BIOMIMESI: L’Unico Ecodesign Possibile. Intervista a Taryn Mead di The Biomimicry Gulid per Scoprire la Reale Possiblità di Ricollegare le Azioni e i Prodotti dell’Uomo alla Natura

Scritto da Araceli de la Parra - GenitronSviluppo.com in Biomimesi, Ecodesign, Storie

Taggato come: , , ,

biomimesi_ecodesign_biomimesi_progettazione_sistemica_design_sostenibile_design_sistemico_eco_design_biomimesi_biomimicry_guild_2

Pubblicato il giorno 10 novembre 2008 - Nessun commento



   


Se qui sei nuovo ISCRIVITI alle News RSS feed. Thanks for visiting!



[ ASKNATURE.ORG: Dalla Biomimesi per Scoprire la Vera Natura delle Cose. [ PT.1 ] Quando Ecodesign, Innovazione Sostenibile e Progettazione Sistemica Diventano un Social Network ]

Negli ultimi 150 anni, e dall’inizio della rivoluzione industriale, c’è stato uno spostamento continuo nelle attività umane che hanno portato la nostra specie lontano dal mondo naturale. Le nostre tecnologie, la progettazione e la chimica sono diventate piuttosto mal-adattate alla vita su questo pianeta. Io credo che le persone cominciano a sentire questa disconnessione, ma se facciamo un passo indietro dalle nostre tecnologie e ci mettiamo in un contesto dove condividiamo uno spazio con tutte le altre forme di vita del pianeta, presto ci ricordiamo che noi umani facciamo parte integrante della natura.

La biomimesi ci riporta alle radici a ricollegarci una volta ancora con la terra. La biomimesi ci aiuta a capire la complessità e le sottigliezze dei rapporti che esistono fra le diverse specie le quali modellano i processi che realizzano la vita su questo pianeta. Per tanti, la biomimesi rappresenta una sensazione di “ritornare a casa”. Quando infatti cominci una conversazione con un designer da questo punto di vista, ossia “come” adeguarsi al pianeta, la conversazione si sposta necessariamente dal progettare per gli esseri umani a progettare per la Vita.

Within the last 150 years, since the beginning of the industrial revolution, there has been a steady shift of human activities that have taken the species further away from the natural world.  Our technologies, designs and chemistries have become rather mal-adapted for life on the planet.  And I think that people are starting to feel this disconnection.  But if we take a step back from our technologies and place ourselves in the context of the rest of the life on the planet, we quickly remember that humans are a part of nature.  Biomimicry brings us back to our roots as a species that is grounded in place.  It helps us to understand the intricacies and subtleties of the interspecies relationships that shape the life-sustaining processes of the earth.  For many, it’s a sensation of coming home.  When you start a conversation with a designer from this angle of fitting in on the planet, the conversation shifts from designing for humans to designing for life.

biomimesi, ecodesign, ecodesign biomimesi, design biomimesi, biomimesi design, biomimesi ecodesign, biomimicry guild, design sostenibile

Clicca per Ingrandire l’immagine

Taryn Mead: Biomimesi è un metodo e processo di progettazione innovativo con il quale cerchiamo delle soluzioni sostenibili chiedendo ad altre 30 milioni di specie animali e vegetali intuizioni su alcune strategie che già utilizzano per affrontare le loro sfide per la sopravvivenza. Il concetto di biomimesi può anche essere definito come la conscia emulazione del genio della natura, i vari professionisti che la praticano nel mondo estraggono i profondi principi di progettazione dal lavoro della natura e applicano questi principi al loro lavoro. E’ un nuovo modo di vedere il mondo che si chiede, cosa possiamo imparare dalla natura piuttosto: che cosa possiamo estrarne.

Taryn Mead: Biomimicry is an innovation method and design process by which we seek sustainable solutions by asking some of the other 30 million species for insights about the strategies that they are using to address their design challenges.  Biomimicry can also be defined as the conscious emulation of nature’s genius.  The biomimics of the world are abstracting the deep design principles from Mother Nature’s work and applying those principles to their design work.  It is a new way of viewing the natural world that asks what we can learn from it rather than what we can extract from it.

biomimesi, ecodesign, ecodesign biomimesi, design biomimesi, biomimesi design, biomimesi ecodesign, biomimicry guild, design sostenibile

  • Araceli de la Parra: Che cosa può insegnare la natura all’uomo e come può in-formare quello che lui produce?
  • Araceli de la Parra: What can nature teach man and how can it inform that which he makes?

