Motori Stirling: Energia Elettrica dalla Legna

Scritto da Giordano Mancini - GenitronSviluppo.com in Energia, Energie rinnovabili, News

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Pubblicato il giorno 27 luglio 2011 - 4 commenti



   


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In una fase storica nella quale i combustibili fossili stanno diventando sempre più scarsi e costosi, la ricerca di nuove soluzioni, adatte a nuovi valori e nuovi stili di vita, diventa prioritaria. E’ oramai risaputo che in termini di sostenibilità, autonomia e sicurezza nella produzione di energia elettrica, i microimpianti distribuiti, e quindi l’autoproduzione, sono la risposta più adatta. Una delle vie ancora meno esplorate, fra le varie individuate per l’autoproduzione di energia, è quella dell’utilizzo del motore Stirling. Si tratta di un tipo di motore dalla storia antica, poco conosciuto ai più, ma che sta per vivere una seconda giovinezza. L’invenzione del motore Stirling, detto anche motore ad aria calda di Stirling, è una evoluzione dei motori ad aria calda preesistenti, che all’inizio del 1800 competevano con il motore a vapore per fornire energia meccanica ai macchinari industriali (in opifici e miniere) della prima rivoluzione industriale in Inghilterra. In particolare l’invenzione di Stirling riguardò l’adozione di un recuperatore di calore che effettivamente risultò essere il dispositivo adatto per migliorare in modo notevole il rendimento del motore.

La Via del Motore Stirling

La competizione tra motore ad aria e quello a vapore aveva motivo nel tentativo di avere un’alternativa al motore a vapore stesso che, nelle sue prime realizzazioni, pur avendo caratteristiche superiori di quello ad aria, a causa dell’utilizzo di materiali tecnologicamente scadenti allora a disposizione era estremamente pericoloso per le devastanti esplosioni delle caldaie. Dopo una prima fase di applicazione con buon successo del motore Stirling di dimensioni commerciali, il perfezionamento del motore a vapore con materiali più affidabili rese lo Stirling poco conveniente, in conseguenza il suo uso fu abbandonato.
Ma i vantaggi che stanno facendo apprezzare di nuovo lo Stirling non sono secondari. In primo luogo non avendo combustione interna la manutenzione è ridotta al minimo e non è nemmeno paragonabile ad un motore a combustione interna. In secondo luogo lo Stirling è il motore policarburante per eccellenza, potendo utilizzare qualunque tipo di calore, anche residuo. Attualmente gli esperimenti e gli investimenti maggiori sono rivolti alla possibilità di utilizzare lo Stirling abbinato a pannelli solari a concentrazione, come in questo modello da 12 kW.

Ma il sole non è abbastanza forte dappertutto, mentre invece nelle campagne, dove sono disponibili biomasse di vario genere, lo Stirling potrebbe integrare in inverno, di notte o se c’è poco sole, la produzione elettrica realizzata tramite pannelli fotovoltaici. Vi sono già numerosi sistemi a legna auto costruiti in funzione in varie parti del mondo, come ad esempio questo “dimostratore” realizzato in Inghilterra nel 2008 dalla Stirling society.

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Sono in corso anche i primi tentativi di industrializzazione dei sistemi, come questo modello da 900 watt applicato ad una stufa a pellets, la EPAS BM 1000.

Ma è evidente che siamo ancora agli inizi. La scarsa diffusione delle informazioni su questo tipo di motore e l’originalità dell’idea che si possa realizzare efficacemente energia elettrica mentre si riscalda la casa con legna o pellets, rendono il mercato dello Stirling a legna quasi inesistente. Anche le agevolazioni del conto energia non tengono in considerazione questo genere di tecnologia per la co-generazione. Purtroppo le aziende non possono rischiare di investire in tecnologie che non verranno acquistate in quantità sufficiente. Speriamo però che vi sia una inversione di tendenza e che in un futuro prossimo, ogni grande stufa di campagna e ogni caldaia a legna o a pellets abbia connesso il suo bravo Stirling per l’autoproduzione di energia elettrica.



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Informazioni sull'autore: Giordano Mancini - GenitronSviluppo.com

53 anni, marchigiano. Un passato nei cantieri per la costruzione di centrali nucleari e di piattaforme petrolifere, ha poi accumulato una notevole esperienza nei processi produttivi di vari settori aziendali, come consulente e formatore sui temi dell’ambiente e dell’organizzazione. Impegnato altresì in associazioni e movimenti, in particolare il Movimento della Decrescita Felice ed i Gruppi di Acquisto Solidale, da anni tenta di contaminare i due mondi, quello delle imprese e quello delle persone che vogliono il cambiamento. Nel 2011 progetta Ponti di Fiducia quale strumento di contatto, conoscenza e contaminazione fra utenti consapevoli e imprenditori etici. Considera la presa di coscienza e il cambiamento degli imprenditori e il miglioramento dell’efficienza dei movimenti di volontariato, una delle chiavi di volta del miglioramento della vita delle persone.

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4 commenti

Ci sono attualmente 4 commenti on Motori Stirling: Energia Elettrica dalla Legna. Perhaps you would like to add one of your own?

  1. Complimenti davvero interessante dico sul serio,però il prezzo un pò tosto; se si pensa che in casa si spende intorno ai 1000 euro anno di corrente con 3Kw e considerando che per acquistare uno stirling da altrettanti kw ci vogliono 14000,00 euro per ammortizzarli ci vogliono 14 anni; e poi dopo 14 anni di quanta manutenzione ha bisogno………funziona ancora dopo 14 anni. Non so quanto sia complesso lo sviluppo di questo motore per costare così tanto. Penso dovrebbe costare non dico la metà ma più o meno. Comunque se avessi da investire lo farei non dovrei dipendere da nessuno oltre che dalla mia caldaia. Ancora complimenti

  2. Bell’articolo!
    Angelo la preoccupazione per il rientro dell’investimento è corretta, ma con 14000 € ti porti a casa una caldaia a pellet che riscalda l’acqua e produce energia, quindi il conto economico gira su due voci (comunque consumeresti per avere acqua calda). In oltre oggi esiste un incentivo incentivo per la produzione di energia da biomasse (anche pellett) che sicuramente agevola il rientro dell’investimento. Le prime manutenzioni sul motore di solito vengono consigliate tra le 60000 e le 80000 ore di lavoro 6-9 anni.

  3. L’investimento di 14000 euro non e’ poi cosi grande, considerando che io spendo solo di energia elettrica 500,00 euro circa ogni 2 mesi, e come sappiamo le bollette sono fatte per la maggior parte di tasse.
    Tenedo sotto controllo i consumi ,ho notato che non sono i picchi a determinare una bolletta alta ,ma il consumo costante, il mio si attesta a 800/1000 watth,quindi
    Con una produzione di un kw costante annullerei la bolletta enel ,in piu’ potrei anche staccare il contatore del gas.
    Prendo casa mia solo come esempio.

  4. come funziona caldaia a legna ricavare corrente e costi saluti grazie

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