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Tra il 1990 e il 2006 la Svezia ha ridotto le emissioni di carbonio del 9%, un dato significativamente superiore all’obiettivo fissato dal protocollo di Kyoto e sta godendo di una crescita economica del 44%, a prezzi fissi. La Svezia ha raggiunto questo impressionante traguardo, avanzando e realizzando molte idee sensate, come ad esempio quella che prevedeva un teleriscaldamento in ogni città (come già avviene in alcuni quartieri di New York, ad esempio), dove l’acqua calda viene distribuita nelle tubazioni degli edifici in ogni quartiere.
In precedenza, questi impianti erano alimentati a carbonio, ma ora l’acqua è riscaldata utilizzando rifiuti provenienti dalla silvicoltura quindi da biomassa. La Svezia aveva diretto la sua attenzione al riscaldamento elettrico già negli anni ’80 e, sempre più negli ultimi anni, ha utilizzato pompe di calore che impiegano i 2/3 in meno di energia elettrica per il riscaldamento.
Ma qual è il segreto della Svezia? Il biogas, che può essere realizzato con qualsiasi combinazione di componenti di scarto organici: sangue, interiora (e altre parti inutilizzabili dei rifiuti dei macelli), acque di scarico umane e diversi rifiuti di origine animale. Riutilizzo a 360°. Anche il liquore confiscato viene riutilizzato e va a finire in questo “brodo”che viene riscaldato a 70°C per eliminare i batteri anaerobici. Anche se è certificabile, sostenibile e utilizza vecchi e semplici rifiuti, questa soluzione è innegabilmente rivoltante. Il prodotto finale è invece sorprendentemente pulito! E ‘ praticamente inodore, crea una sostanza nutritiva ricca di residui e che può essere utilizzata per diversi scopi, addirittura come terreno o materiale da costruzione e riduce le emissioni di carbonio proveniente dai veicoli, di uno stupefacente 95%.
La Svensk Biogas produce, distribuisce e vende biogas per il trasporto nella parte orientale della Svezia. Ogni anno la compagnia prende 50.000 tonnellate di questo pasticcio e lo trasforma in biogas – carbonio, praticamente neutro. “In precedenza tutto questo veniva portato nella discarica, restava lì, imputridiva e creava infiltrazioni di metano”, spiega il Commerciale della Svensk Biogas, Peter Undén. “Si tratta quindi di una buona cosa usare tale energia in modo positivo.” Nella quinta città più grande della Svezia, Linköping, tutti gli autobus e i camion dei rifiuti, alcuni taxi e il treno funzionano a biogas. La città di Goteborg dispone di una rete di pompaggio nei gasdotti di biogas purificato, destinato alle stazioni specializzate di rifornimento, nelle quali si trova sotto pressione e può essere consegnato ai veicoli che lo richiedono.
Anche noi potremmo generare enormi quantità di biocarburante dalle acque di scarico producendo biogas. Può essere facilmente prodotto dalla fermentazione di alcuni di questi ingredienti di cui, sicuramente, tutti disponiamo! Una nuova automobile ancora in fase di sviluppo è stata progettata per alimentarsi a gas naturale, come ad esempio nel progetto di T. Boone Pickens. Il Parlamento svedese ha deciso di ridurre le emissioni di un altro 4% [sotto dei livelli del 1990]. L’idea di fondo è stata mossa dal fatto che si ha bisogno di fare tutto ciò che sia buono per l’ambiente, perché di conseguenza si avranno effetti positivi e vantaggi anche per la Svezia e la sua economia.
La ragione principale di questo successo, dicono gli esperti, è l’introduzione di una tassa sul carbonio nel 1991. Gli svedesi oggi pagano un extra di 2,34 corone (0,236 €) al litro quando riempiono il serbatoio (anche se molti settori chiave dell’industria ricevono sgravi fiscali o sono esentati). “Le nostre emissioni di carbonio sarebbero state superiori al 20% senza questa tassa”, spiega il ministro svedese dell’ambiente, Andreas Carlgren. “E ‘stata una delle principali cause che hanno guidato la società svedese verso soluzioni rispettose per il clima e l’ambiente”, ritiene Lindberg. “Si sono rese più costose le sostanze inquinanti e la gente si è concentrata nella ricerca di soluzioni ad alta efficienza energetica”.
