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Google sta progettando di avere un prototipo di specchio solare pronto per la presentazione interna entro i prossimi due mesi. Poi si effettueranno gli esami più aggressivi e dettagliati per assicurarsi che la tecnologia sia in grado di sopportare decenni di usura. Google sta anche lavorando per sviluppare una turbina a gas da applicare agli impianti ad energia solare al posto del gas naturale, che potrebbe ridurre ulteriormente i costi dell’energia elettrica.
“Siamo stati a guardare troppo dall’esterno lo sviluppo di tecnologie solari termiche, ora invece vogliamo cercare da soli i materiali da utilizzare sia per la superficie riflettente degli specchi solari, nonché i materiali per il supporto su cui lo specchio è montato,” spiega Bill Weihl di Green Energy affiliata di Google, noto per il suo motore di ricerca su Internet, che già alla fine del 2007 aveva dichiarato di voler investire in società specializzate nel solare termico e di fare ricerca. “Non siamo ancora arrivati”, afferma Weihl. “Ma sono molto fiducioso che potremmo avere specchi che sono meno costosi ma tecnologicamente gli stessi di quelli che utilizzano nello spazio … In due o tre anni avremo una dimostrazione di un sistema pilota di grandi dimensioni”, continua Weihl. Google sta investendo in due società del settore solare termico, eSolar e Bright Solar, ma non sta direttamente lavorando sugli specchi solari. “Dobbiamo investire in particolar modo nelle fasi iniziali per incoraggiare idee innovative nel settore. Magari e soprattutto grazie a finanziamenti governativi”, conclude speranzoso Weihl.
[ Links utili e approfondimenti ]
21 settembre 2009 alle 17:36
Se sottogronda per una lunghezza di 10 metri, installassi un impianto solare termico (certificato) a concentrazione con specchi e un tubo per tutta la lunghezza, potrei attenere calore a sufficienza per scaldare tutta la casa d’inverno? A me sembra di si, a voi tecnici?
Eticalgreen