Rendi sostenibile la tua comunità! Dalla politica all’attivismo ambientalista, dal car sharing al cohousing: ecco tutte le possibilità per rendere una comunità più sostenibile

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Pubblicato il giorno 03 ottobre 2008 - 1 commento



   


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Come avrai notato, negli ultimi tempi si parla sempre di più del concetto di vita sostenibile. Sempre più gente cerca un modo per ridurre in modo significativo il proprio impatto ambientale: cerca di usare di meno l’auto, mangia meno carne, indossa sì, abiti alla moda, ma sostenibili. Se consideriamo i nostri casi individuali, siamo sempre più consapevoli dell’impatto che abbiamo sul nostro pianeta e sui nostri simili.

Ma quanto è realmente sostenibile il nostro stile di vita? Se prendiamo il concetto di stile di vita sostenibile al di là di un approccio stretto ed individualista, possiamo facilmente vedere quante siano le strette relazioni tra ambiente ed esseri viventi. Lasciandoci coinvolgere nelle nostre comunità, parlando con i nostri vicini, sostenendo gruppi locali e re-immaginando il luogo in cui viviamo, possiamo rendere sostenibile non solo il nostro stile di vita ma anche le nostre strade, i quartieri, le città, i paesi, e infine, la nostra società. E chissà, forse potremmo anche fare amicizia con persone che lo stanno già facendo.

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Per fare in modo che la nostra comunità diventi sempre più sostenibile, bisogna innanzitutto essere parte di essa. Comincia a parlare con i tuoi vicini di casa, scopri che cosa c’è di nuovo intorno a te e fatti coinvolgere. Questa sembra una cosa ovvia, ma i giorni in cui abbiamo mille cose da sbrigare, spesso non prevedono del tempo libero per restare in contatto con la propria comunità.

Fare shopping e comprare beni di prima necessità a livello locale non solo può contribuire a ridurre i chilometri che percorriamo ogni volta con i nostri spostamenti, ma contribuisce anche a mantenere attivo il circolo dei beni di consumo all’interno della comunità. Inoltre è un ottimo modo per conoscere i propri vicini. Ripensa: quando è stata l’ultima volta che hai scambiato due chiacchiere con la persona che ha coltivato i pomodori che mangi ogni giorno? [Vedi anche la nostra Guida

Limitare l'uso dell'automobile può essere uno degli ottimi sistemi per ridurre il tuo impatto ecologico sull’ambiente, ma c’è dell’altro. Quando andiamo a piedi, in bicicletta o prendiamo il treno o l’autobus, anche noi contribuiamo a rendere più facile per gli altri fare la stessa cosa e può essere un buon modo per incontrare nuova gente.

E' molto più facile catturare l’attenzione di uno sconosciuto e fare la sua conoscenza quando non si è circondati da una tonnellata di metallo e si cammina ad una media di 70 km/h. Si può anche aiutare gli altri con la creazione di progetti che offrono alternative, si chiama car sharing: hai mai pensato di suggerire un’auto comunitaria (car club) o un pedibus (walking bus) per portare i bambini a scuola? [Vedi anche la nostra Guida: Mobilità Sostenibile: 10 Modi e + per rendere sostenibile il tuo lavoro e l'ambiente dove lavori]

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Le persone sono sempre più incuriosite da uno stile di vita sostenibile. Se vai in bici al lavoro, pratichi la raccolta differenziata, acquisti cibi biologici, spiegare agli altri il perché delle tue scelte. Se la gente è interessata a provare in prima persona, mostra come fare. Si potrebbe anche fare un ulteriore passo avanti e organizzare serate informative, utilizzando proiezioni di film, workshop o gruppi di discussione.

Si potrebbe cominciare a porre domande alle persone che vivono nella nostra città: se si induce la gente a riflettere sull’impatto che ha sull’ambiente, è più facile che essa si attivi per cercare le risposte alle domande. Ricorda però che c’è una linea di confine molto sottile tra il parlare e il predicazione; bisogna sempre sapere quando è il momento di lasciar cadere certi discorsi e tornare a parlare di sport.

Si può anche andare avanti da soli, ma perché non cercare di scoprire i gruppi ambientali presenti nella tua zona? Molti gruppi nazionali per la salvaguardia dell’ambiente hanno anche delle dislocazioni locali. Sono sempre più numerosi i gruppi locali specializzati che si dedicano ad aspetti specifici della sostenibilità.

Ma non si deve solo pensare in termini di associazioni “verdi”. Pensano in termini di sostenibilità sempre più numerose organizzazioni locali che danno particolare attenzione a questioni ambientali. Quindi, se sei un membro di un gruppo religioso, un genitore o un insegnante coinvolto in gruppi di preghiera o anche se si un membro di un club sportivo, perché non prendi in considerazione i passi avanti che si possono fare insieme?

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La politica nazionale e quella internazionale possono essere frustranti. Come puoi influire sulle istituzioni che esercitano il potere? La politica locale può essere molto più accessibile e meno intimidatoria. È molto più semplice facile creare legami, esercitare pressioni e farsi coinvolgere quando si vive tra la gente che si vuole influenzare.

