Piante Geneticamente Modificate per assorbire più acqua. Ad Israele la ricerca mira a sopperire le gravi carenze d’acqua delle colonie grazie alle avanzate ricerche della TAU

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Una parte della crisi alimentare globale è provocata dagli inefficienti metodi di irrigazione. L’acqua prima evapora e meno raggiunge le radici delle colture provocando un enorme spreco di acqua ed energia. I ricercatori della Tel Aviv University stanno tuttavia studiando una nuova soluzione che trasforma il problema partendo proprio dalle radici delle piante. L’obiettivo dei ricercatori israeliani è quello di modificare geneticamente le piante per ottenere radici che migliorano le loro capacità di ricerca dell’acqua tanto dispensabile per la loro sopravvivenza.

Conosciamo tutti i problemi dell’area mediorientale e sappiamo quanto per Israele, accusata più volte di aver tagliato i rifornimenti d’acqua per le proprie colonie e togliendola alle popolazioni palestinesi, ora alla Tel Aviv University si sta cercando di risolvere la causa principale dello spreco della preziosa acqua. “Migliorare l’assorbimento dell’acqua nelle piante nelle colture irrigue è davvero molto importante”, spiega il prof Amram Eshel. Il suo team già conosciuto per lo sviluppo di “arbostrutture” che mirano a creare una nuova eco-architettura sviluppata grazie agli alberi, si stanno avvalendo di una recente scoperta nel campo genetico, in particolare l’identificazione del gene che controlla la capacità di inviare acqua dalla radici verso la pianta. Gli scienziati della TAU stanno infatti osservando come le piante coltivate in aria umida modificano l’orientarsi delle radici verso l’acqua.

Fino ad ora l’agricoltura aereoponica è stata utilizzata per poche applicazioni ed in piccola scala ma utilizzando modelli sperimentali come piante di Arabidopsis, una piccola pianta a fiore della famiglia dei cavoli, si può notare come questi esperimenti offrano interessanti risvolti al fine di diminuire le conseguenze ambientali quindi le conseguenze economiche per diverse aree agricole.

“Il nostro obiettivo è quello di risparmiare acqua“ spiega Eshel, “stiamo aumentando l’efficienza -dell’impianto- idrico delle piante. Piante che possono assorbire più acqua miglioreranno il valore economico futuro. Esistono piante che offrono un risparmio idrico significativo, ma è difficile ottenere un reale risparmio idrico per gli agricoltori di tutto il mondo.” Già nel XIX gli scienziati hanno avuto modo di osservare come le radici delle piante cercassero naturalmente le zone umide del suolo. Ma il fenomeno anche se tuttavia ben documentato, fino a poco tempo fa non offriva alcun indizio su come il meccanismo lavorasse. Le nuove prospettive della Tel Aviv University e dei ricercatori infatti potrebbero portare uno sviluppo di colture ed impianti super tecnologizzati ed in grado di diminuire le gravi carenze idriche della regione.

[ Links utili e approfondimenti ]

• Science Daily

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