Taryn Mead: Ogni organismo sulla terra, non importa in quale ecosistema della terra viva, deve affrontare le stesse regole del gioco come: la terra è basata sull’acqua, ha limiti e frontiere ed è in uno stato di dinamico non-equilibrio. Ogni ecosistema possiede delle condizioni locali uniche che creano una “pressione” per certe caratteristiche di progettazione di una specie. Visto che altre specie hanno le stesse condizioni ambientali e pressioni che noi esseri umani abbiamo, è molto probabile che questi organismi abbiano già affrontato le stesse sfide che affrontiamo noi. La vita fa ricerca e sviluppo da 3.85 miliardi di anni, durante questo tempo ha imparato cosa funziona e che cosa non funziona, i fallimenti sono i fossili.

Taryn Mead: Every organism on earth, regardless of the ecosystem that it lives in, has to deal with the same rules of the game on the planet:  the earth is water-based, it has limits and boundaries, and it is in a state of dynamic non-equilibrium.  Each ecosystem has unique regional conditions that also create pressures for specific design characteristics.  Given that the other species have to deal with all of the same environmental conditions and pressures that we do, it is very likely that another organism has tried to address the design challenges that we are facing.  And life has been doing research and development for 3.85 billion years.  In that time, it has learned what strategies work and those designs that have failed are fossils. 

biomimesi, ecodesign, ecodesign biomimesi, design biomimesi, biomimesi design, biomimesi ecodesign, biomimicry guild, design sostenibile

  • Araceli de la Parra: Dove vi ha portato questa filosofia? Cosa vi ha portato a progettare e quali settori vi ha portato ad esplorare? Quali settori dello sviluppo umano credete che abbia più bisogno di attenzione e su cui applicare il concetto di biomimesi?
  • Araceli de la Parra: Where has this philosophy taken you? What has it led you to design, which areas has it led you to explore? And which areas of human development in your view need the most attention?

Taryn Mead: Questa filosofia (per me, una biologa al tavolo di progettazione) mi ha portato nella posizione di un “traduttore per le lingue” dalla biologia al design. Qui alla corporazione, siamo in un eterno processo di evoluzione per creare un linguaggio che faccia da ponte fra le diverse discipline, praticando la biomimesi su vari livelli. La nostra formazione è molto diversa: biochimici, scienziati di biomateriali, biologi, botanici ed ecologisti, abbiamo la capacita di affrontare sfide di progettazione da diverse discipline. Attualmente lavoriamo con design di prodotti, ingegneri, architetti e pianificatori urbani di diverse aziende.

A mio avviso, il lavoro più importante che possiamo fare come specie umana è quello di imparare dalle nostre specie vicine su come soddisfare le nostre necessità fondamentali senza compromettere il potenziale successo delle future generazioni. Credo che se noi, come specie possiamo veramente capire le regole del gioco tutti i tipi di design da tutti i settori economici risponderanno a questo accorgimento.

Taryn Mead: This philosophy has led me, as a Biologist at the Design Table, into the position of translator for the languages of biology and design.  Here at the Guild, we are in an ever-evolving process of creating a language that bridges the gap between the disciplines, practicing biomimicry at many levels.  We are diverse in our backgrounds–biochemists, biomaterial scientists, organismal biologists, botanists and ecologists—and have the capacity to address design challenges from many disciplines.   We are currently working with product designers, engineers, architects and urban planners from several different companies. 

In my view, the most important work that we can do as a species is to learn from our neighboring species about how to meet our basic needs without compromising the potential success of future generations.  I think that if we, as a species, can really understand the rules of the game, all types of design from all economic sectors will respond to this understanding.

biomimesi, ecodesign, ecodesign biomimesi, design biomimesi, biomimesi design, biomimesi ecodesign, biomimicry guild, design sostenibile

  • Araceli de la Parra: Come vedete I professionisti di oggi e quali sono gli errori più comuni di chi prende I metodi di progettazione della biomimesi?
  • Araceli de la Parra: How do you see current professionals and what are the most common mistakes of those who take up biomimicry design methods?

Taryn Mead: La specie umana è una specie molto giovane rispetto al resto degli organismi sulla terra, se comprimiamo la storia della terra in un calendario di un anno, le prime forme di cellule viventi sono apparse il primo Marzo e noi umani non siamo arrivati sulla scena circa il 31 dicembre alle 23:54:17” . Questo ci da un’esperienza molto limitata nell’adattamento alla vita su questo pianeta. Di fatto la maggior parte  dei nostri prodotti sono mal-adattati all’ambiente. Ci sono dei progettisti là fuori che capiscono cosa vuol dire essere ben-adattato ma spesso devono rispondere a domande dal cliente e del consumatore che non sono in linea con questa comprensione. Credo che tutti abbiamo la responsabilità di incorporare il concetto di sostenibilità nel nostro lavoro ed aumentare la consapevolezza collettiva.

