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Sono numerosi gli studi in atto per sviluppare nuovi materiali e polimeri via via sempre più leggeri per creare batterie ultra sottili, flessibili e biodegradabili. Ma fino ad ora, la strada dei polimeri è stata impraticabile perché gli strati ultrasottili non hanno fornito il giusto ma soprattutto efficace contenitore per gli ioni. Le batterie di carta sono il futuro, dicono i ricercatori. Immaginate una carta da regalo che potrebbe fornire energia per illuminare sulla sua superficie le parole “Buon Compleanno”. Tuttavia, fino ad ora queste nuove batterie di cellulosa sono poco pratiche soprattutto a causa della loro bassa capacità di mantenere la ricarica.
Ora Maria Strømme e i ricercatori di Uppsala hanno scoperto che alcune specie di alghe maleodoranti che crescono a ciuffi sulle spiagge, note come Cladophora, possono anche essere utilizzate per creare un tipo di cellulosa che ha 100 volte la superficie più porosa. Ciò significa che può contenere abbastanza polimeri conduttori per ricaricarsi in modo efficace e trattenere l’elettricità per un tempo prolungato. Nasce così la batteria a ioni dalle alghe.
Ricaricabile in appena 11 secondi rispetto alla cellulosa comune, la nuova batteria alle alghe, potrebbe essere utilizzata in qualsiasi dispositivo che richiede elettronica flessibile per esempio, in capi d’abbigliamento. Ma fattore più importante, le batterie alle alghe sono biodegradabili e potrebbero un giorno sostituire tutte le pericolose ricaricabili e non.
“Abbiamo a lungo sperato di trovare un materiale simile alla cellulosa per questa nuova generazione di batterie ultra sottili e queste alghe hanno dimostrato che ciò è possibile. Inoltre sono anche molto facili da fabbricare “, afferma Maria Strømme, nanotecnologa all’Università di Uppsala. “Queste nuove tecnologie sostenibili creano nuove possibilità per la produzione su larga scala di soluzioni rispettose per l’ambiente e con un buon rapporto costi-benefici”. La nuova batteria ha anche mostrato un incremento esponenziale nella capacità di mantenere la ricarica nel tempo. Mentre una batteria analoga in polimeri ha mostrato un calo del 50% della quantità di ricarica dopo 60 cicli, la nuova batteria alle alghe ha mostrato solo una perdita del 6% su 100 cicli di ricarica.
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