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“Si è già dimostrato di poter raggiungere livelli di efficienza fino al 20%, ma l’attuale metodo di creazione e trasformazione dei materiali è molto costoso”, spiega William Hou, studente laureato in ingegneria all’UCLA in una dichiarazione. “Quindi in ultima analisi il costo d fabbricazione della tecnologia solare finale rende difficile essere competitivi con gli attuali prezzi di mercato.” Nella relazione rilasciata questa settimana sul Thin Solid Films invece si è dimostrato come sia stato possibile lo sviluppo di un nuovo metodo di fabbricazione per celle solari a base di rame, indio e selenide. Tali celle solari hanno infatti un alto potenziale di essere prodotte su larga scala e per una vasta gamma di applicazioni, compreso il posizionamento su zaini o capi di abbigliamento.
“Con questa soluzione di fabbricazione di film solare sottile spalmabile, possiamo raggiungere livelli di efficienza del 20% e abbassando i costi di produzione in modo significativo,” spiega Hou. Per oltre 16 mesi di progetto i ricercatori non sono riusciti a spingersi oltre un’efficienza del 9,13% ma qualcosa è cambiato ed ora sono ottimisti sul fatto che la nuova tecnologia possa raggiungere l’obiettivo del 15 o del 20% a breve termine. “Abbiamo iniziato questa ricerca 16 mesi partendo da zero. Abbiamo trascorso i primi tre-quattro mesi ottenendo un livello di efficienza del 1% e oggi siamo oltre al 9″, afferma Yang Yang, professore all’UCLA che ha guidato il team di ricerca. “Segnando così un aumento medio del 1%ogni due mesi.”
La maggior parte delle celle solari CIGS sono prodotte con una tecnica che comporta spesso ostacoli e può rivelarsi spesso lunga e costosa. Ma la squadra di UCLA ha creato la sua nuova cella solare al rame indio e selenide, senza passare attraverso il processo di evaporazione sotto vuoto convenzionalmente utilizzato per queste tecnologie a film sottile. I ricercatori invece utilizzano un particolare liquido il quale viene applicato ad una qualsiasi superficie su cui poi vengono depositati in successione gli strati del film sottile.
“Nel nostro metodo di fabbricazione del film sottile spalmabile presenta il vantaggio che questa tecnologia ha il potenziale di utilizzare un processo di stampa continua roll-to-roll”, spiega Hou, che costituisce un importante passo in avanti in fatto di costi. “Mentre continuiamo a lavorare in laboratorio per migliorare le prestazioni e l’efficienza delle celle solari, siamo sempre in attesa di collaborare con l’industria, al fine di sviluppare ulteriormente questa tecnologia di film solare spalmabile“ spiega Yang, il quale conclude affermando che il nuovo metodo di fabbricazione del film sottile spalmabile potrebbe raggiungere la scala commerciale in tre o quattro anni.
Nanosolar la famosa azienda conosciuta per il suo rivoluzionario film sottile, che ha attirato molta attenzione per le centinaia di milioni di dollari di finanziamenti e per la sua tecnologia solare ad alta efficienza in CIGS venduto per meno di $ 1 a watt, è anche famosa per il carattere ed il temperamento del proprio fondatore Martin Roscheisen. Qualche mese fa in un’intervista su di un blog ad esempio affermava quanto la tecnologia solare della concorrente Solyndra, non sia in grado di fornire alcun vantaggio rispetto ai pannelli piani. Ma Nanosolar ultimamente come ha spiegato Roscheisen è tenuta volutamente in sordine e prevede di iniziare a far parlare nuovamente di sé a settembre.
Sembra infatti che Nanosolar stia lavorando duro, in particolare per quanto sembri coincidere il silenzio stampa con la ricerca di collaboratori recentemente pubblicata su siti come SimplyHired e VentureLoop, così come sul web site della società stessa. Dall’avviamento dell’impianto di produzione del prezioso film sottile a Luckenwalde in Germania, Nanosolar è stata alla ricerca di ingegneri, operatori di macchine e i dirigenti sia per la Germania che per la fabbrica di San Jose negli USA, così come per un laboratorio di ricerca e formazione in Svizzera. Ancora Nanosolar non intende rivelare la sua effettiva capacità di produzione. Il cui fatto ha portato ad una diffusa speculazione su quanto effettivamente sia in grado di fare la famosa società della Silicon Valley. Restiamo in attesa.
[ Links utili e approfondimenti ]
19 luglio 2009 alle 21:07
Salve il mio proncipio è che il gioco non vale la candela i prezzi dei pannelli fotovoltaici sono esageratamente alti per 1 Kwp bisogna spendere € 5000,00 euro con € 5000,00 euro quante bollette di luce si possono pagare e per quanti bimestri ed anni col conto energia si può pagarsi benissimo l’impianto ma chi lo fa chi a soldi da spendere chi non ne a non ci pensa nemmeno e pensa che sia solo una presa in giro dalle mie parti solo il 2% a messo i pannelli fotovoltaici non ci sipensa minimamente i € 00,40 offerti per 20 anni per un impianto da 3 Kwh anno il suo effetto di risparmio e quel guadagno annuale ma la gente sa che deve spendere almeno € 15.000 per pagarsi l’impianto e con questo periodo di crisi e difficile che le famiglie si spingano ad effettuare questo tipo di investimento una prerogativa e nel campo dell’eoli co dove i prezzi sono molto inferiori ma ce un ma dove trovare le zone con vento per produrre energia eolica e poi non tutti hanno un terreno predisposto per le pale eoliche ecc io credo che un svilluppo per il fotovoltaico si avra solo se i prezzi dei pannelli fotovoltaici caleranno almeno del 50% allora si che il gioco può valere la candela. parola di eurorisparmio.com grazie a quanti mi leggeranno.