Analisi LCA: Pannolini Monouso Riciclati, Lavabili e Biodegradabili

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Pubblicato il giorno 31 dicembre 2011 - 5 commenti



   


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Pannolini Monouso e Pannolini Lavabili

Il Life Cycle Assessment è uno strumento completo di analisi degli impatti ambientali dei prodotti che considera appunto l’intero ciclo di vita, cioè dalla produzione delle materie prime necessarie a realizzare il prodotto fino allo smaltimento derivante dal post uso.

E’ consolidato il dato relativo al raffronto fra pannolini lavabili e pannolini monouso riguardo gli impatti ambientali: il Ministero per l’Ambiente inglese ha infatti condotto nel Regno Unito già nel 2005, e aggiornato nel 2008, un LCA comparativo fra queste categorie di prodotto che non ha identificato un sistema come preferibile rispetto all’altro.

Dalla sostanziale equivalenza fra pannolini monouso e pannolini lavabili si passa oggi, grazie al sistema di riciclo dei pannolini ideato da Fater spa, ad un chiaro vantaggio per l’ambiente derivante dall’uso dei pannolini monouso se raccolti differenziatamente e riciclati.

Ambiente Italia, istituto indipendente di analisi e ricerca ambientale, ha aggiornato i dati dello studio UK Environment Agency – “LCA of disposable diapers and reusable nappies in the UK (2005, 2008)” inserendo i dati relativi al fine vita del prodotto monouso ricalcolati sulla base del sistema riciclo.

Gli esiti:

Fonte : Ambiente Italia – Analisi ambientale della raccolta e del riciclo di prodotti sanitari assorbenti – novembre 2011)

1. Il processo ideato da Fater spa di riciclo è un processo da “carbon neutral a carbon negative”, cioè un processo nel quale le emissioni di CO2 evitate dai processi di riciclo (sia dalla produzione di materie plastiche che dalla produzione di cartone) risultano superiori alle emissioni necessarie alla fase di raccolta differenziata e ai processi di separazione e trattamento

2. Il processo di riciclo è un processo ambientalmente più favorevole rispetto alla discarica o all’incenerimento, anche con efficiente recupero energetico. Nell’ipotesi di operare su base nazionale sul totale dei rifiuti di pannolini il riciclo genera minori emissioni di CO2eq con un risparmio annuo di oltre 64 milioni di kg di CO2. Da sottolineare inoltre che il riciclo minimizza le emissioni pericolose associate a processi di combustione o di degradazione anaerobica.

3. Nel raffronto fra pannolino monouso e pannolino lavabile, sotto il profilo ambientale, l’aver azzerato grazie al riciclo del pannolino monouso le emissioni di CO2 dal fine vita del prodotto, rende il bilancio di CO2 del pannolino monouso ambientalmente preferibile rispetto al ciclo di vita del prodotto lavabile anche considerando sistemi efficienti di asciugatura (sulla base dei dati riportati in UK Environment Agency, 2005 e 2008)

Pannolini Cosiddetti Ecologici o Biodegradabili

Ambiente Italia ha inoltre condotto un’analisi comparativa di impatto ambientale fra pannolini monouso e pannolini cosiddetti ecologici o biodegradabili assumendo per questi ultimi i dati resi disponibili in siti internet da parte di produttori di pannolini biodegradabili.

L’analisi evidenzia che il processo di produzione e distribuzione dei pannolini biodegradabili ha impatti superiori a quello dei pannolini convenzionali (176 g CO2/pannolino per il biodegradabile contro il 123 g CO2/pannolino per quello convenzionale) a causa del maggior peso del pannolino, dei maggiori consumi elettrici di assemblaggio e dei maggiori trasporti in fase di distribuzione.

Il fine vita dei pannolini biodegradabili è intrinsecamente più impattante di quello convenzionale sia in caso di smaltimento a discarica (dove la quota biodegradabile genera biogas e quindi maggiori emissioni climalteranti), che in caso di riciclo.

Nel caso del riciclo per compostaggio dei pannolini cosiddetti biodegradabili vanno considerate controindicazioni di tipo igienico-sanitario per l’elevata carica batterica. In ogni caso il compostaggio richiede raccolta e consumi elettrici che generano emissioni di CO2 superiori alle emissioni che si prevede possano essere evitate. Il riciclo del pannolino monouso, di contro, consente di rendere almeno “carbon neutral” (cioè senza emissioni aggiuntive) il fine vita del pannolino.