L’errore più comune che vedo tra quelli che progettano inspirandosi alla natura è un’insufficienza generale di pensiero sistemico, credo che questo è più una conseguenza del mondo occidentale che un problema del mondo della design ma è comunque e sempre un serio problema. Spesso vediamo progetti che incorporano ispirazione biologica a livello formale ma i progettisti trascurano l’opportunità di avere una conversazione più approfondita con l’organismo che lo ha ispirato. Potrebbero chiedersi sulla chimica e i materiali che l’organismo utilizza per raggiungere quella forma o potrebbero guardare come questa forma si inserisce nell’ecosistema, come interagisce con gli altri elementi (ed organismi) nel suo ambiente. Come potrebbe il ciclo di vita del prodotto interagire con il ciclo di vita di altri prodotti nel suo ecosistema. Queste sono alcune delle domande che possiamo fare per integrare completamente i principi della biomimesi nel nostro processo progettuale.

Taryn Mead: The human species is a very young species compared to the rest of the organisms on earth.  If you compress the history of the earth into a one-year calendar, the first forms of living cells appeared on March 1st and humans didn’t arrive on the scene until December 31st at 11:54:17pm.  This gives us very little experience at being well-adapted to life on the planet.  In fact, most of our designs are mal-adapted.  There are design professionals out there who understand what it means to be well-adapted but they often times have to respond to client and consumer demands that aren’t aligned with this understanding.  I think all of us have a responsibility to incorporate sustainability into our work and raise the collective awareness.

The most common mistake that I see with those doing bio-inspired design is a general lack of systems thinking.  I think that this is more a product of the western world than it is a product of the design world, but it’s a serious issue none-the-less.  We often see designs that incorporate biological inspiration at the form level, but the designers overlook the opportunity to have a deeper conversation with the organism that inspired them.  They could be asking questions about the chemistry and materials that the organism is using to achieve that shape.  Or they could be looking at how that design fits into the larger ecosystem of design.  How does the design interact with other elements (or ‘organisms’) in its environment?  How might the life cycle of the product interact with the life cycle of other products in its ecosystem?  These are some of the questions that we can ask to more fully integrate the principles of Biomimicry into our design process.

biomimesi, ecodesign, ecodesign biomimesi, design biomimesi, biomimesi design, biomimesi ecodesign, biomimicry guild, design sostenibile

  • Araceli de la Parra: Avete scoperto altre linee guida oltre a quelle citate sul libro Biomimesi di Janine Benyus?
  • Araceli de la Parra: Have you discovered any other guidelines other than the one’s sited in the book Biomimicry by Janine Benyus?

“La natura come modello,
La natura come misura
La natura come mentore
La natura va con la luce del sole
La natura utilizza solo l’energia di cui ha bisogno
La natura adatta la forma alla funzione
La natura ricicla tutto
La natura ricompensa la cooperazione
La natura conta sulla diversità
La natura richiede perizia locale
La natura limita gli eccessi dall’interno
La natura utilizza il potere dei limiti”

Biomimicry, Janine Benyus

Taryn Mead: Ci sono alcune altre organizzazioni là fuori che hanno identificato gruppi di linee guida basate sul mondo naturale. Natural Step è una di loro, nei loro 10 anni da quando il libro è uscito i membri della gilda hanno raccolto questi gruppi di linee guida che abbiamo trovato e gli abbiamo messi insieme in uno schema unico. Questa è la forza di questo strumento in evoluzione e che rappresenta il lavoro collettivo di vari pensatori da diversi settori. (Diagramma in allegato)

“Nature as model
Nature as measure
Nature as mentor
Nature runs on sunlight
Nature uses only the energy it needs
Nature fits form to function
Nature recycles everything
Nature rewards cooperation
Nature banks on diversity
Nature demands local expertise
Nature curbs excesses from within
Nature taps the power of limits”

Biomimicry, Janine Benyus

Taryn Mead: There are a number of other organizations out there who have identified sets of guidelines based on the natural world.  The Natural Step is one example.   In the ten years since the book came out, members of the Guild have collected all of these sets of guidelines that we could find and combined them into one schematic.  The strength of this evolving tool represents the collective work of many thinkers from various fields.  (Please see attachment for this diagram.You are welcome to include it in the article.)

biomimesi, ecodesign, ecodesign biomimesi, design biomimesi, biomimesi design, biomimesi ecodesign, biomimicry guild, design sostenibile

  • Araceli de la Parra: Le vostre attività educative quali sono? Quale credete che sia la via migliore per un progettista che vuole imparare bene i principi della biomimesi e come può rimanere aggiornato?
  • Araceli de la Parra: What do your educational activities consist of? What do you think is the best path for a designer to lead to get a good grasp of biomimicry and how may he/she keep updated?

