Se qui sei nuovo ISCRIVITI alle News RSS feed. Thanks for visiting!
Mentre per gli USA passare ad utilizzare energia da fonti rinnovabili è una questione di sicurezza nazionale, per la Germania la questione sembra politica. “La capacità tecnica per passare all’utilizzo di energia rinnovabile è ormai disponibile, dobbiamo ora farne una questione di volontà politica e creare un quadro normativo adeguato”, questo è quanto dichiarato da David Wortmann, direttore Renewable Energy and Resources, Germany Trade and Invest. Dopo che il Reichstag di Berlino è diventato il primo parlamento al mondo ad essere alimentato al 100% da energia rinnovabile, presto tutto il paese seguirà l’esempio. La Germania è in questo modo decisa ad accelerare i suoi sforzi per diventare la prima potenza industriale ad utilizzare il 100% da energie rinnovabili e si considera che l’attuale slancio della nazione tedesca, potrebbe raggiungere questo ambizioso obiettivo entro il 2050.
Nel nuovo calendario appena pubblicato, il Ministero tedesco per l’ambiente disegna un percorso che renderà la Germania il più grande esportatore di programmi governativi per passare completamente all’energia rinnovabile, considerando di raggiungere la cifra di 800-900.000 nuovi posti di lavoro nelle tecnologie sostenibili entro il 2030. La tabella di marcia prevede un approccio integrato, che coinvolge una serie di misure necessarie per una maggiore efficienza energetica, nonché una costante espansione in tutti i tipi di energie rinnovabili e una maggiore attenzione per la ricerca e sviluppo della prossima generazione di tecnologie verdi.
“Il nuovo programma della Germania è molto ambizioso ma può diventare realtà entro il 2050 se esiste volontà politica”, ha affermato Wortmann. Nel 2008, la percentuale di utilizzo delle energie rinnovabili in Germania è 7,3% ma che la cifra è prevista in aumento al 33% entro il 2020, dimostrando la forza di un paese che primeggia in Europa per utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Secondo il piano stabilito nella tabella di marcia, verrà creata tutta una serie di nuove misure per l’efficienza energetica, compresa la realizzazione di una Smart Grid nazionale, la rete elettrica intelligente, che dovrebbe ridurre nel paese il consumo di energia del 28% nei prossimi vent’anni riducendo i costi che il paese deve sostenere per le importazioni di energia sempre più costosa.
“Entro il 2020, il 30% dell’energia elettrica consumata in Germania dovrà provenire da fonti energetiche rinnovabili. In questo contesto l’energia eolica potrà contribuire con più del 15%, dai biocarburanti e biogas si potrà arrivare ad un 8% mentre da energia idroelettrica ad un 4%. Entro il 2015, già il fotovoltaico si prevede che possa diventare commercialmente redditizio”, continua Wortmann. Così la Germania si concentrerà sulle proprie risorse naturali iniziando dall’energia eolica lungo la costa settentrionale, dai grandi parchi eolici off-shore del Mare del Nord, dove dovrebbe produrre qualcosa come 10.000 MW attraverso una Smart Grid in grado di distribuire l’energia elettrica nella rete nazionale da nord a est del paese o dal sud e ad ovest ad alta efficienza utilizzando corrente continua ad alta tensione (HVDC).
Continuando la tabella di marcia, si stima che entro il 2030, si toccherà il 50% di energia elettrica per la Germania, proveniente da fonti energetiche rinnovabili. Mentre in questi venti anni, una Smart Grid interconnetterà la rete elettrica di tutta Europea Si prevederà che il nostro paese importerà energia elettrica dagli impianti solari termici che operano nel grande sole dei deserti del Nord Africa. Ad un costo di 6 miliardi di Euro, la rete elettrica nazionale tedesca comprenderà 60000 km entro il 2015 circa. Continuando le stime, l’introduzione di più rigorose misure di efficienza energetica tenderanno a ridurre la domanda totale di energia del 10% portandosi ad un valore di 550 TWh all’anno entro il 2020. Auto elettriche verranno utilizzate in tutto il paese e correranno per le autostrade utilizzando batterie che si connettono a reti a fonti energetiche rinnovabili, riducendo la necessità di dipendenza del petrolio, riducemdo le emissioni di gas serra.
