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Ad ora i biocarburanti sostenibili si stimano che non possano soddisfare più del 10% della domanda per l’alto fabbisogno energetico di paesi come Nord America, Europa e Asia. Ma per alcuni paesi in via di sviluppo, in particolare quelli che coprono la fascia dell’Africa sub-sahariana esiste un potenziale ad ora non sfruttato che potrebbe rifornire di energia di molte volte il loro attuale fabbisogno energetico senza compromettere l’approvvigionamento di alimenti o distruggere foreste. Elliot Campbell, Robert Genova, e Christopher Field del Carnegie Institution Department of Global Ecology, con David Lobell della Stanford University, hanno stimato la superficie globale dei terreni e pascoli abbandonati e il loro potenziale per la produzione di biocarburanti sostenibili grazie all’ausilio di satelliti e modelli degli ecosistemi locali. Le aree agricole convertite in aree urbane o tornate alle foreste naturalmente non rientrano e sono state escluse nella valutazione dei dati. I risultati dello studio, pubblicato dall’Environmental Science and Technology affermano che:
- Esistono 4,7 milioni di chilometri quadrati di terre abbandonate che potrebbero essere disponibili per la coltivazione di colture bioenergetiche sostenibili.
- La resa potenziale di questa terra pari quasi alla metà degli USA dipende naturalmente dal suolo locale e dal clima così come dalla coltura bioenergetica e dal metodo di coltivazione ma i ricercatori stimano che la biomassa totale potrebbe ammontare a più di 2,1 miliardi di tonnellate con un contenuto totale di energia di circa 41 exajoules (miliardo di miliardi di Joule) equivalenti di 170 milioni di barili di petrolio.
- Diventando in grado di soddisfare l’8% circa della domanda di energia di tutto il mondo.
Il potenziale per la produzione di biocarburanti sostenibili “su scala nazionale, appartiene a USA, Brasile ed Australia,” spiega uno dei ricercatori. “Questi paesi hanno la più ampia area agricola abbandonata così come i pascoli. Se solo si utilizzassero queste terre per produrre biocarburanti sostenibili , otterremmo una resa del 6% del nostro fabbisogno energetico americano.” Lo studio ha rivelato grandi opportunità in molte zone del mondo. In alcuni paesi africani, dove i pascoli sono ancora molto produttivi e l’attuale domanda di combustibile fossile è bassa, la biomassa potrebbe fornire fino a 37 volte il fabbisogno energetico attualmente in uso. “ll nostro studio dimostra che vi è chiaramente un potenziale per uno sviluppo sostenibile dei biocarburanti; individuando le zone in cui la biomassa potrebbe essere coltivata per la produzione di biocarburanti senza mettere in pericolo la sicurezza alimentare o addirittura accelerare il cambiamento climatico”, spiega Field direttore del Department of Global Ecology. “Ma sicuramente siamo giunti ad una prevedibile conclusione: che non possiamo contare sui biocarburanti anche sostenibili per un contributo dominate al fabbisogno energetico globale dei prossimi anni. La produzione incontrollata di biocarburanti può realmente costituire oggi un rischio per la sicurezza alimentare per non pensare ai pesanti impatti ambientali.”
[ Links utili e approfondimenti ]
- Etanolo Sostenibile è possibile, un grazie alla Svezia. La Sekab crea il primo ente per la verifica di sostenibilità dei biocarburanti. Da Agosto 100.000 auto svedesi viaggeranno ad etanolo sostenibile
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