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La nuova tecnologia sviluppata da Volvo, StatoilHydro ASA, la società danese H2 Logic, Powercell Svezia e SINTEF è nata dall’unione che ha come obiettivo quello di dare una nuova spinta al settore dell’idrogeno e delle celle a combustibile, una tecnologia piuttosto importante se si punta a ridurre notevolmente le emissioni di CO2 dai trasporti. Il motore a celle a combustibile scandinavo è stato appositamente sviluppato per le condizioni invernali dell’area nord-europea.
Tutto parte dall’idrogeno che può essere generato grazie all’energia impiegata ad abbattere le molecole d’acqua che rilasciano idrogeno e ossigeno. Alimentate a idrogeno le celle a combustibile non rappresentano sicuramente una nuova invenzione, ma le celle a combustibile applicate in particolare a carrelli elevatori sono una versione speciale, di cui alcuni modelli già esistono nel mondo. In questo caso le celle a combustibile possono essere alimentate dall’idrogeno generato dal gasolio trasportato dal camion.
Le celle a combustibile sono come piccole centrali elettriche e quando sono alimentati da idrogeno, il loro unico rifiuto prodotto è acqua. Il nuovo sistema scandinavo a celle a combustibile che come abbiamo accennato è stato appositamente sviluppato per funzionare a temperature sotto zero, facilita l’utilizzo del nuovo motore che può essere utilizzato anche all’aperto nel freddo dei giorno d’inverno e nei in magazzini frigoriferi.
Quest’applicazione particolare delle celle a combustibile a idrogeno è l’ideale per l’utilizzo nei motori di automezzi pesanti e carrelli elevatori e potrebbe potenzialmente offrire significativi benefici ambientali se il loro utilizzo diventasse facilmente scalabile. E mentre negli automezzi pesanti, le celle a combustibile a idrogeno si sostituirebbero al diesel utilizzato quando il camion è a folle, il nuovo sistema potrebbe sostituire completamente l’uso del combustibile fossile nei carrelli elevatori. E con il tempo queste celle a combustibile potrebbero essere utilizzate anche in piccole imbarcazioni portuali.
2,3 milioni di veicoli pesanti su strada negli USA diventano 600.000 posti letto per altrettanti camionisti. In questi automezzi, il motore diesel è tenuto acceso in folle per fornire energia per il riscaldamento, aria condizionata, illuminazione, frigorifero e TV. Si stima che veicoli pesanti di questo tipo sono tenuti accesi in questa modalità per circa 1800 ore l’anno (quasi 11 settimane), generando un totale di 11 milioni di tonnellate di CO2 solo negli USA.
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