L’Architettura Dinamica. Il manifesto di Dubai di David Fisher con la sua Torre Rotante. Nasce così la nuova architettura sostenibile urbana e nasce a Firenze

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Bioarchitettura

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Pubblicato il giorno 23 giugno 2008 - 2 commenti



   


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Costruire a Dubai sfida inevitabilmente qualsiasi idea di sostenibilità a causa delle temperature estreme e la mancanza d’acqua della regione. Nonostante questa realtà e i $ 140 e più per ogni barile di petrolio sta rendendo possibile per gli architetti cercare metodi costruttivi e design radicalmente nuovi, sperimentando tecnologie e modelli che tentano di produrre più energia di quella che consumano e in tal modo raggiungere ciò che noi potremmo definire architettura sostenibile. Il Dynamic Architecture è un edificio costantemente in movimento in grado di cambiare la sua forma e di generare energia elettrica per sé e per gli edifici circostanti.


Così si manifesta il Dynamic Architecture di Dubai che con le sue 48 turbine eoliche così come i suoi pannelli fotovoltaici producono energia grazie al vento e alla luce del sole stimando un valore di produzione di circa 7 milioni di dollari l’anno. Il Dynamic Architecture per le proprie peculiarità sarà un simbolo in grado di sfidare buona parte della cultura tradizionale edilizia, la Dynamic Architecture sarà inoltre simbolo di una nuova filosofia urbanistica battezzata con il proprio nome: Architettura Dinamica.

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Il Dynamic Architecture fa dipendere innanzitutto il suo nome dalla possibilità di poter modificare la propria forma grazie alla sua struttura a piani separati che ruotano in modo indipendente l’uno dall’altro per adattarsi e seguire le esigenze dei propri abitanti.  La Dynamic Architecture progettata dal già conosciuto David Fisher prepara ad una nuova frontiera l’architettura sostenibile urbana. D’ora in avanti gli edifici non saranno più rappresentati dalle tradizionali 3 dimensioni (lunghezza, larghezza, altezza), se ne aggiungerà una 4a, il tempo, che supererà i limiti tradizionali del costruire introducendo nuovi paradigmi formali e applicando nuove tecnologie che fino ad oggi erano rimaste ai margini dei processi costruttivi. Ed è proprio questa 4a dimensione a rappresentare il cuore dell’invenzione di Fisher aprendo ad una nuova era da quando l’uomo ha cominciato a realizzare abitazioni con un concetto alle spalle. Prepariamoci quindi a vedere cambiare le nostre città più rapidamente di quanto non immaginiamo: il progetto della Dynamic Architecture di Dubai infatti sta concentrando su di sè grande attenzione da parte di molti media in tutto il mondo.

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I nostri palazzi cambieranno. Le forme non resteranno fossilizzate nell’istantanea immaginata dal progettista ma si evolveranno, dando alla città nuova capacità di innovarsi. Con l’Architettura Dinamica cambia anche la stessa filosofia dell’abitare: non dovendo più essere costretti a subire la severa matita del progettista ma con l’Architettura Dinamica è l’utente al centro così la struttura cambia a seconda delle esigenze dei propri occupanti. La “torre rotante” di Dubai come punto di partenza per questa nuova filosofia vanta un contenuto di innovazioni tecnologiche che fino ad oggi non erano nemmeno state considerate, partendo dalla componente rotante che permette il movimento dei piani, alle turbine eoliche per la produzione di energia. Ma nonostante l’altissima qualità dell’edificio, il contenuto di innovazioni e di tecnologie la “torre rotante”, simbolo dell’Architettura Dinamica costerà solo il 10% in più rispetto ad un grattacielo tradizionale “non rotante”, questo grazie ai processi di realizzazione industrializzati; la “torre rotante” di Dubai infatti sarà il primo grattacieli per il 90% prefabbricato e quindi assemblato successivamente, solamente il cuore centrale sarà l’unica parte che verrà realizzata secondo le tecniche costruttive tradizionali.

Questa nuova tecnica costruttiva impiegata nella “torre rotante” di Dubai, che passa attraverso una razionalizzazione del processo produttivo permetterà notevoli risparmi sia in termini di tempo che in termini di costo. Con meno personale coinvolto in cantiere si stima una riduzione di costi pari al 23% in meno di un edificio costruito secondo il metodo tradizionale. Il cantiere della “torre rotante” di Dubai infatti vedrà impiegate soltanto 90 persone, contro le 2.000 che normalmente si troverebbero impiegate in cantieri analoghi. Senza contare il fatto che eliminando nella struttura del Dynamic Architecture qualsiasi nodo strutturare periferico, il cuore centrale garantirà un aumento della resistenza antisismica rispetto ad un edificio tradizionale.

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Ogni turbina eolica del Dynamic Architecture di Dubai produce 0,3 MW di energia elettrica rispetto a 1-1,5 MW generati da una tradizionale turbina eolica verticale a torre. Considerando che a Dubai si possono considerare 4000 ore di vento l’anno, le turbine eoliche integrate nel Dynamic Architecture genererebbero 1.200.000 KW/h di energia. Stimando un consumo per una famiglia media di circa 24.000 KW/h ogni turbina è in grado di fornire energia per circa 50 famiglie. Considerando che nel Dynamic Architecture saranno presenti 200 appartamenti, di conseguenza 4 turbine eoliche possono prendersi cura del loro fabbisogno energetico. L’energia in eccedenza, prodotta dalle restanti 44 turbine, potrebbe essere distribuita così negli edifici posti nelle vicinanze. Tuttavia dato che la velocità media del vento a Dubai è di soli 16 Km/h gli architetti dovrebbero essere in grado di raddoppiare possibilmente il numero delle turbine eoliche. Le turbine eoliche orizzontali della Dynamic Architecture sono semplicemente installate fra i piani risultando essere praticamente invisibili e inoltre sono poste a distanza zero dal consumatore il che rende la loro manutenzione piuttosto facile e snella.

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Il moderno design dell’edificio e la fibra speciale di carbonio si prenderebbero cura dei problemi di acustica impiegati in un complesso e avvenieristico sistema di insonorizzazione che impedisce, anche nelle peggiori condizioni di vento forte, gli occupanti degli edifici possano in alcun modo risentire di rumori o vibrazioni prodotti dagli elementi mobili delle turbine eoliche. Tanto che la produzione di energia elettrica con i suoi impianti, generalmente piuttosto invasivi, non hanno alcuna conseguenza sull’aspetto estetico del palazzo compiendo un passo rivoluzionario per le fonti energetiche alternative. E’ curioso, ma forse non casuale, che la nuova epoca dell’architettura del futuro segnata da tecniche costruttive e tecnologie avanzate, nasca proprio a Firenze nello studio di David Fisher prima di raggiungere Dubai e altre 11 capitali economiche di tutto il mondo.

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2 commenti

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  1. Salve,
    sono un geometra fiorentino di 31 anni e mi occupo del business piscine all’interno di Culligan Italiana SpA.
    Lavoro presso la Filiale di Firenze e sarei estremamente lusingato di poter presentare allo studio dell’Arch. David Fisher la ns. azienda e i ns. business.
    Resto in attesa di un Vs cenno.

    Culligan italiana spa
    Via della Treccia 27
    50145 FIRENZE
    Tel 05534211
    cell 3487736885

  2. annovi james
    titolare laboratorio modelli architettonici
    vi invito a visitare il sito del trentennale della ns. azienda

    grazie
    annovi james

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