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In realtà in un recente articolo per il Nanotechnology Nature gli scienziati del Rutgers University hanno spiegato che il prototipo di film sottile al grafene è stato utilizzato in transistor solari organici ma hanno mostrato che il film trasparente può essere stampato su qualsiasi supporto fra cui vetro e plastica flessibile. Manish Chhowalla, professore di ingegneria e scienza dei materiali, ha spiegato che il metodo potrebbe essere utilizzato su di un’ampia gamma di materiali “per metri e metri di strati di film sottile di grafene” grazie alla stampa roll-to-roll, una tecnica in fase di sviluppo in grado di rendere flessibili grandi circuiti elettronici.
Per contro per ora resta l’attuale fase di sperimentazione in quanto le attuali tecnologie permettono una resa del grafene solo per uso sperimentale. Il problema fondamentale ora resta quindi la produzione su larga scala del grafene, la ricerca infatti è già orientata ad una tecnica comune chiamata “Scotch tape” un metodo che permette di depositare strati di grafene unici. “Il risultato è un film sottile uniforme depositato su una membrana” spiega Manish Chhowalla. I ricercatori hanno adottato questa tecnica per depositare il film di grafene su vetro e plastica flessibile.
[ Links utili e approfondimenti ]
28 gennaio 2010 alle 21:46
Salve. Scrivo questo messaggio per curiosità:
Mi piacerebbe sapere se il grafene o derivati potrebbero avere in qualche modo la capacità di accumulare energia elettrica e magari con una resa superiore degli accumulatori odierni.Ritengo la cosa molto importante soprattutto per il settore trasporti che continua a bruciare combustibili fossili in quantità enormi.
Ho letto tempo fà anche un articolo che diceva che il grafene è più duro del diamante,é vero? Se così potrebbe avere un possibile impiego nella fabbricazioni di utensili.