“E ‘aumentato l’uso delle bioenergie“, concorda il professor Thomas B. Johansson dell’Università di Lund, un ex direttore di energia e di clima presso il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite. “E ha avuto un grande impatto in particolare sui sistemi di riscaldamento. Ogni città in Svezia utilizza il teleriscaldamento [dove si erogano vapore e acqua calda nelle tubazioni degli edificio in un’intera zona]. Un tempo erano utilizzati il carbone o il petrolio per il teleriscaldamento, ora si ricorre alla biomassa, costituita solitamente di rifiuti provenienti da foreste e dalle industrie forestali “.
Un altro motivo è che, paradossalmente, il consumo energetico è rimasto relativamente stabile in un momento di forte crescita economica. “Non le industrie ad alta intensità energetica, come ad esempio le cartiere, ma il settore dei servizi è cresciuto maggiormente in Svezia”, afferma Johansson. La Svezia è diventata anche consapevole della sua precoce dipendenza dai combustibili fossili, dopo le crisi petrolifere degli anni ’70.
“Il Paese è passato negli anni ’80 al riscaldamento elettrico diretto e negli ultimi anni utilizza sempre più pompe di calore, che impiegano i 2/3 in meno di energia elettrica per il riscaldamento. La gente è stata anche aiutata con finanziamenti per la sostituzione dei propri impianti di riscaldamento”, afferma Johansson. E gli svedesi sono stati forse anche “ecologicamente consapevoli”, attuando un intervento tempestivo. “L’interesse pubblico, in termini di cambiamenti climatici, è davvero aumentato, soprattutto alla fine degli anni ’80. Le autorità sono state molto attive nella creazione del Gruppo Intergovernativo sui cambiamenti climatici, nel 1988,” ritiene Johansson.
- Speciali Svezia Nord Style:
“C’è stato un vero e proprio desiderio di trasformare la Svezia in un Paese leader a livello ambientale”, afferma Lindberg. “Gli svedesi sono fieri che il loro Paese si stia interessando alle questioni ambientali.” Oggi, le misure ambientali sono comuni in tutto il paese. Si prenda ad esempio Linköping, la quinta città più grande della Svezia, nella quale è in azione una “poderosa flotta” di autobus e camion dei rifiuti, una linea ferroviaria e alcuni taxi privati a biocarburante, il buon biogas scaturito dalle viscere di vacche macellate.
Allo stesso modo, a Stoccolma, la stazione centrale (di cui abbiamo già trattato in un nostro precedente articolo: “Architettura sostenibile: energia termica dall’uomo, la nuova frontiera del rinnovabile”) prevede lo sfruttamento del calore del corpo umano emanato da 250.000 pendolari giornalieri, per la produzione di riscaldamento. Il calore del corpo scalda l’acqua che, a sua volta, viene pompata attraverso i tubi nei vari ambienti, con un ciclo a catena. Il re Carl Gustaf XVI il mese scorso ha tenuto tutte le luci dei castelli reali spente per un’ora seguendo una campagna sull’efficienza energetica.
Ma non è tutto oro quel che luccica! Gli svedesi sono innamorati del loro fuoristrada SUV (come noi italiani d’altronde) che sono tra i peggiori veicoli inquinanti nell’Unione Europea. Gli ambientalisti sono preoccupati anche per il fatto che l’“entusiasmo sostenibile” delle autorità è ora in calo. “Il Primo Ministro svedese Fredrik Reinfeldt spinge, all’interno della UE, per calcare di più l’accento sulla flessibilità, vale a dire che una maggiore percentuale di tagli di carbonio dovrebbe avvenire al di fuori della UE più che dall’interno” dice Lindberg, che, sostiene, non aiuterà l’Unione Europea a diminuire le sue emissioni in modo tale da raggiungere l’obiettivo di far abbassare la temperatura della Terra di 2°C. Il ministro per l’Ambiente respinge la richiesta, sostenendo che la flessibilità sia il modo più efficace per ridurre le emissioni a livello europeo e che contribuirà alla diffusione della tecnologia nei paesi in via di sviluppo.
