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Il micronutriente adottato dalla Green Star, secondo i test condotti dalla Biotech, è in grado di aumentare la totale biomassa di ogni ciclo di raccolta delle alghe ben più del 100%. Spiega Joseph La Stella, presidente di Green Star: “Questa formula è un passo importante per l’industria di trasformazione delle alghe. Le alghe oggi possono realmente detenere reali risposte ai molti e gravi problemi che affliggono il mondo d’oggi, fra cui la carenza di carburante, il riscaldamento globale e la carenza di approvvigionamento alimentare. Nostra intenzione infatti è quella di rendere il micronutriente disponibile rapidamente in tutto il mondo”. Green Star per questo metterà a disposizione un campione di micronutriente per le alghe a tutte le università, istituti di ricerca e strutture commerciali per svolgere i test specifici sui vari ceppi di alghe. La Stella inoltre ha dichiarato: “Non sappiamo se questa formula funzionerà su tutte le specie di alghe e Green Star intende creare per questo una banca dati sul nostro sito web dei riscontri di tutti gli enti che partecipano al programma di campionamento del micronutrimento alle alghe. Tutti i partecipanti saranno così invitati a presentare i loro risultati a Green Star. Se l’industria delle alghe collabora, tutti potranno beneficiare delle migliorie possibili da realizzare nei vari ceppi di alghe. Speriamo che l’intera industria delle alghe possa accelerare la produzione nel più breve termine possibile.”
L’impianto della Green Star in Montana è uno dei maggiori impianti di dimostrazione per la produzione di alghe per biocarburante, servito dai comitati scientifici e ingegneristici come pietra miliare verso una produzione commerciale delle alghe per produrre energia. Ad ora l’industria delle alghe è in tale stato embrionale che pochissime persone possono capire i reali problemi di produzione delle alghe e ancora meno sono quelle in grado di trovare soluzioni possibili a facilitare la produzione delle preziose alghe. Così la Green Star è stata in grado di pubblicare una relazione dove vengono delineati chiaramente i problemi reali e le soluzioni ingegneristiche possibili mentre prevede una produzione commerciale da fine 2008 inizio 2009. Oggi i maggiori esperti concordano sul fatto che il nuovo settore, quello della produzione delle alghe è in grado di offrire una reale soluzione per risolvere contemporaneamente 3 grandi problemi del mondo:
- Crisi energetica.
- Riscaldamento globale.
- Crisi della produzione alimentare.
E’ importante per questo rivedere i fattori che fanno della produzione di alghe un competitivo settore energetico veramente possibile:
- Le alghe producono 100 volte più biocarburante per ettaro rispetto alle tradizionali coltivazioni bioenergetiche come ad esempio soia, mais, ecc.
- Le alghe si nutrono di CO2, principale gas che induce il riscaldamento globale e producono ossigeno.
- Le alghe richiedono solo sole, acqua non potabile (addirittura salata o salmastra).
- Le alghe non sono in concorrenza con alcun prodotto alimentare.
- Le alghe si riproducono in breve tempo ed un intero processo di produzione di biocarburante in 6 ore.
- Le alghe producono un olio, un sottoprodotto ricco di proteine alimentari (30-50%), che un giorno potrebbe aiutare a sfamare diverse aree del mondo.
[ Links utili e approfondimenti ]
2 settembre 2013 alle 17:15
Gradirei sapere se oltre che per produrre biodiesel e’ conveniente interrompere l’operazione per la produzione di biodiesel e fermarsi alla biomassa da usare per la gassificazione dell’acqua ed infine tramite una turbina produrre energia elettrica da vendere al gestore della rete nazionale come enegia da fonte rinnovabile.
Ho altri sistemi da abbinare al processo ma dovrei calcolare la convenienza.
Gradirei essere contattato via email. opero in thailandia e vorrei portare a termine un progetto. Grazie