Taryn Mead: Noi organizziamo laboratori in giro per il mondo per professionisti del design e scienziati attraverso varie discipline. La nostra organizzazione (sorella) il Biomimicry Institute lavora con scuole elementari, medie e educatori universitari. Attualmente siamo al nostro primo step del programma Certificato di 2 anni, guidato dalla Dott.sa Dayna Baumeister, la co-fondatrice della gilda. Il nostro è un programma interdisciplinare che raggruppa designer, architetti, ingegneri, professionisti d’affari e biologi in gruppi che lavorano insieme su un progetto per imparare a tradurre le loro lingue specializzate un altro, durante il percorso.

Il modo migliore per approfondire la tua comprensione del mondo naturale è quello di passare più tempo dentro di esso quindi il nostro mantra è “vai fuori, vai fuori, vai fuori.” Un altro modo di allenarsi bene è quello di assistere ai nostri corsi annuali, uno dei quali si svolge in Costa Rica. Facciamo anche addestramento con studi di design per insegnare come utilizzare gli strumenti che abbiamo sviluppato nel corso degli anni. Se volete sapere cosa sta succedendo nel mondo della biomimesi in generale,  vi consiglio di guardare i nostri case studies che sono disponibili tramite il sito dell’Istituto di Biomimesi BiomimicryInstitute.org.

Siamo anche molto emozionati sul nuovo sito che lanceremo da Novembre, AskNature.org Il sito sarà moderato come una comunità di tipo wiki che sarà gestita da ‘curatori’ della comunità e avrà degli spazi dove progettisti e biologi si possono incontrare e fare rete. Questo sito includerà un motore di ricerca che i progettisti possono utilizzare per scoprire come altri organismi affrontano le sfide che loro stanno cercando di risolvere. Ad esempio, mettiamo che un ingegnere stia cercando di progettare un filtro per l’acqua. Sul motore di ricerca può inserire “filtro acqua’ come una sfida funzionale e i risultati saranno di tipo ‘reni’, ‘anfibio’, ‘paludi’, ‘mangrovia’. Ogni risultato comprenderà una descrizione su come l’organismo stia svolgendo la propria funzione che hai ricercato e alcune risorse per una ricerca più approfondita.

Taryn Mead: We teach workshops around the world for design professionals and scientists from across disciplines.  Our sister organization, The Biomimicry Institute, also does a lot of work with elementary, secondary and university educators.  We are currently in our first round of our 2-Year Certificate program, led by Dr. Dayna Baumeister, the co-founder of the Guild.  This is an interdisciplinary program that groups designers, architects, engineers, business professionals and biologists on teams that work together on a project to learn how to translate their specialized languages for one another along the way.

The best way to deepen your understanding of the natural world is to spend time in it, so our mantra is “Go outside, go outside, go outside.”  Another way to get some in-depth training is to attend one of our annual courses, one of which is taught in Costa Rica.  We also do a lot of training with design firms to teach them how to use the tools that we have developed over the years.  If you want to know what’s going on with the world of Biomimicry in general, I recommend checking out the case studies that are available on the Biomimicry Institute’s website BiomimicryInstitute.org.

We are also very excited about a new website that we are launching in November, AskNature.org. The website will be a moderated wiki-like community that will be managed by community ‘curators’ and have meeting spaces for design professionals to network with biologists.  The site will include a search engine that designers can use to discover how other organisms are addressing the challenges that they are trying to solve.  For instance, say an engineer is trying to design a water filter.  The search engine will allow you to enter ‘filter water’ as a functional challenge and the search results will be things like ‘kidneys’, ‘amphibians’, ‘wetlands’, ‘mangroves’.  Each result will include a description of how the organism is performing the function that you searched and some resources for deeper research.

biomimesi, ecodesign, ecodesign biomimesi, design biomimesi, biomimesi design, biomimesi ecodesign, biomimicry guild, design sostenibile

  • Araceli de la Parra: In una società ideale (ma non utopica) come interpreti il ruolo della natura nei vari processi, industriali, di produzione, servizi, rapporti sociali ed umani?
  • Araceli de la Parra: In an ideal (but non utopian) society how do you interpret the role of nature in the various processes, industrial, production, services, social and human relationships?

