Se qui sei nuovo ISCRIVITI alle News RSS feed. Thanks for visiting!
Il CEO del Centre Suisse d’Electronique et de Microtechnique ha già ricevuto 5 milioni di € da Ras Al Khaimah degli Emirati Arabi Uniti per avviare la costruzione di un prototipo di un’isola solare in quel paese. Nonostante le poche informazioni reperibili nel web site del ricercatore Hinderling un noto blog ha stimato che un’isola solare progettata dal ricercatore è in grado di produrre 190 MW di potenza toccando i 0,15 $ per KWh. Le isole solari sono realizzate mediante una membrana di plastica su cui sono applicati i concentratori solari in modo da galleggiare sull’acqua. I concentratori solari sono in grado di scaldare dei liquidi che trasformati in vapore muovono una turbina che genera energia. Questo metodo per produrre energia utilizzato nelle isole solari è molto noto e già diffuso ed impianti di questo tipo stanno emergendo come una delle principali alternative alle centrali a combustibile fossile. Tra cui Google è uno dei principali investitori per questa forma di produzione di energia termica solare.
Ma perché produrre energia termica solare in pieno oceano? Hinderling sostiene che l’intera piattaforma dell’isola solare può allinearsi con il sole, generando la massima efficienza senza complicati sistemi meccanici di tracciamento. Il prototipo di isola solare realizzato entro il 2010 avrà un diametro di 370m. Il ricercatore Bollinger del Lawrence Berkeley Nation Lab sostiene che realizzare l’isola solare non è un problema ma mette in serio dubbio la redditività dell’impresa. “Sono sicuro che sia possibile realizzare l’isola solare ma la tecnologia solare attuale applicabile non è sviluppata a tal punto da poter creare un’impresa redditizia”. Da una prospettiva di fattibilità ci si è interrogati sulla reale efficienza di spingere nell’oceano l’energia termica solare dove variabili come le onde del mare potrebbero modificare la precisione di monitoraggio del sole. “Sicuramente lo spazio enorme offerto alle isole solari al mare è un premio allettante ma io non lo credo che lo sia altrettanto per l’energia solare termica. Visto che può funzionare meglio nei deserti dove è possibile trovare altrettanto spazio utile”. Un altro ostacolo che deve affrontare Hinderling con le sue isole solari è rappresentato dalla trasmissione dell’energia elettrica alla rete anche se già le piattaforme eoliche off-shore potrebbero essere oggetto di particolare attenzione.
In conclusione per le isole solari è meglio attendere il prototipo per trarre le dovute analisi del caso mentre questo progetto potrebbe sicuramente essere affiancato dalle futuribili colonie oceaniche galleggianti di Peter Thiel. Ci avreste mai pensato che un piccolo gruppo di milionari della Silicon Valley nel giro di pochi anni potesse avere la possibilità di creare una pseudo-nazione sovrana galleggiante posta in acque internazionali? Ebbene grazie ad una donazione di $ 500.000 dal fondatore di PayPal, da Peter Thiel ingegnere di Google ed un ex programmatore per Sun Microsystems, hanno lanciato le Seasteading Institute, un progetto dedicato allo sviluppo di comunità sperimentali in pieno oceano “con diversi contesti sociali, politici e sistemi giuridici”. Thiel ha spiegato che “Da decenni c’è chi desidera di poter ritornare all’inizio del secolo e Seasteading è un evidente passo in avanti verso la promozione di uno sviluppo e modello sociale pratico per tutto il mondo”.
Le colonie oceaniche Seasteading potrebbero suonare come un film di fantascienza o un videogioco futuribile ma il progetto è alquanto reale e si prevede di gettare le basi di un prototipo delle Seasteading nella baia di San Francisco entro i prossimi 2 anni. Un passo in avanti verso la creazione di città-stato sottomarine private. Le Seasteading entrano benissimo nel pantheon delle potenziali comunità utopiche dove esistono persone che cercano di vivere al di fuori delle nazioni e degli stati in pieno oceano. Insieme alle Seasteading un progetto ambizioso è stato il Marshall’s Savage Aquarius Project che mirava ad una colonizzazione umana dell’universo. Ci pensò anche il miliardario Michael Oliver con il suo tentativo di creare una nuova isola, la Repubblica di Minerva, dragando le acque nei pressi di Tonga. E poi la Freedom Ship, una nave lunga 1,5 km in grado di contenere un paese dal costo di 10 miliardi di $. Ma nessuno di questi progetti ha avuto un seguito. Da qui sono partiti i fondatori del Seasteading Institute, pienamente consapevoli dei progetti precedenti.
Il Seasteading a differenza dei tanti progetti futuribili parte con uno spirito imprenditoriale e fai-da-te per creare soprattutto una mentalità per le città-stato oceaniche. “C’è una storia ricca di personaggi che cercano questo pazzo tipo di cose e l’idea di realizzare Seasteading invece non lo è affatto!” ha dichiarato Joe Lonsdale, presidente dell’istituto ed uno dei direttori al Clarium Capital Managment, un fondo multibilionario di credito. Le Seasteading partiranno così grazie ad un prototipo dal costo di un paio di milioni di dollari in modo da ridimensionare e ristrutturare un esistente giacimento petrolifero off-shore. In sostanza le Seasteading consisterebbero in un “tubo” con alimentatori esterni che potrebbero essere riempiti di aria o acqua per aumentare o diminuire le condizioni di vita sulla piattaforma superiore. Il design delle Seasteading aiuterebbe così meglio l’assalto delle potenti onde oceaniche riducendo al minimo lo spazio esposto dalla struttura all’energia del mare. Lo spazio vitale progettato per le Seasteading è di circa 300 mq a persona all’interno del “tubo” oltre agli edifici sovrastanti la piattaforma, giardini, pannelli fotovoltaici, turbine eoliche e ovviamente l’accesso ad internet. La vita nelle Seasteading dicono i progettisti, dipenderà dal modello di business applicato, ad esempio l’acquacoltura o il turismo che fornirà un sostegno economico alle persone permanenti a bordo del Seasteading.
[ Links utili e approfondimenti ]
26 settembre 2011 alle 12:47
Dear Sirs, It is difficult for me to understand why, even if there is a person with a good idea regarding an extremely important subject such as the alternative energies, it is hard to find someone willing to
invest some money on this, despote the fact that, in general, there is waste of money. No big financing is needed to realize this project, therefore it becomes really difficult for me to understand why nobody is willing to try.Do not think only about wind,sun,water,please consider also these projects that do not need these elements.With this mechanism i am confident to be able to reproduce an unbalanced continuos movement.This device coud revolution the way to produce energy.A financing is needed,is order to be finished.Why don t we try to create this prototype to get her?
Michele Stragà
If you are interested in,please contactme
http://www.youtube.com/watch?v=k2qXEFDRW50