L’Etanolo e l’aumento dei prezzi dei generi alimentari. #3 Approfondimento: Capire i biocarburanti e la crisi in atto. Dalla soia al mais, precisazioni necessarie per strategie energetiche e geopolitiche

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L’aumento della domanda mondiale di cereali e oli vegetali causato dalla crescita della popolazione (vedi in Cina e India) oltre ad un dollaro debole, ai problemi della produzione agricola in tutto il mondo e il prezzo del petrolio sempre oltre i $ 100 per barile, sono solo alcuni dei fattori riscontrabili per l’aumento dei prezzi alimentari. Uno degli obiettivi principali della produzione di biocarburanti e biodiesel è quello di non dover intaccare le materie prime alimentari, ma secondo le fonti ufficiali ma questo non accade visto che per produrre biodiesel vengono utilizzati prevalentemente semi di soia, considerando questa come unico fattore all’aumento generale e totale dei prezzi.

• Vediamo in particolare che:

> Gli USA sono il più grande produttore ed esportatore al mondo di soia.

> L’inflazione alimentare è aumentata del 4% circa nel 2007 a fronte di una media annua del 2,5%.

> Il consumo mondiale di soia è aumentato del 13,2% nell’arco di 2 anni.

> La produzione di biodiesel negli USA riguarda circa 2,8 miliardi di libbre di olio di soia cioè circa il 20% del totale consumo interno di olio di soia.

> La superficie di terreni agricoli dedicata alla soia è in declino nei prossimi anni a causa della forte domanda di mais che direttamente aumenta il prezzo della soia.

> La produzione di biodiesel da soia nel 2007 è stato stimato in circa 450 milioni di galloni mentre la produzione di etanolo da mais supererà i 10 miliardi di galloni entro il 2009.

Stime parlano di un incremento del 0,2 – 0,3% sul totale aumento del 4% del prezzo dei prodotti alimentari negli ultimi anni. Ma qual è la verità? Concordando con analisti come Brent Searle, assistente speciale all’Oregon Department of Agricolture che spiegano l’aumento dell’inflazione alimentare come complesso sistema di cause e che non può essere dovuto ad una singola fonte. Brent ha documentato la sua tesi riportando che del totale 4%:

• 0,2 -0,3% a causa dell’etanolo prodotto dal mais.

• 0,8 – 1% a causa dell’aumento del prezzo del carburante.

• 3,5 – 4% dovuto ad altre cause.

Ecco invece ora un elenco ancora più dettagliato e approfondito dei fattori che influenzano i prezzi dei generi alimentari in USA:

• 1. Crescente aumento della classe media in America Latina e Asia, che può permettersi più carne e latte guidando così la domanda di grano per nutrire il bestiame d’allevamento.
• 2. Una forte siccità in Australia nel 2006 e 2007 che ha ridotto l’approvvigionamento di latte e grano disponibile per l’esportazione.
• 3. I bassi prezzi del frumento in tutto il mondo negli ultimi anni hanno portato i coltivatori a coltivare meno piante di frumento a scapito del grano, diminuendo le consegne “just in time” oltre agli inesistenti incentivi per l’immagazzinamento del grano stesso da parte degli agricoltori. Tutto questo ha portato ad una diminuzione delle scorte di grano causando la risalita dei prezzi del frumento.
• 4. Parassiti locali e malattie, inondazioni e siccità oltre ad altre cause naturali hanno inciso sulla produzione di frutta fresca, verdura e altri prodotti modificandone la disponibilità e il prezzo.
• 5. Aumenti del costo di manodopera statale e federale, dei salari minimi dell’intera filiale dall’azienda agricola, alla trasformazione al ristorante, possono influenzare i prezzi dei generi alimentari. Il 40% del prezzo di vendita alimentare al dettaglio è legato al costo di manodopera successivo al rilascio dall’azienda agricola.
• 6. L’aumento dei costi dell’oro nero a più di $ 100 al barile rende più costosi diversi processi, da quello di conservazione al trasporto per non parlare dei successivi impatti al dettaglio in negozi e ristoranti.
• 7. Scelte personali, ad esempio il latte biologico costa quasi il doppio del latte convenzionale e i consumatori spesso scelgono di pagare prezzi più elevati in base alle proprie preferenze.
• 8. Il declino del dollaro rende più costose le importazioni di prodotti alimentari creando una maggiore domanda di esportazioni per gli USA, circa il 30% della frutta e verdura consumata negli USA sono importati.9. Gli utili delle aziende. L’inflazione spesso è una scusa per causare maggior escursione di prezzi.
• 10. Impatto marginale della domanda di etanolo dal mais per gli USA e della canna da zucchero per il Brasile.

Molte fonti parlano che il sensibile aumento di prezzo per i generi alimentari è dovuto per la maggiore dal prezzo del petrolio e alla crescente domanda di prodotti alimentari in tutto il mondo. Volendo scommettere invece che l’etanolo estratto dal mais che richiederà circa il 30% della raccolta di mais negli USA entro il 2015 sarà considerato come molto più colpevole del biodiesel estratto dalla soia, ora considerato come maggior inquisito per il significativo aumento dei prezzi degli alimenti.

[ Links utili e approfondimenti ]

• GAS2

• Biofuels Un Disastro Planetario

• Borsamonitor

• Biocarburanti, l’Europa sospende l’obiettivo 10% entro il 2020. #2 Approfondimento: Capire i biocarburanti e la crisi in atto. Fra sostenibilità e lobby petrolifere

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