Taryn Mead: In una società ideale l’interfaccia tra sistema umano e naturale sarà senza giunzioni, gli umani saranno partecipanti attivi degli ecosistemi in cui vivono ma in un modo più intelligente di quello di adesso. Le nostre necessità saranno soddisfatte in modo da aumentare l’abilita di tutti gli esseri viventi a sussistere. I nostri processi e la produzione saranno realizzati in maniera da creare un equilibrio di nutrienti invece di disturbare i cicli di nutrienti come facciamo ora, i nostri ambienti costruiti miglioreranno la biodiversità e in senso generale i sistemi fisici umani e le interazioni sociali saranno capaci di adattarsi ed evolvere e creare delle condizioni più favorevoli per la vita.

Taryn Mead: In an ideal society, the interface between human and natural systems will be seamless.   Humans will be active participants in the ecosystems that we live in, but in a more intelligent way than we are now.   Our needs will be met in a way that enhances the ability of all life to meet its needs.  Our processes and production will be done in a way that creates an overall nutrient balance, rather than disrupting nutrient cycles as we currently do.  Our built environment will actually improve biodiversity.  In a general sense, human physical systems and social interactions will be more able to adapt and evolve and will create conditions conducive to more life.

biomimesi, ecodesign, ecodesign biomimesi, design biomimesi, biomimesi design, biomimesi ecodesign, biomimicry guild, design sostenibile

  • Araceli de la Parra: Nella vostra esperienza il concetto di natura conta sulla diversità, come si applica nei rapporti umani e nelle collaborazioni o meglio fra i diversi approcci interdisciplinari?
  • Araceli de la Parra: In your experience how does the concept of ‘nature banks on diversity’ apply to human relationships and collaboration – interdisciplinary approach?

Taryn Mead: Uno dei più grandi errori di forma della teoria dell’evoluzione Darwiniana è rappresentata dal concetto di sopravvivenza del più adatto. Questo concetto ha portato molte persone a credere che è meglio schiacciare la concorrenza per essere i migliori in un campo in particolare. Ma quello a cui questa frase “sopravvivenza del più adatto” fa riferimento riguarda l’abilità di un organismo di assicurare la sopravvivenza della sua prole. Nel caso delle specie che vivono in comunità, come noi umani, la sopravvivenza della prole dipende dall’abilità della comunità per supportarla. Questa collaborazione si richiede ad ogni livello della nostra organizzazione sociale, dalla famiglia alla città, al paese, alla biosfera.

Taryn Mead: One of the major misnomers of Darwinian evolutionary theory is the concept of “survival of the fittest.”  This concept has led many people to believe that it is best to squash any competition to be the best in a particular niche.  But what this phrase, “survival of the fittest” actually refers to is the ability of an organism to ensure the survival of its offspring.  In the case of species that live in communities, like humans do, the survival of offspring is dependent upon the ability of the community to support it.  This collaboration is required at all levels of our social organization, from the family to the city to the country to the biosphere.

biomimesi, ecodesign, ecodesign biomimesi, design biomimesi, biomimesi design, biomimesi ecodesign, biomimicry guild, design sostenibile

[ Links utili e approfondimenti ]



Condividi

Informazioni sull'autore: Araceli de la Parra - GenitronSviluppo.com

Di origine Messicana, laureata in Industrial Design alla Parsons School of design, N.Y. con un Master in design alla Domus Academy, Milano. Membro di 4-id.org studio di progettazione interdisciplinare con sede a Barcellona. Abitante del Villaggio Verde (ecovillaggio) in provincia di Novara. Parole chiavi nella progettazione di nuovi stili di vita esperimentati sulla propria pelle sono la biomimesi, progettazione sistemica, decrescita, transizione, resilienza, recupero, riciclo, risparmio e una grande passione per l’acqua e le sue proprieta’ come mediatrice nella natura. Progettista di Acqua Viva, sistema di recupero delle acque piovane, esposto in vari eventi e fiere in Italia. Relatrice sui temi precedentemente citati in varie manifestazioni per l’ambiente in Italia e consulente negli stessi per vari movimenti e associazioni italiane.

Sfoglia gli articoli archiviati come Araceli de la Parra - GenitronSviluppo.com

Nessun commento

Attualmente non ci sono commenti per BIOMIMESI: L’Unico Ecodesign Possibile. Intervista a Taryn Mead di The Biomimicry Gulid per Scoprire la Reale Possiblità di Ricollegare le Azioni e i Prodotti dell’Uomo alla Natura. Perchè non ne aggiungi uno?

Scrivi un commento