Se attui delle campagne contro forme di sviluppo indesiderate, come ad esempio LA residents che lottano per salvare la loro “città fattoria” o altri che cercano di influenzare la politica locale facendola andare in una direzione più positiva (vedi anche BeppeGrillo e CasaPound). E’ di vitale importanza far sentire la propria voce! E non dimenticare che spesso i guai ambientali ricadono in modo sproporzionato sui poveri e gli emarginati. Cerca informazioni a proposito della giustizia ambientale, o su organizzazioni comunitarie che lottano a favore dell’ambiente per conoscere alcune vie per rendere migliore la tua comunità, più ecologica e più equa.

Non vuoi più alcuni capi di abbigliamento, CD, libri o stampanti? Ci sono buone possibilità che qualcun altro li voglia. Ovviamente c’è sempre il solito modo: donare oggetti ad un negozio locale di fiducia o ad un centro per opere di carità; ci sono anche altre risorse, come l’affidabile Freecycle, Craigslist o Free Markets veramente liberi, che aiutano a soddisfare domanda e offerta. Se ancora non esistono gruppo tali nella tua comunità, dovrebbero essere creati! [Vedi anche la nostra Guida: 10 Modi e + per riciclare, riciclare e riciclare e soprattutto ZeroRelativo, la 1° community italiana di baratto online. Contro lo spreco: baratti, scambi e strategie per vivere quasi gratis]

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La cooperazione è una cosa molto importante ma non è l’unico modo. Con un po ‘di sana rivalità si può ottenere molto per mettere in moto l’azione della comunità. Siti come 18Seconds.org stanno giocando un ruolo chiave nel mettere una città contro l’altra all’interno della battaglia per diventare sempre pi sostenibili. Se non riesci a portare i tuoi vicini a combattere per la salvaguardia degli orsi polari, forse puoi portarlo a voler “battere i nemici al di là della strada!” Muoviti sempre però conformemente alla legge!

Proprio come in politica è più semplice influenzare quella locale anziché quella nazionale, la stessa cosa può valere per i media locali. I telegiornali regionale, la radio e la TV sono sempre alla ricerca di storie interessanti legate alle comunità e, come abbiamo osservato a questo proposito, può essere relativamente facile imprimere un moto sostenibile alle cose. Se i media locali non sono ricettivi, non trascurare il fatto di poter utilizzare anche Internet.

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  • Riparti da zero. La comunità in cui vivi è molto lontana da come la vorresti tu? Vuoi qualcosa di nuovo? Le comunità che si creano per realizzare obiettivi comuni o il CoHousing, ossia il condividere la propria abitazione possono rappresentare una scelta ideale per quanti vogliono circondarsi di persone che condividono i loro stessi valori.
  • Trova il tuo potere. Se nell’area in cui vivi non si sta facendo abbastanza con le energie rinnovabili e non puoi ancora permetterti di coprire il tuo tetto con i pannelli solari, perché non contribuisci ad istituire una cooperazione energetica? Si potrebbe pensare ad un’area di erogazione di biodiesiel o ad una proprietà condivisa di turbine eoliche. E’ solo entrando in rapporto con i tuoi vicini e condividendo le proprie risorse e conoscenze che si può ottenere molto più che se si agisse da soli!
  • Preparati al massimo! Il rialzo significativo del prezzo del petrolio, il momento in cui produzione mondiale di “oro nero” si avvia verso un inesorabile declino, riempie molti di noi, ogni giorno di più, di timore. Altri invece vedono questa come un’opportunità ideale per cambiamenti radicali e stanno cercando di pianificare delle vie per far sì che le loro comunità si liberino una volta per tutte dei combustibili fossili. Consulta i risultati della conferenza del 2005 sul picco del petrolio (this 2005 conference on peak oil), le soluzioni comunitarie o gli sforzi compiuti dalla città di Bristol (efforts of Transition City Bristol), che fa parte del più ampio movimento di Transizione delle Città, che si batte affinché le proprie città possano tagliare il cordone della dipendenza dal petrolio.
  • Giardinaggio e guerriglia. Stare senza far niente in una città stagnante, in attesa che giunga qualcuno a mettere ordine, può essere una bel passatempo deprimente! Ottenere il permesso per fare qualcosa per se stessi può comportare il fatto di infognarsi in una burocrazia da incubo. Alcune persone stanno prendendo la questione di petto: consulta il sito relativo a Guerrilla Gardening come fonte di ispirazione.
  • Mascalzoni, unitevi! Il compostaggio non è sempre facile. Alcune persone non hanno spazio o non sanno come fare per istituire i propri sistemi. Una comunità di compostaggio potrebbe essere una valida alternativa per galvanizzare i quartieri della tua città per dare avvio ad ulteriori azioni “sostenibili”.

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1 commento

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  1. Bisogna fare attenzione alla sostenibilita’ piu’ di quanto gia’ si faccia, non tanto per un vantaggio presente che coinvolge il proprio benessere e le proprie tasche, ma in un ottica di un futuro purtroppo non tanto lontano che, andando avanti con le attiali abitudini consumistiche e di sprechi, rovineremo in modo irreversibile.

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