Che Fesseria Nucleare!

Scritto da Ing. Mirko Paglia in Energia, Energie rinnovabili, Flash News, News

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Pubblicato il giorno 17 febbraio 2014 - Nessun commento



   


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Dopo il disastro nucleare, Fukushima annuncia un piano che usa 100% risorse rinnovabili.

Anche se va contro il piano del Primo Ministro Shinzo Abe di riavviare il nucleare in tutto il Giappone, la provincia di Fukushima si sta impegnando per ricavare energia da fonti 100% rinnovabili entro il 2040. Lo hanno annunciato alla “Community Power Conference” tenutasi a Gennaio proprio a Fukushima. Il piano richiede la cooperazione fra i 2 milioni di residenti della provincia giapponese di generare energia con diverse forme di fonti rinnovabili attraverso iniziative e progetti comunitari.

“Il governo locale, come la prefettura di Fukushima o il governo metropolitano di Tokyo sono molto più attivi rispetto al governo nazionale, il quale si occupa principalmente del settore industriale” sono state le parole di Tetsunari Iida, direttore dell’Istituto per le Politiche Energetiche Sostenibili in Giappone. La provincia sta attualmente pianificando il lancio di due pale eoliche da 7 megawatt, con le quali rafforzeranno i due megawatt di energia eolica off-shore situate al largo della costa di Fukushima entrate in funzione alla fine dello scorso anno. Il progetto frutto della collaborazione tra il governo giapponese e Marubeni Corp, é stato creato per trasformare il luogo del disastro nucleare in un simbolo positivo per il futuro dell’energia verde. Queste pale eoliche sono le prime di una serie previste per quel sito che é stato soprannominato Fukushima Mira. Alla fine, il parco eolico avrà una potenza complessiva fino a 1.000 megawatt. Sarà necessario condividere gli spazi con i pescatori locali, i quali dovranno mantenere le distanze di sicurezza. Sarà inoltre importante terminare gli studi di fattibilità: misurazioni ed analisi dei dati meteorologici e idrologici. Lo scopo principale di questo genere di progetto è produrre energia in maniera sostenibile senza occupare suolo prezioso. Il ministero del commercio ha perciò stanziato 222 milioni di dollari per la realizzazione di un parco eolico nei prossimi cinque anni.

Il fotovoltaico giocherà un ruolo importante nei piani di sostenibilità, ma Stefan Schuring, Direttore del Climate and energy department of the world future council, ha spiegato alla conferenza di Fukushima che “c’è ancora molta strada da fare in Giappone perché la posizione ufficiale del governo è ancora a favore del nucleare, quindi sarebbe ingenuo dire che è facile e che abbiamo solo bisogno di dare l’esempio e le altre regioni lo seguiranno”.

Il disastro nucleare avvenuto e le relative conseguenze di contaminazione, dovrebbero essere una prova sufficiente: anche se l’energia nucleare ha dei vantaggi, può facilmente trasformarsi in una catastrofe che durerebbe decenni. Un sondaggio del 2013 rispecchia questo sentimento: il 53% dei giapponesi vuole vedere il nucleare eliminato gradualmente, mentre il 23% vuole sbarazzarsene immediatamente.

Per quanto riguarda le grandi ambizioni di Fukushima, è stato creato un Renewable Energy Village (REV) costituito da 120 pannelli fotovoltaici con una potenza totale di circa 30 kilowatt ubicati sui terreni agricoli contaminati che circondano la centrale, costituendo un esempio perfetto per tutta la nazione. Se verranno stabiliti più REV all’interno della regione, gli effetti cumulativi spingerebbero velocemente Fukushima verso il suo obiettivo, sperando di guidare il Gippone lontano da un futuro col nucleare.

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Informazioni sull'autore: Ing. Mirko Paglia

Ama definirsi #ECOIngegnere. Laureato presso il Politecnico di Milano in ingegneria Edile – Architettura, Mirko Paglia ha fatto le sue prime esperienze nell'edilizia nella piccola impresa del padre come apprendista muratore. Con tale pratica è riuscito a concretizzare, con ottimi risultati, la mentalità ingegneristica acquisita durante gli anni di studio. Sensibile ambientalista e profondo conoscitore della solidarietà cristiana, si è formato negli ambienti dedicati all''efficienza e risparmio energetico. Il suo impegno è improntato a formare imprese e comunità verso un vivere compatibile con l'ambiente. Vede la sostenibilità come l'“atto d'altruismo verso le generazioni future”.

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