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A differenza della maggior parte delle società di ricerca sulle alghe per biocarburanti, localizzate negli USA, la AlgaeLink consociata alla Bioking BV, con sede nei Paesi Bassi, è la prima azienda sul mercato industriale che produce sistemi di produzione di alghe. Con 15 anni di esperienza la AlgaeLink ha iniziato la vendita delle sue unità produttive nel terzo trimestre del 2007, dopo 4 anni di investimenti e ricerca.
- In che cosa sono diversi gli impianti della AlgaeLink?
La tendenza dell’industria delle alghe è orientata verso lo sviluppo di bioreattori chiusi o più comunemente un insieme di tubazioni che massimizzano la luce e il flusso di sostanze nutritive. In questo ultimo modello le alghe vengono cresciute all’interno di questo rubo trasparente con una costante fornitura di circolazione di CO2 e altre sostanze nutritive ed il design della AlgaeLink non sembra molto diverso da alcuni impianti già proposti.
Economicamente parlando, la AlgaeLink ha invece migliorato l’efficienza del trasporto in tutto il mondo dell’impianto di assemblaggio dei materiali oltre ad una tecnologia di rilevamento e controllo della crescita delle alghe. Un tale sistema di rilevamento e controllo consentirebbe alla AlgaeLink di fornire un ottimo supporto tecnico dall’altro capo del mondo. Il sistema di produzione delle alghe è anche auto pulente oltre che il suo smontaggio non interromperebbe la produzione.
AlgaeLink richiederebbe di testare un impianto dimostrativo al fine di ottimizzare e potenziare le condizioni di crescita delle alghe, definendo le condizioni climatiche locali e visto che la AlgaeLink utilizza fino a 10 specie di alghe diverse, poter definire il ceppo di alghe più adatto. Il sistema chiuso della AlgaeLink è composto da un tubo di 36 m e 64 cm di diametro, collegato ad una stazione di pompaggio che fornisce alle alghe il giusto nutrimento e acqua. Una pompa raccoglie le alghe che hanno terminato il ciclo di crescita.
- Quanto costa un impianto della AlgaeLink?
Circa € 69.000 per un impianto test che comprende 6 mesi di supporto tecnico e di monitoraggio direttamente dalla AlgaeLink. Mentre da € 580.000 a 10 milioni di € per un impianto produttivo di piccola e grossa portata. I costi non comprendono l’impianto di centrifugazione e asciugatura della pasta di alghe oltre all’impianto di estrazione dell’olio. Secondo il CEO di AlgaeLink: “Abbiamo 4 anni di esperienza e il brevetto che la produzione è effettivamente praticabile e redditizio ma è necessario avere i dati certi di ogni sito di produzione.” Infatti naturalmente AlgaeLink non garantisce una specifica produzione variante dai fattori climatici. Per questo si insiste su un di una prima installazione di un impianto test in modo da poter investire su di un’ampia gamma di ceppi di alghe adatte.
“Con un impianto test ottimizzato e le attrezzature di asciugature e trasformazione si può produrre biodiesel nei Paesi Bassi per 5 centesimi di euro. Ma questa cifra logicamente sale in inverno quando siamo costretti a riscaldare leggermente l’acqua dell’impianto. Chiunque sia interessato ci può venire direttamente a trovare qui in sede nei Paesi Bassi o in Portogallo vedendo l’impianto in funzione e in produzione a regime.” Già Van de Ven spiega che la AlgaeLink sta lavorando con aziende sparse fra USA, Russia, Kazakistan, Australia e Malesia.
- Quanto lavora e quanto conviene un impianto della AlgaeLink?
Apparentemente, un impianto dimostrativo in esecuzione produce circa 2-4 Kg di peso secco di biomassa di alghe al giorno. AlgaeLink prevede quindi rese di 10-100 tonnellate al giorno dopo 4-6 mesi di monitoraggio e ottimizzazione del ceppo delle alghe, in impianti completi. Per ulteriori informazioni la AlgaeLink ha già realizzato un’analisi di convenienza della produzione di alghe per biodiesel.
- Conclusione
“Abbiamo creato un sistema unico che nessun altro è stato in grado di offrire e non sanno come farlo. Dopo 4 anni di investimenti e ricerca alle spalle, qualcuno doveva essere il primo. Abbiamo impiegato una grande quantità di denaro e con essa ingegneri e biologi che lavorassero sull’impianto. Raggiungendo così un’ottima stima nel settore che vorremmo mantenere chiaramente. Ed ora siamo finalmente pronti a vendere gli impianti di produzione delle alghe in tutto il mondo ”, spiega il CEO, Hans van de Ven.
[ Links utili e approfondimenti ]
17 novembre 2008 alle 10:22
Sono un BIOLOGO.
Avrei pensato ad un metodo, affinchè le Alghe producano esse stesse l’Azoto di cui hanno bisogno.
Potete aiutarmi a trovare un finanziamento joint venture?
Grazie
Dr. Paolo Panatero
Mob. 333 5697355 (ore 15 – 17)
4 gennaio 2010 alle 15:14
Good Morning,
My Company is interested for Italian Market of production biodiesel.
Thank You
Fausto Cristofanelli
20 marzo 2011 alle 12:42
abbiamo visto degli impianti di produzione diu alge da olio per biodisel, vorremmo avere notizie certe per effettuare un impianto pilota e poi un impianto per la produzione di biodisel.
Saluti
Palmiro Mecherini
10 maggio 2011 alle 09:59
vorrei avere maggiori notizie sul tipo di alimentazione e sul funzionamento
costi dell’impianto e quale puo’ essere il margine di guadagno ed ammortamento
grazie
1 gennaio 2012 alle 17:14
vorrei saperne di piu…
8 gennaio 2012 alle 19:07
Non vorrei far perdere del tempo ma desidero avere, se possibile, maggiori informazioni sull’argomento e magari valutare eventuali collaborazioni per la divulgazione del progetto nella provincia di Treviso.
Distinti saluti, Antonio Manzan
27 marzo 2012 alle 13:46
Sono interessato ad approfondire gli aspetti relativi al sequestro della CO2 da parte delle alghe.
Vorrei inoltre saperne di più… in particolare riguardo alla redditività di un impianto di produzione di alghe destinate alla filiera del biodiesel.
13 aprile 2012 alle 15:45
Buongiorno,
sarei interessato ad approfondire l’argomento sia dal punto di vista tecnico che economico finanziario, in particolar modo relativamente agli impianti della AlgaeLink come investitore ed eventualmente come possibile collaboratore per la commercializzazione. Saluti.
4 dicembre 2012 alle 15:27
stiamo realizzando in romania due centrali da 55 mw ad olio vegetale. siamo interessati ad entrare in contatto con chi ha grandi quantita’ di olio da utilizzare nelle ns centrali.e-mail fozziro@tiscali.it
7 marzo 2013 alle 21:43
Sono interessato ad uno sviluppo del settore bioalghe da studente di ingegneria industriale .