Condividere l’Energia: La Nuova Internet. Da Jeremy Rifkin a 1 Block Off the Grid il Futuro della Produzione di Energia Elettrica per la Prossima Terza Rivoluzione Industriale

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Pubblicato il giorno 11 febbraio 2009 - Nessun commento



   


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Internet ha rivoluzionato il mondo dei computer. e gli stessi principi di progettazione, le stesse tecnologie intelligenti che hanno reso possibile Internet saranno utilizzati per riconfigurare le reti elettriche della Terra, così che gli individui possano produrre energia rinnovabile e condividerla da pari a pari, proprio come adesso producono e condividono informazione, creando di conseguenza una nuova e decentralizzata forma di uso dell’energia.

La creazione di un regime a energia rinnovabile, in parte immagazzinata sotto forma di idrogeno, e distribuita tramite reti intergrid intelligenti, spalanca le porte a una Terza Rivoluzione Industriale, che dovrebbe avere un potente effetto moltiplicatore economico nel XXI secolo quanto quello che ebbe la convergenza di stampa e motore a vapore alimentato a carbone nel XIX secolo, o quello della convergenza di forme elettriche di comunicazione e motore a combustione interna e petrolio nel XX. Queste erano le profetiche parole di Jeremy Rifkin. Ora la generazione die energia elettrica distribuita, denominata “DG” inizia a far parlare di sé nel settore industriale, è essenzialmente la “Internet of Energy”, considerata un primo step della visione di Rifkin, ossia la produzione di energia elettrica da tante piccole fonti di energia.

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Senza dubbio la centralizzazione dell’energia elettrica ha soltanto creato problemi di fornitura per i consumatori. La nostra antiquata rete elettrica è uno di questi ostacoli al progresso, implicando enormi costi che riguardano l’installazione di linee di trasmissione e le spese che potrebbero essere risparmiate nei confronti di queste costose tecnologie lo sarebbero solo grazie ad una produzione di energia elettrica locale.

Con la proliferazione delle tecnologie sostenibili che utilizzano energia solare ed energia eolica si è potuto piantare i semi per quella che diventerà la generazione di energia elettrica distribuita. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, anche con queste fonti rinnovabili, la connessione alla rete è necessario. Come il sole che non sempre brilla e il vento non sempre soffia diventerà quindi necessario sapere immagazzinare il vostro eccesso di energia elettrica generata per poterla utilizzare successivamente. E qui ricordiamo Daniel Nocera del MIT che punta all’utilizzo dell’idrogeno per l’immagazzinamento di questa energia in eccesso.

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Abbiamo iniziato l’articolo discutendo su ciò che significa Internet, per cui si ritorna al significato di connessione, condivisione e diffusione. E con una corretta interconnessione esiste anche la possibilità di ridurre o eliminare il black-out su vasta scala che abbiamo assistito in diverse situazioni e più volte in tutto il mondo. Una rete migliore. La nostra infrastruttura di base è fondamentale, a meno che non si arrivi ad una Smart Grid, la rete intelligente, possono nascere migliaia di isole di energia. Pensate alla rivoluzione dei PC nei primi anni 1980, prima di Internet e considera che un giorno sarà possibile impacchettare la tua energia in eccesso su un dischetto e portarla dove vuoi (con celle a combustibile, batterie ed altri dispositivi di immagazzinamento di energia naturalmente).

Il costo. Attualmente organizzazioni come 1 BOG One Block Off the Grid stanno cercando di rispondere a questi primi ostacoli, ma la vera realtà economica è che su piccola scala la generazione distribuita sarà tendenzialmente molto più costosa per ogni kilowatt-ora-base, rispetto all’attuale economia di scala con una stazione centrale di generazione. Ma è solo questione di tempo.

La legislazione. In terzo luogo, deve essere un quadro normativo di base con il quale tutto questo sistema di condivisione dell’energia elettrica possa funzionare in modo che l’utilità e la generazione distribuita nei vari siti possa lavorare e cooperare al meglio e ciascuno con i propri diritti tutelati.

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