Più in generale, c’è qualcosa che, ad esempio, l’Italia può apprendere dalla Svezia? “Le case in Italia non hanno praticamente alcun isolamento (ad eccezione di quando si parla di situazioni ben avanzate come CasaClima nel Nord d’Italia). Si potrebbe fare molto semplicemente facendo di più” afferma Johansson. “Quando un edificio viene ristrutturato in Svezia, può essere adeguatamente isolato e rinnovato; il consumo di energia si riduce di almeno la metà”.
La soluzione Svedese della tassa sul carbonio per i cambiamenti climatici raggiunge il livello più alto della sostenibilità. Autobus e camion che utilizzano carburante che proviene da materia organica di vacche macellate e la stazione ferroviaria che utilizza il calore dei pendolari per produrre riscaldamento all’interno di uffici sono 2 soluzioni innovative per ridurre le emissioni di carbonio. Questi provvedimenti hanno inserito gli svedesi nella lista dei paesi migliori riguardo la sostenibilità. Se esiste un paradiso per gli ambientalisti, dovrebbe trovarsi proprio in questa nazione nordica di 9.2 milioni di abitanti. Nel 2007 gli svedesi hanno toccato la vetta della lista dei Paesi che si danno maggiormente da fare per salvare il pianeta – per il secondo anno di seguito – in accordo con il gruppo ambientale tedesco, Germanwatch. Fra il 1990 e il 2006 la Svezia ha ridotto le sue emissioni di carbonio del 9%, superando alla grande quanto fissato da Protocollo di Kyoto.
“Imporre una tassa sul carbonio“, suggerisce Lindberg. “Sarebbe più attraente, a livello finanziario, appoggiare soluzioni sostenibile piuttosto che le opzioni che si basano sul carbonio.” “Una tassa sul carbonio è il modo più efficace di operare dei tagli nell’impiego di carbonio e di non impedire una forte crescita economica”, aggiunge Carlgren.
- Il Taglio delle Emissioni di CO2 Secondo lo Stile Svedese:
- Gli svedesi hanno uno sconto di 10.000 corone (1000 € circa) quando acquistano un’auto verde, vale a dire un’auto che consuma meno benzina o si alimenta con biocarburanti o gas naturale.
- La città di Stoccolma ha introdotto dall’anno scorso una tassa per evitare il sovraffollamento da traffico nel centro della città. Le auto che circolano in centro o fuori dal centro della città devono pagare 10, 15 o 20 corone (1, 1,5, 2 € circa), a seconda del momento della giornata (più è alta la concentrazione di traffico, più si paga).
- Il governo ha aumentato la tassa sul carbonio del di 2,6% nel mese di gennaio, portandola a 2,34 corone al litro.
- Un disegno di legge sul cambiamento climatico sarà presentato nel mese di settembre; tale decreto potrà includere misure volte a promuovere il trasporto di merci direttamente a casa sfruttando le ferrovie e un possibile aumento dello sconto per l’acquisto delle auto verdi. “Sarà tutto incentrato sul settore dei trasporti”, afferma il ministro svedese dell’ambiente, Andreas Carlgren. In Svezia, la maggior parte del petrolio e del gas è usato per il trasporto.
- La Svezia produce tutta la sua energia elettrica dalle centrali idroelettriche o dagli impianti nucleari.
- Il governo svedese ha concluso, la settimana scorsa, un contratto da 1bn di corone (£ 84m) con la Cina per lo sviluppo dell’energia eolica.
[ Links utili e approfondimenti ]
5 maggio 2012 alle 16:48
“il buon biogas scaturito dalle viscere di vacche macellate” Ma che schifo! Penso che essere ambientalisti vuol dire anche meno vacche macellate!