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Il GSE infatti “ha l’obbligo di acquisire d’ufficio, tramite le Prefetture, la certificazione antimafia per tutti gli operatori che ricevono incentivi per un importo superiore a €150.000, calcolato per l’intera durata del periodo incentivante”. Tutti gli operatori di questo settore, quindi, devono compilare tale dichiarazione. Le verifiche antimafia sono effettuate ai soggetti indicati dall’art. 85 del D.Lgs. 159/2011 e s.m.i. e ai loro familiari conviventi. Con questi ultimi si intende “chiunque conviva” con i soggetti sottoposti ai controlli, purché maggiorenne.
Per quanto riguarda la documentazione da presentare, il Soggetto Responsabile deve fare pervenire al GSE:
- la dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, dove sono presenti i soggetti che devono essere controllati
- la dichiarazione sostitutiva redatta ai sensi del D.P.R. 445 del 2000, a cura dei medesimi soggetti obbligati, riferita ai loro familiari conviventi di maggiore età
- l’eventuale dichiarazione di esenzione dall’obbligo della presentazione della documentazione antimafia.
Sono esenti dal presentare la documentazione:
- Enti pubblici non economici, Amministrazioni pubbliche
- Studi professionali
- Scuole Pubbliche/Parificate, Strutture Sanitarie Pubbliche
- Condomini
- Regioni e autonomie locale, Enti Locali
- Enti pubblici economici
- Enti non commerciali
L’informazione antimafia ha una validità di 12 mesi dalla data del rilascio quindi deve essere aggiornata periodicamente. Ciò significa che bisogna predisporre ogni anno i documenti richiesti e inviarli al GSE, tramite la sezione del Portale informatico Antimafia del Gestore, anche se non vi sono stati cambiamenti nell’assetto societario o nei componenti del nucleo familiare.
Il GSE, in mancanza della documentazione necessaria, debitamente compilata, sottoscritta e corredata dei documenti di identità in corso di validità di ogni dichiarante, ha quindi il diritto di sospendere le convenzioni ed ogni tipo di incentivo.
La comunicazione errata da parte del GSE
Ultimamente però il Gestore ha bloccato erroneamente delle agevolazioni. In particolare, il GSE aveva inviato in prima istanza una comunicazione di “Preavviso di sospensione di ogni forma di incentivazione in essere con il GSE per mancanza della documentazione necessaria ai controlli antimafia”, dove si consigliava di controllare l’aggiornamento annuale della documentazione antimafia o provvedervici entro e non oltre 30 giorni dalla ricezione della mail. La comunicazione era rivolta sia a coloro che non avevano effettuato l’aggiornamento o che comunque l’avevano effettuato in maniera errata o incompleta, sia a quelli che avevano già aggiornato i dati sul portale GSE.
In seguito, il GSE ha inviato una nuova comunicazione sulla sospensione dell’incentivo per pratiche antimafia GSE incomplete, non conformi o non pertinenti. In questo caso si tratta della “Sospensione della Convenzione per mancanza della documentazione necessaria ai controlli antimafia ai sensi del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione e nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia.” Questa email però sembra che venga inviata anche a coloro che hanno caricato in maniera corretta e nelle tempistiche l’aggiornamento dell’antimafia.
Il contenuto riporta che: […] nonostante i numerosi inviti e il sollecito, con il quale Vi si chiedeva, in ragione della documentazione risultata incompleta e/o non conforme ovvero della dichiarazione di esenzione risultata non pertinente da Voi presentata, di inoltrare entro i successivi 30 giorni la Documentazione Antimafia o nuova richiesta di esenzione, pena la sospensione degli incentivi, ad oggi non risulta che abbiate provveduto a trasmettere la documentazione richiesta; la trasmissione di questi documenti costituisce adempimento necessario e propedeutico per gli accertamenti previsti dal Codice antimafia.
Pertanto, con la presente il GSE comunica che gli effetti della Convenzione in Conto Energia sono cautelativamente sospesi. […]
Il GSE comunque informa che nel caso in cui il Soggetto Responsabile abbia i documenti e i dati corretti dovrà trasmettere attraverso il portale web la documentazione necessaria ai controlli antimafia verificandone la conformità con la dichiarazione. Le convenzioni verranno così riattivate dopo avere eseguito le opportune verifiche sulla nuova documentazione e sulla trasmissione della documentazione antimafia alla Prefettura – UTG competente attraverso la Banca Dati Nazionale Antimafia.
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