I singoli moduli di Casa Huerta offrono soluzioni progettate per essere flessibili, in sostanza, sono strutture metalliche che possono essere utilizzate per coltivare una varietà di piante e verdure utilizzando le tecniche di coltivazione che vanno dall’agricoltura idroponica alla semplice agricoltura verticale. L’idea è quella di installare queste strutture nelle baraccopoli a Buenos Aires, per immediatamente accrescere la qualità della vita per gli abitanti insegnando ai cittadini come costruire e coltivare sulla loro Casa Huerta. Un progetto di agricoltura urbana che crea anche posti di lavoro.
Casa Huerta è soprattutto questo: l’idea di insegnare alla gente come costruire una serie di “moduli produttivi”, con strutture metalliche e diversi tipi di copertura che permettono lo sviluppo di agricoltura urbana su piccole dimensioni e superfici. Fornendo loro gli strumenti e le conoscenze, la gente potrebbe costruire le proprie strutture per conto proprio. L’idea di Casa Huerta è semplice: il gruppo ha sviluppato una serie di moduli con strutture metalliche e ha pensato all’utilizzo di diversi tipi di materiali di copertura a basso costo e facilmente rinvenibili in baraccopoli e aree periferiche delle città. Presentata all’ultima edizione di Innovar in Argentina, la Orchid House (o Casa Huerta) è stata creata dagli architetti Miguel Sebastián, Laura Ostrofsky, Ana Paula Saccone, Mariano González Moreno, Paula Modia e Sofia Parlatore Sirito, della Facoltà di Architettura presso l’Università di Buenos Aires.
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