Piccoli sacchetti con dei fili a basso costo e terreno ricco di humus può essere in grado di ricaricare una lampada o una piccola modesta batteria di cellulare. È già da un secolo che gli scienziati hanno scoperto come sia in grado produrre energia elettrica grazie alle reazioni metaboliche di batteri che vivono nel suolo. Ma per la maggior parte degli scienziati questo è stato solamente un piccolo gioco, considerato il grande sforzo per generare una corrente molto bassa. Ma il team della Harvard, il Lebônê ha utilizzato l’idea per progettare una batteria a celle a combustibile microbica poco costosa per essere utilizzata nell’area dell’Africa sub-sahariana, dove più di 500 milioni di persone vivono senza elettricità. Le cella a combustibile microbico, o MFC, sono in grado di produrre abbastanza corrente per alimentare anche delle piccole luci a LED e caricare un batterie cellulare. Una comodità che potrebbe rivelarsi spesso molto importante.
Propriamente Lebônê significa “bastone di luce” in lingua dell’Africa meridionale Sotho. Il team ora ha appena testato sul campo la propria batteria a celle a combustibile microbica in Tanzania, paese d’origine di un membro del team, Stephan Lwendo. Semplice ed economica, la MFC è venduta semplicemente in un secchio. Esso consiste in un anodo di grafite (un panno), un catodo (i fili elettrici in disuso), e fango ricco di concime, uno strato di sabbia agisce come una barriera per gli ioni sciolti in acqua salata. Nel giugno 2009, i membri del team hanno viaggiato in Namibia per lanciare un programma pilota con 100 MFC composto da sacchetti di tela di piccole (un secchio di 5Kg) dimensioni che potevano essere collegati anche insieme per aumentare la tensione.
Quando i batteri e microbi nel letame vengono tenuti e mantenuti sani e in vita la batteria a MFC è in grado di produrre energia per mesi. “Gli africani delle aree rurali possono semplicemente utilizzare le proprie risorse della terra”, spiega un membro del team Aviva Presser Aiden. Realizzando una “tecnologia” in grado di fornire energia per alcuni dei 500 milioni di abitanti dell’Africa sub-sahariana Il sistema è ideale naturalmente per le nazioni in via di sviluppo perché le celle a combustibile microbiche sono a basso costo di produzione, si possono realizzare facilmente e utilizzano risorse locali. Sicuro è che sembra un peccato che questa tecnologia possa essere sfruttata solo in Africa in questo momento. Non sappiamo voi, ma noi saremmo più che felici di seppellire alcune MFC nei nostri cortili e giardini per alimentare i nostri piccoli dispositivi elettronici.
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