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Mohammad Saeed Hareb ingegnere della DIME spiega, che un foglio di sabbia impermeabile al di sotto della sabbia del deserto potrebbe combattere la desertificazione e facilitare la crescita delle piante, anche nei climi più aridi. Questo farebbe diminuire l’utilizzo di acqua fino al 75%. Oltre ad impedire l’utilizzo eccessivo delle falde profonde acquifere. Addirittura sarebbe possibile con il tempo coltivare in deserto dai suoli salini, dove le precipitazioni sono ancora più basse e dove qualsiasi pioggia che cade evapora lasciando dietro sali che si accumulano nella parte superiore del terreno. Generalmente suoli come questi potrebbero essere trattati solo inondandoli con grandi quantità di acqua, ma anche se ciò fosse possibile, i risultati sarebbero di trovarsi con acqua stagnante ad alto contenuto di sali. Senza considerare inoltre il fatto che la maggior parte dei terreni desertici sono piatti, eliminando la possibilità di un facile drenaggio dell’acqua. Questa peculiarità è anche la più dannosa per le colture.
Per ragioni di proprietà, la DIME non rivelare l’esatta natura del rivestimento nanotecnologico in uso, ma lo chiama SP-HFS 1609. La formula è stata tuttavia approvata dalla tedesca Federal Environment Agency , che conferma la non pericolosità e la sicurezza ecologica della nuova sabbia impermeabile. Questa sabbia idrofoba di circa 14 micro-millimetri di spessore è venduta sfusa o inserita tra strati di polietilene puro, disponibile al Kg o in rotoli di 50 metri di lunghezza. L’obiettivo finale afferma la DIME è quello di convertire fino all’8% dei terreni desertici a seminativi dell’EAU entro il 2015, rispetto al 3,7% ad oggi.
Nella principale università degli Emirati Arabi, dove la sabbia idrofoba è stata testata dal dicembre del 2007, palme, erbe e riso sono tutti cresciuti con successo. Ma la vera sorpresa è stata del riso, un caso di successo e addirittura c’è chi prevede una rivoluzione nelle tecniche di coltivazione agricola in regioni aride come il Emirati Arabi Uniti, l’Africa, l’India e alcune parti dell’Australia. Man mano inoltre, che la popolazione aumenta anche la scarsità d’acqua è destinata ad aumentare nei prossimi decenni. Ricordando poi che in Medio Oriente e Africa del Nord, l’85% di acqua è utilizzata per l’irrigazione, un sistema agricolo di questo tipo che utilizza sabbia idrofoba potrebbe risultare veramente rivoluzionario.
Ma l’estrema utilità di un materiale come questo può essere in molteplici settori. L’utilizzo di sabbia idrofoba come fondamenta di una qualsiasi struttura consente di raggiungere un effetto di rottura capillare, garantendo una maggiore longevità della struttura. Stessa cosa vale per lavori sotterranei quali la posa di tubi o cavi, la sabbia idrofoba in questo caso è il luogo ideale su cui poggiare condotte di diverso tipo. La sabbia idrofoba è stata anche testata di recente da alcune aziende di servizi pubblici nella regione artica, per seppellire fili elettrici e telefonici per proteggerli al meglio.
[ Links utili e approfondimenti ]
31 luglio 2012 alle 16:13
la puoi trovare in sicilia presso la nania srl – http://www.nania.it