Auto Elettriche: Dalle Sovvenzioni Statali negli USA, alle Reti di Ricarica dei Supermercati di Londra. Ecco Come Nasce un Nuovo Mercato di Massa

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Ambiente

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Pubblicato il giorno 05 gennaio 2010 - Nessun commento



   


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Think, l’azienda scandinava di auto elettriche ha ripreso la produzione in partnership con Valmet Automotive, fornitore leader di servizi di ingegneria e di produzione per l’industria automobilistica. Il nuovo re-start di Think con Valmet Automotive segna anche un nuovo punto di partenza per l’intero settore che ormai ha compiuto progressi significativi in fatto di tecnologie, dalle infrastrutture alle batterie al litio. Ora le vendite di City, il nuovo modello della Think inizieranno da mercati chiave e selezionati come l’Austria, la Danimarca, i Paesi Bassi, la Norvegia, la Spagna, la Svezia e la Svizzera, con le prime consegne già prima di Natale.

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Dopo la deludente COP15, la conferenza mondiale sul clima a Copenaghen, la Germania accusa la Cina e gli Usa, “La Cina non vuole guidare e gli Usa non sanno guidare”, afferma il ministro dell’Ambiente Norbert Roettgen sullo Spiegel. Mentre il Brasile promuove la creazione di un’organizzazione mondiale dell’ambiente e candida Rio de Janeiro come sede. “I colloqui hanno toccato il fondo, quando la Cina si è opposta addirittura ad una riduzione unilaterale da parte degli stati industrializzati dell’80% delle emissioni di Co2 entro il 2050. Ai cinesi non interessava la salvaguardia dell’ambiente, ma il suo impedimento”, continua Roettgen, “mentre l’elite politica degli Usa non è in grado di trovare una maggioranza per la tutela del clima”.

Dal precedente incontro tra il presidente Obama e il presidente cinese Hu Jintao invece si è intrapreso un nuovo slancio e sforzo congiunto per “ridurre la dipendenza dal petrolio, le emissioni di gas serra e promuovere la crescita economica”, attraverso il dispiegamento accelerato di una vasta flotta di auto elettriche, uno sforzo che non deve esistere in opposizione all’intera concezione di  mobilità sostenibile”, avverte Lee Schipper da Dot Earth. “Praticamente tutti i mercati emergenti stanno iniziando a considerare le auto elettriche come soluzione importante ad un concetto di mobilità sostenibile”, continua Schipper. Lo sforzo internazionale annunciato da Obama e Jintaoì ha già diversi compiti nella propria “to-do list”, tra cui: sviluppare standard comuni fra le due grandi super potenze, condividere i dati dei progetti demo dei veicoli e delle auto elettriche attraverso progetti pilota.

È necessario concentrarsi su nuovi concetti di mobilità, come servizi di Mobility on Demand (MoD), grazie ai nuovi mezzi e strumenti oltre ad algoritmi intelligenti per la gestione degli utenti e dei veicoli. Resta comunque chiaro che i veicoli e le auto elettriche non possono fornire una soluzione completa al problema dei trasporti. Ma devono essere parte di una tendenza. Aziende in tutto il mondo stanno iniziando a sperimentare pacchetti come assicurazione, energia, manutenzione e altri servizi sui veicoli ibridi plug-in come su auto elettriche.

Ma gli incentivi non sono finiti. Nissan con The Leaf, che negli USA sta guadagnando forte terreno e consenso, sarà disponibile per la stragrande maggioranza del pubblico sarà disponibile per la fine del 2010. Il governo di Obama ha così voluto decretare l’emanazione di interessanti crediti d’imposta che verranno rilasciati a chi intende acquistare un’auto elettrica nel 2010. E se si acquista un auto elettrica, la ricarica sarà un evidente preoccupazione. Ma grazie a queste nuove leggi, una notevole quantità di denaro è stato stanziato per costruire le infrastrutture necessarie a sostenere la crescita delle auto elettriche in tutti gli Stati Uniti.

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Intanto a la catena di supermercati inglesi Sainsbury sta esplorando nuove alternative di servizi ed ha recentemente presentato “People-Powered“, un passo significativo verso la creazione di una vera e profonda infrastruttura per la ricarica di auto elettriche in tutta Londra. La catena di supermercati sta lanciando nella rete di undici negozi, tra cui Beckton, Camden, Chiswick, Cromwell Road, East Dulwich, Greenwich Peninsula, Islington, nord Cheam, Sydenham, Wandsworth e Whitechapel, punti di ricarica per le proprie auto. Un’ambizione davvero interessante e una mossa audace: “vogliamo fornire ai conducenti con auto elettrica una maggiore libertà”, afferma Neil Sachdev, direttore commerciale di Sainsbury, “e ci auguriamo che questa iniziativa incoraggerà un sempre maggior numero di persone e nostri clienti”. Naturalmente, non dimentichiamo che Londra ha eccellenti mezzi di trasporto pubblico, e le auto elettriche non sono una panacea. Ma considerato che i londinesi sono disposti a guidare diversi chilometri per ottenere generi alimentari di ottima qualità, difficilmente questa iniziativa può essere una cosa negativa.

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Intanto la McKinsey Consulting ha appena pubblicato un interessante rapporto dedicato ai costruttori di auto elettriche, i quali dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di segmentare al meglio con i propri modelli il mercato delle auto elettriche, questo piuttosto che cercare di costruire soluzioni di auto elettriche “taglia unica”. Dal momento che la batteria al litio è il componente più costoso di un auto elettrica, il rapporto sostiene che i costruttori devono cercare necessariamente di affiancare la vendita di auto elettriche con modelli di batterie al litio di dimensioni diverse a secondo dell’esigenza dell’utente destinatario.

Le “missioni di guida”, che identificano gli utenti che utilizzano un mezzo di trasporto quotidianamente possono essere divisi in due grandi gruppi: quelli “stop-and-go” che utilizzeranno l’auto elettrica in città, e il pendolari che secondo McKinsey, ha requisiti di storage di energia più elevati principalmente a causa della “media superiore di velocità di guida”. Come risultato, i ricercatori sostengono che le auto elettriche progettate per soddisfare le esigenze dei pendolari devono essere diverse per i consumatori che utilizzeranno le auto in città a velocità inferiori.

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