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Milano. Conca del Naviglio. Il nostro quartiere, un segmento della Grande City, ricco di mestieri, di suoni e di colori. Stili di vita. Storie biodiverse che si intrecciano, con la voglia di sentirsi parte di una comunità. Per sentirsi di nuovo vicini alla terra, fonte di vita ed energia, oggi dimenticata dai circuiti urbani. Per mangiare cibo di qualità, scegliendo prodotti tipici, diversi da quelli “standard”, offerti delle grandi catene di distribuzione, senza abbandonare la città.
Tre donne, amiche e vicine di casa, si domandano se è possibile far nascere la biodiversità in città, sui terrazzi, lungo le ringhiere, sui balconi, nei cortili e sui davanzali di casa. Condividono con gli abitanti del quartiere la cura delle piante, e fanno germogliare un fagiolo in via di estinzione, un antico pomodoro, una salvia dalla foglie larghe, una zucca autoctona. Con le piante, fra le piante, attorno alle loro radici, crescono così le storie delle persone che in quelle poche strade vivono, lavorano e sognano, trasformando una comunità urbana in un consorzio agricolo di cittadini che condividono, nello spazio di pochi metri, gli stessi ideali, uguali strumenti, obiettivi quasi utopici.
Il progetto Ortinconca è un progetto di Garden Community nato agli inizi del 2009 nel centro di Milano ad opera di un gruppo di volontarie. L’obiettivo è la creazione di una piccola comunità di coltivatori all’interno di un quartiere ristretto, il Ticinese, e in particolare nelle strade che si snodano tra Via Conca del Naviglio da una parte, Viale Gabriele d’Annunzio (la Darsena) e Corso Genova dall’altra. Un gruppo di cittadine e vicine di casa che hanno a cuore la biodiversità e vogliono dare un contributo concreto ai salvatori di semi di Civiltà Contadina, mettendo a disposizione terrazze, balconi, cortili, ringhiere, davanzali per la coltivazione di un ortaggio locale in estinzione.
La pianta scelta per la realizzazione del progetto, individuata insieme ai rappresentanti di Civiltà Contadina di Bergamo, è un fagiolo dimenticato e quasi estinto, da tempo assente dalle tradizioni culinarie e dalle tavole della nostra regione. Trovato in località Rova del comune di Gazzaniga (BG) da Antonio Ghilardini, detto Tone, da cui ha preso il nome, il Fagiolo del Tone (nome generico “fasol de Spagna”) è una pianta rampicante, rustica e vigorosa, poco sensibile alle malattie, che cresce anche in condizioni difficili e supera facilmente i due metri d’altezza. Ha fiori molto decorativi. Si presta per chi ha un terrazzo, un balcone, ma anche una ringhiera dove poter far rampicare la pianta. Oltre al fagiolo del Tone, i coltivatori di quartiere seminano altri ortaggi in via d’estinzione: pomodoro Furiosi-Ramella, cetriolo limone, salvia sclarea, peperoncini. Il fagiolo si pianta ad aprile e a luglio. Dopo una prima fase di creazione delle “nursery”, le pianticelle sono distribuite a chi ne fa richiesta e trapiantate in base alla disponibilità di spazio e all’esposizione del terrazzo. Parte dei fagioli raccolti saranno restituiti a Civiltà Contadina, parte saranno esposti e consumati durante una festa di quartiere.
- Ortoinconca - ortinconca@gmail.com
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