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Attualmente il processo di D1 Oils riesce a sviluppare una quantità sufficiente di semi purificati che con prove sul campo sono appetibili e digeribili anche per gli animali. Ora se le approvazioni di regolamentazione seguono il normale corso come previsto, la tecnologia potrebbe essere disponibile entro il 2010. Vendere i residui dei semi della Jatropha per l’alimentazione degli animali aprirebbe un flusso di entrate supplementari per i produttori di biodiesel. Così si svilupperebbe un fatto molto interessante è (soprattutto per i D1), che se questa processo può essere commercializzato potrà fornire un ulteriore flusso di entrate, accelerando l’uso di questa coltura bioenergetica per produrre biocarburante sostenibile.
Il valore dei semi di Jatropha crudi è attualmente molto basso, ma trattati anche come pasto adatto per l’alimentazione degli animali potrebbe avere un valore di mercato equivalente a farina di soia, che oggi vale circa $ 300 per tonnellata. I semi di Jatropha hanno anche il potenziale per fornire agli agricoltori in tutto il mondo e soprattutto nei paesi in via di sviluppo una nuova fonte di alimenti per gli animali, che amplia l’impatto positivo sulla produzione nelle comunità rurali di Jatropha.
La D1 Oils poi si aspetta di rilasciare inoltre la prossima generazione di Jatropha adatta per impianti selezionati con elevati rendimenti di olio e bidiesel già nel 2010. “Siamo molto soddisfatti dei progressi che stiamo compiendo per lo sviluppo della seconda generazione di piante di Jatropha curcas“, ha affermato il dottor Henk Joos, della D1 Oils. “Fino ad oggi sono state utilizzate piante di Jatropha selvatiche (prima generazione) o le selezioni che sono state oggetto di prove limitate. D1 ora è stata l’unica infrastruttura in grado di sviluppare prodotti più completi per il lancio sul mercato di piante di Jatropha più efficienti. Nel 2009 il più promettente progetto in corso punterà alle selezioni che verranno introdotte sul mercato nel 2010. Questi risultati sono molto incoraggianti e dimostrano che il nostro programma sta rapidamente maturando “.
D1, ha istituito un centro di coltivazione e sviluppo della Jatropha a livello mondiale nel Capo Verde oltre ad altri otto centri di sviluppo in Africa, India e Sud Est asiatico. Lo schema di sviluppo di D1 Oils è attualmente composto da 29 prodotti, 37 prove di ricerca in agronomia in Africa, India e Sud Est asiatico. La ricerca punta allo studio su fertilizzanti, potatura e sviluppo con colture alimentari della Jatropha in collaborazione con l’International Crop Research Institute Semi-Arid Tropics (ICRISAT) in India, in Thailandia la Kasetsart University e la Bengkulu University in Indonesia.
[ Links utili e approfondimenti ]
- Il Biodiesel che cresce sugli alberi, 12000 litri per un ettaro. La Copaifera langsdorffii, è l’albero brasiliano utilizzato in Australia per produrre il famoso Biodiesel, ce lo spiega direttamente Mike Jubow, primo importatore australiano
10 giugno 2009 alle 02:49
mi rammarico che l’europa
sia governata da una destra con mentalita di individui che pensano
di rubare insieme alle multinazionali e lasciare questi quattro vecchi
cittadini d’europa castrati e venduti al macello
per colpa di una sinistra irresponsabile ma anche colpa di una societa alla deriva .
la cina e l’india mettono le mani nell’africa
non vedo di buon occhio gli europei che fanno scelte catastrofiche come
il nucleare che produce scorie che per millenni trasformno enormi territori
in deserti nucleari è ignorano la opportunita di collaborazione tra nordafrica
ed europa un accordo socialista e progressista tra le due sponde di mar mediterraneo
il progetto da me ideato si chiama biomassa sostenibile e recupero di terreni
inevitabilmente destinati a desertificazione faccio un esempio anzichè utilizzare
l’energia nucleare per fare arricchire berlusconi e altri pochi individui col risultato
di creare scorie radiattive che per millenni rendono quell’area un desetro nucleare
levando sistematicamente cibo ad una buona parte di esseri viventi vorrei che si
coltivasse jatropha per produrre bioetanolo lungo le coste del fiume nilo , i risultati
sarebbero sorprendenti : 1- il biodiesel è meno inquinante del carburante fossile
e sarebbe un beneficio per la salute pubblica del consumatore .
2- migliorerebbe la salute del nilo protetto da una dorsale vegetale capace
di non fare prosciugare il fiume .
3- darebbe lavoro a tanti disoccupati che altrimenti sarebbero costretti a venire in europa
e creare non pochi problemi sociali .
Comunque oltre l’agave anche la jatropha potrebbe essere coltivata negli altipiani libici tunisini
e algerini col vantaggio che non richiede un costo di trasformazioneindustriale per
essere usato .
Mi domando che non c’è un coordinamento non solo tra nord europeo e sud nord-africano ma nemmeno
tra stati medesimi d’europa .
la mia idea è quella di creare una internazionale socialiasta e progressista fatta di uomini e donne vere
che credono nelle loro azioni da veri imprenditori che siano proprietari di aziende agricole
costruttori di macchinari agricoli o semplici tecnici di computer, macchine o contadini esperti
nelle lavorazioni ma non ce posto per buffoni che si mettono in politica per riscaldare
le poltrone e quadagnare qualche bustarella per imbrogliare il voto sotratto ai votanti .
ora mi rivolgo direttamente agli onorevoli di centrodestra di aderire a alla idea
socialista e di abbandonare per sempre l’idea nuclearista ed avventurista portata avanti
da questo governo fantoccio e disfattista delle destre europee incapaci di ottenere consensi
infatti ormai uno su due non vota .
poi mi rivolgo direttamente a silvio berlusconi hai preso in giro tanta gente ed ai un mare di soldi come paperon de paperoni
che te ne fai di altri soldi ?
perchè non ti dimetti anzi anche tu mi farebbe piacere che aderisca ma come semplice
imprenditore che dia soldi per questo proggetto e non come capo dittatore fallito
che semina morte planetaria , il discorso vale per tutti gli altri plurimiliardari che non sanno dove investire i propri soldi .
quindi dovete valutare attentamente da veri responsabili quale futuro si dovra
percorrere per una società migliore per tutti nucleare o biomasse .?