Agricoltura Sostenibile COP15 e Lotta ai Cambiamenti Climatici. Come Sottovalutare il 50% delle Emissioni di CO2 nel Globo

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Una migliore gestione delle colture, compresa l’applicazione di pesticidi, può aiutare gli agricoltori poveri ad affrontare il cambiamento climatico che in numerosi paesi in via di sviluppo diventa sempre più pesante. Tecnologie innovative in grado di aiutare le colture agricole ad affrontare le sfide del cambiamento climatico combinate ad una gestione più sostenibile del territorio e delle risorse idriche sono una possibile chiave per affrontare le pesanti conseguenze dell’innalzamento delle temperature in tutto il globo. Nuove conoscenze, tecnologie e politiche per l’agricoltura non sono mai state più critiche di questo periodo, così come l’enorme rumore prodotto da conferenze come il COP15 sulle possibili strategie di adattamento e mitigazione che devono urgentemente essere applicate in programmi di sviluppo nazionali e regionali.

AGRICOLTURA CONTRO IL COP15

Ma dobbiamo ricordare che la mancata inclusione del settore dell’agricoltura al vertice del COP15 a Copenaghen avrà conseguenze disastrose sulla sicurezza alimentare nei prossimi anni. Più di 60 eminenti scienziati e agronomi provenienti da tutto il mondo hanno firmato una dichiarazione in risposta alla quasi totale assenza del settore agricoltura dalle discussioni del vertice di Copenaghen. Il cambiamento climatico creerà condizioni senza precedenti per gli agricoltori, che dovranno far fronte alla variabilità del clima, delle variazioni di temperatura, alle stagioni di crescita più brevi, allo stress delle colture dovute anche alla possibile comparsa di nuovi parassiti e malattie.

“Nessun accordo credibile ed efficace per affrontare le sfide del cambiamento climatico può ignorare l’agricoltura e la necessità di un adeguamento delle colture a garantire l’approvvigionamento alimentare del mondo”, afferma il pesante manifesto, e continua: “Abbiamo esortato i paesi in occasione della conferenza del COP15 di prestare la dovuta attenzione alla conservazione della diversità delle colture e di utilizzarla come un elemento essenziale negli impegni che stipuleranno per l’adattamento ai cambiamenti climatici”.

Senza queste misure i paesi in via di sviluppo soffriranno in maniera sempre più crescente di una pesante insicurezza alimentare che si ripercuoterà (come è già successo l’anno scorso) sull’intero occidente. Per 1,5 miliardi di persone impegnate ogni giorno nell’agricoltura in paesi in via di sviluppo, anche una piccola perdita in produttività agricola potrebbe significare una pesante perdita di reddito. E nuove strategie devono essere pensate attorno alle nuove tecnologie verdi disponibili per il settore dell’agricoltura, così come la raccolta di acqua e il microdosaggio di concime.

AGRICOLTURA ACQUA E TERRITORIO

L’acqua è fondamentale per l’agricoltura. E le previsioni delle precipitazioni rimangono incerte, gli scienziati concordano sul fatto che i cambiamenti climatici ridurranno la disponibilità di acqua e il suo stoccaggio, così come l’aumento delle temperature aumenta la quantità di acqua necessaria da parte delle colture. Il circolo è vizioso. Migliorare la produzione agricola di queste regioni dipende in gran parte da come è possibile migliorare la raccolta di acqua piovana. Ma l’attuazione di programmi di sviluppo per il settore significherebbe pesanti investimenti finanziari al di là della capacità della maggior parte delle comunità rurali.

Almeno il 95% di acqua nei paesi in via di sviluppo è utilizzata per l’irrigazione dei terreni agricoli. Migliorare il territorio e la gestione delle colture è ugualmente importante. Esistono già alcune promettenti ed economicamente sostenibili tecnologie in grado di ridurre il rischio di fallimento delle colture, migliorare la fertilità del suolo e aumentare la produttività in condizioni climatiche variabili. Queste novità includono fertilizzanti a microdosaggio intelligente e tecnologie che riducono al minimo il disturbo del suolo, come la riduzione delle arature, l’agricoltura di conservazione e la rotazione delle colture.

CAMBIAMENTO CLIMATICO E OGM

I cambiamenti climatici facilitano anche l’ingresso di colture geneticamente moficate, per esempio l’organizzazione, International Crops Research Institute for the Semi-Arid Tropics (ICRISAT), ha sviluppato colture ibride di miglio che possono far fronte a temperature di 40°C e fornire rendimenti normali con acqua limitata. La ricerca genetica si spinge così alla comprensione dei meccanismi fisiologici che stanno alla base della tolleranza al calore delle colture in modo che possano sviluppare tecniche di screening più efficaci per le caratteristiche desiderate, e di individuare bacini di geni più ampi per sviluppare test di colture.

Lo sviluppo di tecnologie per aiutare gli agricoltori al controllo dei parassiti è un settore altrettanto importante. I cambiamenti climatici potrebbero essere positivi, negativi o di nessun impatto su ciascuno dei parassiti. Ma abbiamo bisogno di modelli per meglio valutare il loro impatto a livello mondiale come la maggior parte dei modelli di previsione di sviluppo di parassiti. Molte strategie di controllo sono altamente sensibili all’ambiente e il cambiamento climatico può renderle meno efficaci. Secondo l’ICRISAT è urgente individuare e sviluppare colture che possano resistere ai parassiti in climi variabili e numerosi istituti hanno iniziato a lavorare in questo settore.

AGRICOLTURA, INNOVAZIONE E CLIMA

A medio termine (2010-2050), gli scienziati affermano di essere in grado di aiutare gli agricoltori poveri ad attenuare le sfide del cambiamento climatico. Adottando tecnologie agricole che aumentino considerevolmente il rendimento dei piccoli proprietari, a prescindere dal cambiamento climatico, questi possono essere in grado di superare numerose difficoltà. Contemporaneamente sono urgenti le politiche per sostenere l’adozione di queste tecnologie per l’agricoltura. Non solo per migliorare il benessere delle popolazioni rurali ora, ma anche per mitigare gli impatti futuri dei cambiamenti climatici.

Certo, l’agricoltura ci fornisce gli alimenti che mangiamo ogni giorno. E l’impatto del riscaldamento globale creato dal settore agricolo e dell’allevamento è pesantissimo. Agricoltura biologica, biodinamica e sostenibile avrebbero un enorme potenziale per contribuire alla lotta contro il riscaldamento globale, e il mantenimento dello status quo.

Lo abbiamo detto e lo ribadiamo di nuovo. L’agricoltura biologica e sostenibile può rimuovere dall’atmosfera una considerevole quantità di CO2 per ettaro all’anno. Lo studio del Rodale Institute, ha constatato che la quantità impressionate di CO2 catturata aumenta la resa dei terreni dal momento che il carbonio immagazzinato nel suolo aiuta a contenere più acqua disponibile alle colture. È necessario un salto di qualità dell’agricoltura, soprattutto considerando che il settore potrebbe essere “largamente neutrale al carbone” entro il 2030. Agricoltura sostenibile significa anche riduzione della deforestazione e risparmio di miliardi di euro e dollari da investire nello stoccaggio della CO2. Anche i sistemi alimentari locali possono contribuire a ridurre l’impatto dell’agricoltura sul riscaldamento globale. Per questo è necessario parlare di filiera corta.