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La produzione di fertilizzanti artificiali è un processo ad alta intensità energetica che consuma circa l’1% del fabbisogno mondiale di energia. Per quanto strano possa sembrare, l’urina umana ricca di azoto invece potrebbe evitare l’emissione di oltre 180 milioni di tonnellate di C02 all’anno. Sistemi di raccolta delle urine con serbatoi di stoccaggio sotterranei sono stati costruiti dal Stockholm Environmental Institute in Svezia e un primo sistema di distribuzione provvede a 800 case della Cina rurale, con un risparmio stimato di 20 tonnellate di emissioni di C02 all’anno.
I due maggiori consumatori di energia elettrica in casa sono i condizionatori d’aria e i frigoriferi, ma potrebbero entrambe presto diventare energeticamente più efficienti grazie ad un nuovo metodo di raffreddamento. La refrigerazione magnetica grazie all’utilizzo di alcune leghe metalliche forma un campo magnetico che induce al raffreddamento l’aria. Camfridge, con sede a Cambridge, nel Regno Unito, afferma che il loro nuovo prototipo di frigoriferi e condizionatori d’aria taglierà l’utilizzo di energia di circa il 40% in confronto ai modelli convenzionali.
La prima lavatrice che lava “praticamente senz’acqua” potrebbe presto enormemente tagliare la richiesta di risorse idriche ed energia per pulire i nostri panni sporchi. Prototipi sviluppati da una start-up britannica, Xeros, basa la sua tecnologia su migliaia di perline di nylon polarizzato. Questi stick assorbono lo sporco, lasciando asciutti i vestiti, utilizzando il 90% in meno di acqua e il 40% in meno di energia rispetto alle lavatrici e lavatrici-asciugatrici combinate convenzionali. Una nuova tecnologia sostenibile, affermano i ricercatori di Leeds, UK, che sarà a disposizione dal 2010. Se il numero stimato di 300 milioni di famiglie in tutto il mondo utilizzassero questa nuova tecnologia sostituendo le lavatrici odierne, le emissioni di C02 annuo sarebbero in caduta di 28 milioni di tonnellate.
Aumentare il numero di strati di vetro o di plastica in una finestra può far risparmiare notevolmente sul riscaldamento come sul raffreddamento. Visionwall di Edmonton in Alberta, Canada, è una quadrupla finestra di vetro costituito da due strati di polietilene rigido inserito tra due strati di vetro, una tecnologia che taglia le perdite di calore di un fattore 4 rispetto alle tradizionali finestre a doppi vetri.
Le alghe coltivate crescono grazie alla luce solare e alla somministrazione di CO2 e se trasformate in biocarburante possono produrre fino a 100 volte il biocarburante per ettaro di mais, soia o coltivazioni di canna da zucchero. Petroalgae di Melbourne, ha intenzione di concedere in licenza il primo impianto di biodiesel commerciale in Cina dal prossimo anno e afferma che le proprie alghe possono ingerire C02 direttamente dalle ciminiere delle centrali elettriche. Se le emissioni provenienti da impianti di tutto il mondo fossero utilizzate immediatamente per farvi crescere alghe per la produzione di biodiesel, le emissioni di C02 sarebbero in caduta di circa 9 miliardi di tonnellate l’anno.
Il metano estratto dai rifiuti di origine animale può essere usato come combustibile. Il più grande impianto di biogas in Penkun, in Germania, è stato completato nel 2008 e converte 84.000 tonnellate di letame all’anno in combustibile subito utilizzabile. Il concime liquido, insieme a mais e grano, alimenta i fermentatori dove il biogas genera 20 MW di elettricità e 22 MW di calore per 50.000 abitanti della città.
Fino al 10% di tutta l’elettricità prodotta si perde prima che raggiunga l’utente finale a causa di inefficienze nella griglia elettrica. L’American Superconductor con sede a Devens, Massachusetts, ha sviluppato un filo superconduttore che taglia le perdite della linea di trasmissione. Nel 2008, la società ha già fornito il filo per la prima linea al mondo di trasmissione grazie a superconduttori, una trasmissione lunga 600 metri nello stato di New York.
Sono in fase di sviluppo dei diodi in grado di produrre la stessa quantità di luce ad incandescenza delle lampade fluorescenti compatte, ma solo utilizzando una piccola frazione della stessa energia. Finora tecnologie del genere hanno tuttavia creato fonti luminose pallide e fredde. Una società inglese dell’Oxford Advanced Surfaces ha la risposta. Adottare a livello mondiale LED come questi di nuova generazione potrebbe ridurre il consumo globale di energia per l’illuminazione della metà.
[ Il Top delle Tecnologie Verdi: Parte II ]
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