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La Khosla Ventures possiede numerosi investimenti in società di biocarburanti ma il conflitto interno è sottovalutato. Lo stesso Khosla ha definito la propria ventures come “il più grande portafoglio di tecnologie verdi del pianeta” e una consistente parte di questo portafoglio, in particolar modo 12 ICT che sviluppano tecnologie sostenibili utilizzando come materia prima il mais, potrebbe subire significative perdite di denaro. Una curiosa e controversa affermazione di Khosla lascia trasparire non pochi dubbi. In particolar modo Khosla continua a sostenere “l’unico biocarburante efficace in termini di costo, (emissioni di CO2 evitate, grammi di emissioni di CO2 per Km guidato) e con la probabilità di raggiungere un’ampia accettazione da parte del mercato nei prossimi 20 anni riguarda i biocarburanti provenienti da cellulosa“. In che modo è possibile leggere le mosse di uno degli uomini più influenti del pianeta? Non c’è accordo fra i suoi organi di stampa e i suoi investimenti. A partire dal silenzioso imbarazzo sostenuto in un primo momento verso il Wall Street Journal che lo accusava di difendere le sovvenzioni ai prodotti alimentari per produrre etanolo. Spiega Khosla: “Ci troviamo di fronte ad una crisi energetica e ambientale mondiale, completamente derivata dal petrolio.”
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Attualmente non ci sono commenti per Khosla Ventures e la Crisi dei Biocarburanti. La maggiore società per investimenti ad alto rischio del mondo in Tecnologie Sostenibili ora all’ombra della crisi. Perchè non ne aggiungi uno?