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Informazioni sull'autore: Redazione - GenitronSviluppo.com

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5 commenti

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  1. Articolo interessante ma perplesso sulle conclusioni: prodotti usa e getta sono da preferire a prodotti riutilizzabili e completamente biodegradabili.
    Non viene fatto alcun accenno all’aspetto educativo, con qeust’articolo si continua a stimolare l’utilizzo di prodotti usa e getta, che è l’aspetto base della mentalità del consumo e dello spreco. Ciò per me è già sufficiente per dire no ai pannolini usa e getta.
    L’affermazione “[...] L’analisi evidenzia che il processo di produzione e distribuzione dei pannolini biodegradabili ha impatti superiori a quello dei pannolini convenzionali [...] a causa del maggior peso del pannolino, dei maggiori consumi elettrici di assemblaggio e dei maggiori trasporti in fase di distribuzione. [...]” non tiene conto del fatto che i pannonili biodegradali si acquistano una sola volta, mentre per quelli usa e getta si va 4-8 volte al mese al supermercato, con un consumo di energia ben superiore a quella necessaria per distribuire pannolini di 50g più pesanti degli un usa e getta.
    Nella frase “[...] Il fine vita dei pannolini biodegradabili è intrinsecamente più impattante di quello convenzionale sia in caso di smaltimento a discarica (dove la quota biodegradabile genera biogas e quindi maggiori emissioni climalteranti), che in caso di riciclo.[..]” non si considera il fatto che un pannolino al 100% biodegradabile, di cotone, se viene semplicemente messo nel compost libera le sostanze che la pianta di cotone a suo tempo aveva assorbito, quindi la somma totale è a valore zero.
    Altro aspetto del quale nessuno parla quando si fa il confronto è legato al costo energetico del lavaggio dando per scontato che quelli usa e getta sono a consumo zero. I pannolini lavabili hanno un volume maggiore e sono molto più coprenti rispetto all’uso e getta inoltre riescono a “seguire” meglio i movimenti del bambino col risultato che raramente hanno perdite di pipi e/o di feci. Con l’usa e getta facilmente ci si trova a dover cambiare interamente il bambino a causa delle perdite che hanno sporcato i vestiti. Nei costi energetici andrebbero inclusi anche questi lavaggi.

  2. @Claudio Cerioni
    In realtà nel rapporto completo si tiene conto dei tuoi rilievi. Trovi i rapporti sul sito del ministero dell’ambiente inglese

  3. potete darmi info sul link del ministero dell’ambiente inglese? Grazie!
    sarebbe interessante condurre un’analisi LCA anche per il discorso assorbenti da donna..

  4. Mah, questi studi mi lasciano molto molto perplesso. Un pannolino monouso che, per essere prodotto richiede la produzione di plastica, di cellulosa con relativo taglio di alberi e consumo di acqua e poi il trasporto dalla fabbrica e il passaggio dalla grande distribuzione (con relative emissioni di co2 dei mezzi di trasporto) ha davvero un impatto ambientale inferiore a un pannolino di stoffa? E inoltre si è considerato che un pannolino di stoffa viene utilizzato 100 o più volte e quindi non deve essere confrontato con le emissioni di 1 pannolino monouso, ma con 100 pannolini monouso (al lordo dell’energia necessaria per lavarlo, va bene).
    Mi dispiace, ma qui si sente puzza di azione di lobby dell’industria dei pannolini lontana un miglio. In più bisogna considerare che in Italia, l’incenerimento è la norma quasi dappertutto (e con un pannolino monouso si brucia plastica e carta, mente con il lavabile bruci stoffa, ma solo dopo 100 e più usi…)

  5. Lo studio inglese a cui si fa riferimento credo sia questo: https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/291130/scho0808boir-e-e.pdf
    Dove però non si parla dei biodegradabili, e dove si fa riferimento anche a sistemi di asciugatura poco diffusi in Italia, grazie al clima.
    Il riciclo dei pannolini è comunque una realtà molto interessante e valida, peccato che attualmente solo pochissime PA la attuino, di fatto vanificando all’uso pratico queste considerazioni. Se il tuo Comune non si è attrezzato per riciclare i pannolini, vanno a finire in discarica, rendendo ancora preferibili dal punto di vista ambientale i lavabili o al limite i biodegradabili.

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