Queste sono le previsioni di David Wortmann che ammette che l’attuale crisi economica ha colpito il settore delle energie rinnovabili in Germania, ma ritiene che il settore possa facilmente riemergere facilmente. Continuando, Wortmann afferma giustamente che la Germania intende utilizzare tutte le fonti energetiche rinnovabili a sua disposizione, eolica, solare, geotermica, idroelettrica e da biomassa, attraverso una loro combinazione ottimale. Wortmann afferma che altro obiettivo del governo è di investire maggiormente in ricerca. “La Germania è stata un centro di innovazione nelle tecnologie sostenibili per le energia rinnovabili per anni. E non vogliamo acquistare brevetti dall’estero, vogliamo proprio vedere che queste nuove tecnologie sostenibili possano nascere proprio qui nel nostro paese. Non solo il governo, ma anche le imprese devono concentrarsi sulla ricerca “.
Wortmann prevede che i biocarburanti possano giocare un ruolo chiave nel futuro mix energetico, ma solo nel caso in cui si le colture bioenergetiche siano realmente sostenibili e non in concorrenza con alcuna coltura alimentare. L’energia da biomassa in Germania infatti attualmente è in crescita ad un ritmo vorticoso rispetto alle altre fonti rinnovabili e per la prima volta nella crescita ha superato le fonti idroelettriche. Nel 2008, la biomassa ha fornito alla Germania il 3,7% del fabbisogno energetico rispetto al 3,1% del 2007, mentre la quota di energia eolica è aumentata del 0,1%, dal 6,4% del 2007 è passata al 6,5% nel 2008. “Certamente ancora cifre minime ma ormai il primo step si è compiuto ed ora la crescita sarà verticale”, spiega Wortmann. La quota di utilizzo della biomassa infatti tenderà a crescere rapidamente grazie alle continue innovazioni e delle nuove tecnologie disponibili.
Un chiaro esempio di queste nuove tecnologie è rappresentato da un impianto di energia elettrica a biogas sviluppato dal Dr. Michael Stelter del Fraunhofer Institute di Dresda che utilizza solo compost e rifiuti. L’impianto non solo produce il 30% in più di biogas, ma lo fa in circa un terzo del tempo rispetto agli impianti convenzionali utilizzando colture alimentari. Il nuovo processo di utilizzo della biomassa avviene grazie ad una nuova procedura di abbattimento della cellulosa nel compost e nei rifiuti utilizzando particolari enzimi. In questo modo il periodo necessario per la fermentazione è stato ridotto da circa 80 giorni a 30 giorni.
Per ottimizzare l’efficienza energetica, il biogas viene pompato in celle a combustibile a 850°C, che permette all’impianto di raggiungere un tasso di conversione del biogas in energia elettrica dal 40 al 55%. Un impianto pilota di questo tipo, con una capacità di generazione di 1,5 KW di energia debutterà al Salone di Hannover questo aprile, ma già i ricercatori stanno sviluppando un progetto per un impianto da 2 MW. Con i nuovi istituti di ricerca e nuovi progetti in fase di lancio in tutta la Germania, costantemente potremmo aspettarci molte interessanti e nuove scoperte che aiuteranno il paese a diventare il primo al mondo a dipendere al 100% della propria energia da fonti rinnovabili.
[ Links utili e approfondimenti ]
8 aprile 2009 alle 08:13
Mi fanno sempre sorridere questi articoli, facciamo fatica a ridurre i consumi degli edifici o di qualche industria e loro pensano di ridurre in 10 anni il fabbisogno energetico dell’intera nazione….
Mi dispiace ma le date sono troppo ottimistiche!
27 luglio 2011 alle 10:33
Questi articoli sono sempre belli peccato che siano privi di informazioni sostanziali. Spulciando i dati (basta andare sul sito di TERNA) sui consumi annuali della sola energia elettrica relativi alla Germania, tenendo conto dell’aumento dei consumi energetici, considerando le caratteristiche (energia prodotta e non potenza installata, materiali, ecc) e i limitati tempi di funzionamento alla potenza nominale delle tecnologie che sfruttano le energie rinnovabili, principalmente eolico e fotovoltaico, si nota come l’unica alternativa all’energia nucleare per questo paese ma in generale per tutti i paesi industrializzati o che lo stanno facendo, siano i combustibili fossili e principalmente il carbone dato che sia la Germania ne possiede parecchio a meno che questi paesi non decidano di portare ad 1/4 la loro popolazione (magari fabbricando più profilattici che pannelli solari e turbine eoliche-è molto più efficiente).
31 luglio 2011 alle 05:48
Grazia Rob del tuo prezioso quanto ironico contributo sulla dura realtà dei fatti!