ma puntando invece a ricostruire case in balle di paglia. “Questo fatto mi aveva aiutato a considerare questa tecnologia costruttiva sostenibile”, continua la Donovan.
Le case in paglia come sappiamo offrono numerosi vantaggi, tra cui l’efficienza energetica, l’accessibilità economica, la resistenza ai terremoti e agli incendi, e offre un’elevata qualità dell’aria negli ambienti chiusi. Di contro ai moderni metodi di costruzione convenzionali, le case in paglia non dipendono da materiali ad alta intensità energetica e non richiedono un lavoro specializzato o complessi meccanismo industriali di realizzazione, il che rende questa tipologia edilizia accessibili a molte persone.
Rendendosi conto che le case in paglia potevano realmente aiutare la popolazione locale, la Donovan da quel momento puntò a progettare architetture sostenibili che potevano essere costruite con materiali locali e naturalmente a buon mercato. Le fondamenta sono realizzate con sacchi di ghiaia, mentre la base della costruzione utilizza argilla e sabbia miscelata con cemento. Le mura realizzate sotto forma di balle di paglia che poi possono essere coperte con un intonaco a base di argilla, sabbia e paglia tritata e per completare il tetto realizzato in lamiera ondulata. In modelli occidentali, le balle di paglia vengono utilizzati come isolamento, mentre una cornice di legno sostiene il carico, la Donovan non avendo grossi problemi di spazio ha puntato ad utilizzare mura portanti in paglia per il sostegno strutturale mantenendo le case ad un unico piano. Non queste case in paglia sono più robuste, ma anche molto più leggere in modo che un crollo è molto meno probabile che uccida chiunque all’interno dell’edificio.
La Donovan ha fondato così il Pakistan Straw Bale Building organizzazione che punta a promuovere l’idea della Casa in Paglia. Paksab ha già contribuito a realizzare numerose costruzioni nel Kashmir, ora occupate. Per verificare come le case di paglia potessero resistere meglio ai forti terremoti pakistani, realizzò un prototipo presso l’Università del Nevada a Reno. I test appena conclusi hanno dimostrato come la Casa in Paglia avesse potuto resistere senza problemi anche un terremoto di magnitudo 7,6 della scala Richter con un accelerazione di 0,82 la forza di gravità. Nel test finale, notevolmente più disastroso del forte terremoto del Kashmir, l’unico inconveniente è risultato dalla sbriciolatura dell’intonaco esterno.
“La struttura della Casa in Paglia ha eccezionalmente retto bene,” afferma Ian Buckle, che gestisce il laboratorio di Reno. “Considerando solo alcuni piccoli miglioramenti per accelerare la realizzazione delle case in paglia, ritengo che questa tipologia di architettura sostenibile abbia un grande futuro in zone sismiche di tutto il mondo”.
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