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Lo scorso 3 settembre si è conclusa a Milano l’operazione, il cui importo ammonta a 32 milioni di euro. Gli 8,6 MW sono distribuiti tra quattro progetti che l’azienda navarra ha in Italia: 1,8 MW a Piozzo (Cuneo); 1 MW a Sezze (Latina); e due progetti a Cerchio (L’Aquila) di rispettivamente 4 e 1,8 MW. La potenza che è stata venduta dalla compagnia navarra equivale al consumo residenziale di una popolazione di circa 8.600 abitanti durante un anno. I quattro parchi fotovoltaici sono stati sviluppati e costruiti totalmente dalla RIOS Rinnovabili (la filiale italiana del gruppo) e connessi alla rete nell’anno 2011. Tutti questi sono finanziati dalla Banca Monte dei Paschi di Siena.
Dopo un anno di funzionamento, i risultati di produzione ottenuti per le installazioni fotovoltaiche sono ottimi e i responsabili del fondo di investimento lombardo hanno dimostrato la loro soddisfazione per i livelli di produzione ottenuti, che ha permesso di completare l’accordo di vendita. Dopo la vendita, RIOS Rinnovabili continuerà il servizio di Operatività e Manutenzione (O&M) delle quattro installazioni, per i 20 anni di concessione della tariffa.
L’accordo di vendita si aggiunge a quello effettuato lo scorso anno ad un fondo italo-canadese, sono 15,3 MW di potenza venduta dal gruppo RIOS Renovables in Italia, dei 25 MW totali costruiti dall’azienda negli anni 2010 e 2011; che rappresenta una vendita accumulata di 56 milioni di euro a fondi di investimento. I 9,7 MW restanti continuano ad essere di proprietà della RIOS Renovables Group.
L’azienda continua ad operare in Italia nella costruzione di installazioni fotovoltaiche, avendo un portafoglio con diversi progetti, sia a terra che su tetti. Inoltre, si prosegue con i lavori di O&M in varie installazioni del paese alpino.
25 settembre 2012 alle 08:22
L’idea di mettere un impianto fotovotaico a terra è tutt’altro che geniale, in quanto porta via del terreno agricolo (il bisogno primario dell’uomo è mangiare) e spazio per le costruzioni.
L’idea migliore è quindi il fotovoltaico sui tetti, che non danneggia il suolo.
Intanto sarebbero da demolire queli impianti a terra.