“Ora stiamo proprio cercando di individuare un sito sul bordo della Square Mile non utilizzato da due anni. Dedicare questi spazi agli orti è un’ottima possibilità”.Il sistema potrebbe avvenire utilizzando però enormi sacchi di terra che poi potrebbero esser facilmente spostate prima di iniziare i lavori nel lotto di terra. L’idea è venuta durante un festival di musica, dove Sue Ireland ha notato come enormi sacchi di sabbia venissero spostati con facilità avanti e indietro da carrelli elevatori. “Utilizzare dei sacchi di terra è un metodo che permetterebbe alle persone di farvi crescere verdura di qualunque tipo. Noi avremmo garantito il sito e fornito poi ai costruttori la sicurezza che i sacchi potessero essere facilmente spostati.”
L’idea di utilizzare dei siti temporanei per farvi crescere verdura non è nuova. A New York, già alcune comunità di agricoltori urbani si sono trasferiti da un sito all’altro per più di 30 anni. La Commission on Architecture and the Built Environment (Cabe) calcola che la Gran Bretagna ha quasi 30.000 ettari fra terreni o siti industriali abbandonati e altri spazi pubblici inutilizzati che potrebbero contribuire a migliorare la vita nelle città o nelle comunità. “C’è un sacco di spazi inutilizzati solo nello Square Mile. Ed è ridicolo non utilizzarlo per la produzione alimentare locale”, afferma Sarah Gaventa consulente in materia di spazi pubblici per la città di Londra. “Conosco solo tre potenziali spazi entro cinque minuti a piedi dal luogo in cui vivo. E la maggior parte delle persone sono a conoscenza di uno spazio vicino a casa propria che potrebbe essere utilizzato per agricoltura urbana. La bellezza di questo progetto è che non dovrebbe ostacolare il lavoro dei costruttori.” Chris Baines, ecologista e scrittore, ha aggiunto: “La sua forza di questo progetto per la città di Londra è la sua temporaneità. Ti permette di essere innovativo, perché sai che non sarà permanente.”
La City svolge diverse iniziative per lo sviluppo di agricoltura urbana in città dato che vi è anche una crescente domanda di prodotti alimentari locali. Solo nell’area di Middlesbrough si calcola che sono aumentate a più di 1.000 persone chi coltiva verdura in una piccola scatola sulla finestra, sui balconi, o persino nelle rotatorie delle strade. Tredici organizzazioni, tra cui il British Waterways, che riunisce scuole, ospedali, complessi residenziali, e diverse società si sono impegnate a rendere disponibili per le comunità dei terreni per creare orti urbani o aree per il giardinaggio. Ma la città dice di essere in ritardo in fatto di agricoltura urbana rispetto alla concorrenza. L’ONU stima che il 15-20% del cibo prodotto nel mondo proviene da aree urbane e periferiche da Cuba all’Africa, all’Asia.
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